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Emblema dell'Ordine di Santiago |
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Emblema dell'Ordine di Santiagocon la conchiglia |
Verso il 1158, con la minaccia dei Mori in Spagna al suo culmine, un gruppo di 13 Cavalieri di Caceres in Castiglia offrì i suoi servigi ai Canonici di Sant Eloi nel Leòn, per la protezione dei pellegrini in viaggio verso il Santuario di Santiago di Compostela. Verso il 1164, a questi Cavalieri di Caceres venne affidata la difesa della città di Uclès sulla frontiera della Castiglia. Tra i Cavalieri c'erano monaci che seguivano la Regola Agostiniana e nel 1175 la fratellanza venne riconosciuta dal Papa come un nuovo Ordine Monastico Cavalleresco con il nome di Cavalieri di Santiago. I componenti di questo Ordine, il meno ortodosso, nonostante vivessero in comunità nei loro castelli e fossero animati da fervore religioso, per speciale privilegio concesso dal Papa, avevano il permesso di sposarsi e di possedere beni, che alla loro morte venivano però incamerati dall'Ordine. I Cavalieri di Santiago giocarono una parte importante nella Reconquista Cristiana della Spagna e i loro beni crebbero rapidamente in ricchezze e potere, acquisendo terre in Palestina, Francia, Italia, Inghilterra e Ungheria. Alla metà del XIII secolo la decisione dell'Ordine di accettare come cavalieri soltanto nobili, portò a una connessione sempre più stretta con la Corona che, dal 1254, ebbe voce in capitolo nella elezione degli Ufficiali dell'Ordine e dal 1275 promuoveva i suoi favoriti al rango di Gran Maestro. Nel 1342, la nomina a Gran Maestro da parte di re Pietro il Crudele di suo figlio bastardo di sette anni, provocò vibranti proteste. Il Gran Maestro dei Cavalieri di Alcantara fu assediato nel suo castello e decapitato, e poco dopo anche il Gran Maestro dei Cavalieri di Calatrava veniva assassinato per ordine del Re. Nel XV secolo, l'ultima fase della Reconquista Cristiana portò alla rinascita dell'antico spirito crociato, e nel 1431 il Conestabile dell'Ordine Alvaro de Luna conseguì un'importtante vittoria sui Mori di Granada nella Battaglia di Siguera. Alvaro de Luna fu nominato Gran Maestro dell'Ordine nel 1445, ma nel 1453 venne a sua volta giustiziato con l'accusa di partecipazione a una congiura di palazzo. Dal 1485 la carica di Gran Maestro fu esclusivo appannaggio della Corona di Castiglia. Oggi l'Ordine esiste ancora sotto la Corona spagnola e conta 35 cavalieri e 30 novizi e sono obbligatori: la nobile discendenza, l'essere cattolico praticante e l'essere figlio legittimo di genitori cristiani. Gaetano Masuzzo/cronarmerina
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