Bandato d'argento e di rosso. Sul capo una rosa rossa su campo d'argento, caricata di banda d'oro. |
Antica e nobile famiglia di Noto, a Platia è presente nel 1562 con Ippolita Sortino dei baroni di Bimisca (oggi Pachino) e Bellùdia (feudi a Sud di Noto) vedova Zarbari. La baronessa si sposa col piazzese Giovanni Francesco Starrabba conte di Naso e barone di Spedalotto e Gatta. Dal loro matrimonio nascono sette figli e la baronessa Ippolita, nata nel 1545, fa costruire il palazzo di campagna in contrada Palermi. Muore nel 1573, circa vent'anni prima del marito sepolto nella cappella gentilizia degli Starrabba nella chiesa di S. Stefano. 1686 Padre Giovan Battista Sortino è Preposito (superiore) della Casa dei Teatini di Platia. 1728 Saverio Maria Sortino è Padre Gesuita docente nel Collegio di Platia. Per quanto riguarda lo stemma della famiglia esiste un'altra variante con un serpente lungo la banda d'oro. Gaetano Masuzzo/cronarmerina
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