Sepolcro barone Marco Trigona, XVII sec., Cattedrale, Piazza Armerina
Sepulcher baron Marco Trigona, 17th century, Cathedral, Piazza Armerina

martedì 29 aprile 2014

Giovanni Giudice, marmista / 2

La famiglia di Giovanni Giudice negli anni '30

  Il nipote Carmelo Nigrelli ricorda

2^ Parte


Durante la II Guerra Mondiale, nella bottega di mio nonno (n.d.r. Giovanni Giudice) in via Mazzini¹, dietro una enorme lastra di marmo, un piccolo gruppo di antifascisti ascoltava Radio Londra. Nella primavera 1943 su questa lastra erano incise le parole: "A Valfredo Carducci, fratello del poeta, maestro di Benito Mussolini, Piazza Armerina, morto in questa casa il 30 aprile 1919"² che era stata commissionata dal podestà e doveva essere collocata sulla facciata della casa in via Mazzini. Il gruppo di antifascisti che ascoltava Radio Londra era formato da cinque o sei persone: il ferroviere Di Marco, palermitano, insieme al fratello ingegnere e inventore di un modello di motosilurante MAS, licenziato perché antifascista; un altro ferroviere, tappezziere, catanese³; un ufficiale dell'esercito di stanza presso la polveriera, anch'egli palermitano. Mio zio Totuccio*, che aveva 14 anni, stava sulla porta come vedetta. Un altro gruppo, tutto di piazzesi, si riuniva presso la farmacia Salemi, ospite del dott. Gino. Nel giugno 1943, il più temuto caposquadra della milizia fascista, Totò Russo, andò da mio nonno e gli disse che negli uffici c'era un documento che lo riguardava e che, da lì a poco, lo avrebbero potuto mandare lontano dalla città. Lo aveva voluto avvertire, rispettandolo pur se di idee antifasciste, che stava per essere inviato al confino. Mio nonno rispose: "Qualunque cosa le abbiano detto di me, si ricordi che io, qui, faccio solo il marmista". Per fortuna, poche settimane dopo, arrivarono i canadesi e gli americani che il 10 luglio erano sbarcati a Gela.
Carmelo Nigrelli

¹ Il Giudice ebbe due botteghe in via Mazzini, la prima al n. 72, dove oggi c'è un macellaio, la seconda al n. 73, oggi negozio di Ceramiche Vitali. Mio padre Gino Masuzzo, falegname, lo conobbe perché acquistava le lastre di marmo da mettere sui comodini delle camere da letto e, quando aveva il negozio di ferramenta in via Garibaldi 11, il marmista, ormai pensionato, spesso lo andava a trovare per scambiare quattro chiacchiere tra una presa e l'altra di tabacco. Inoltre il Giudice fu il marmista che negli anni '30 trasferì l'altare dell'ex chiesa di Sant'Agata (al Monte) in Cattedrale, ricomponendolo nella navata di sinistra accanto all'entrata della sagrestia. 
² A tal proposito leggere tra le "RICERCHE STORICHE" di questo blog i 4 post sulla Famiglia Carducci a Piazza dal 31 ottobre 2013. 
³ Era addetto a rivestire di velluto i sedili delle carrozze di I Classe e mio padre Gino Masuzzo mi ha precisato che si chiamava Spinelli. 
* Era figlioccio di battesimo di mio nonno materno, poeta-falegname Gaetano Marino Albanese (1889-1958), per questo motivo col marmista Giudice si chiamavano compari. (tra i commenti arrivati c'è quello del 12/5/2014 del nipote Carmelo, dove ci precisa che non si trattava del battesimo ma della cresima).


Gaetano Masuzzo/cronarmerina

domenica 27 aprile 2014

Giovanni Giudice, marmista / 1

Giovanni Giudice, 1897-1966

  Il nipote Carmelo Nigrelli ricorda

1^ Parte


Oggi, 25 aprile 2014, voglio raccontare una storia vera di famiglia. Mio nonno Giovanni Giudice, classe 1897, palermitano, venne a Piazza alla fine del 1924 insieme al maestro Andrea Manzella. Lo scultore palermitano aveva ricevuto l'incarico di realizzare il monumento ai caduti da collocare in piazza Umberto I, ai piedi della chiesa di S. Stefano¹. Mio nonno era stato allievo di Manzella all'istituto d'arte di Palermo e il maestro lo aveva voluto con sé in bottega. Poi, a diciannove anni, con il grado di caporale, era partito per il Carso (vi mostro la foto fatta prima di partire per il fronte e destinata a essere collocata sulla tomba). Durante l'undicesima battaglia dell'Isonzo, sull'altipiano della Bainsizza, in Slovenia, nell'agosto 1917, era stato preso prigioniero e portato in Germania a Francoforte sull'Oder, dove sarebbe rimasto due anni. Tornato a Palermo aveva cominciato a lavorare con il maestro Manzella. A Piazza coordinò i lavori di costruzione del Monumento ai Caduti della I Guerra Mondiale e poi decise di trattenersi perché ebbe l'incarico da parte di diverse famiglie nobili locali, per la costruzione di cappelle gentilizie, spesso firmate da progettisti, ma progettate e realizzate da mio nonno Giovanni Giudice. Il 26 dicembre 1925 sposò, a Palermo, mia nonna, Francesca Ferbo, che rimase ad abitare nella capitale ancora per cinque o sei anni, venendo a Piazza di tanto in tanto con i figli (mia mamma nata nel 1927, mio zio Totuccio nato nel 1929 e mi a zia Anna nata nel 1932). Mio nonno era socialista e, forse, lo era diventato proprio nelle tronche del Carso. Lo sapevano tutti a Piazza. Nel 1933 la famiglia si trasferì definitivamente a Piazza, andando a vivere in una casa acquistata alla Castellina. Nella primavera del 1940 mio nonno realizzò il monumento al gen.le Antonio Cascino su progetto dell'arch. Domenico Roccella, morto a Roma pochi anni dopo, con le sculture di Giandomenico de Marchis. (continua)

¹ Poi chiamata Piano Duilio, oggi Piazzale Litterio Villari.

Gaetano Masuzzo/cronarmerina.it

sabato 26 aprile 2014

Piano Duilio diventa Piazzale Villari

Laura Saffila, Riccardo e Pierluigi Villari, Filippo Miroddi*

Ieri tra le iniziative dell'Amministrazione Comunale per ricordare la Festa della Liberazione dal nazifascismo, c'è stata quella della nuova intitolazione del Piano Duilio a Litterio Villari. Generale Ispettore dell'Esercito Italiano, il Villari, nato a Piazza Armerina nel 1921 e morto a Roma nel 2004, è ricordato soprattutto come Storico Piazzese che con le sue 60 opere, 9 commemorazioni e 14 conferenze, ha studiato, approfondito, svelato e divulgato la storia millenaria della nostra Città. Per chi volesse approfondire la sua biografia può consultare i post "Gen.le Litterio Villari" del 9 aprile 2014 e i 4 successivi su questo blog. 

*Foto www.quartieremonte.it

Gaetano Masuzzo/cronarmerina

venerdì 25 aprile 2014

Aprile 1940

 

Accadeva a Piazza 5 anni prima della Festa della Liberazione


Siamo qualche settimana prima dall'inaugurazione del monumento al nostro eroe della I Guerra Mondiale Gen.le Antonino Cascino (1862-1917). Il monumento costruito dall'architetto piazzese Domenico (Mimì) Roccella (1903-1946) e dallo scultore Alfredo De Marchis è già pronto sulla vasta piazza dî Buttièddi  che prederà il suo nome. La statua in bronzo è ancora coperta dal telo bianco che sarà tirato giù il prossimo mese di maggio 1940, a pochi giorni dall'entrata in guerra dell'Italia al fianco dei Tedeschi (10 giugno 1940). Ingrandendo la foto si notano le firme "MUSSOLINI" sia sotto la scritta sul lato Est del monumento "Combattere e se occorre morire..." (ripresa dal discorso tenuto a Parma nel 1914 dall'allora socialista-inteventista Benito Mussolini), sia sotto la scritta sulla cabina elettrica a sx in primo piano che dice "Questa è l'epoca nella quale bisogna sentire l'orgoglio di vivere e di combattere" tenuto il 28 ottobre 1934 e che si concludeva con "Questa è l'epoca in cui un popolo misura, al metro delle forze ostili, la sua capacità di resistenza e di vittoria". L'inaugurazione* alla presenza dell'alto dirigente del Partito Fascista e grande mutilato di guerra Carlo Delcroix (1896-1977) avverrà in un clima di grande entusiasmo perché il Duce, credendo che la guerra iniziata sei mesi prima volgesse ormai al termine e pensando che l'Italia dichiaratasi non belligerante restasse esclusa dal "tavolo della pace", stava per entrare in guerra contro gli Alleati, convincendo tutti che sarebbe stata una vittoria "lampo", nonostante fosse chiaro sia lo stato di grave impreparazione delle forze armate italiane, sia lo stato economico carente e debole. A tal proposito notare in basso a dx della foto il moderno mezzo di locomozione più diffuso nella nostra Città in quel periodo, subito dopo aver fatto il pieno nella vicina e semplice pompa di benzina ESSO. Gaetano Masuzzo/cronarmerina

*Per visionare il filmato originale andare su http://www.youtube.com/watch?v=D28PGNmIaME         

mercoledì 23 aprile 2014

Soluzione oggetto misterioso n. 15

E' un portarotolo in legno da cucina.

Ha indovinato l'amico di facebook Francesco che ha risposto: 

"è u ten rotulu di scotex". 

Gaetano Masuzzo/cronarmerina

lunedì 21 aprile 2014

Buon compleanno ROMA


Il Natale di Roma, conosciuto anche col nome di Romaia, è una festività laica legata alla fondazione della città di Roma, festeggiata il 21 aprile. Secondo la leggenda Romolo avrebbe fondato la città di Roma il 21 aprile del 753 a.C. Da questa data in poi derivava la cronologia romana definita con la locuzione latina Ab Urbe Condita, che contava la data dalla fondazione della città. In epoca fascista, a partire dal 1924, il 21 aprile era festa nazionale e in tale occasione si festeggiava anche la Festa dei Lavoratori. Tale consuetudine fu abolita nel 1945 e la festività fu rispristinata solo nel Comune di Roma.
Il 21 aprile del 1934 si sposarono i miei suoceri Rosaria e Biagio Platania e, inoltre, nel 1953 si registra la nascita del famoso (!) Gaetano Masuzzo.

cronarmerina

Oggetto misterioso n. 15


Tra na cacòcciula röstùa e l'autra pu Pasqualöngh, ditemi di che cosa si tratta?

Ai vincitori il solito premio sarà recapitato direttamente a casa! 

Gaetano Masuzzo/cronarmerina

giovedì 17 aprile 2014

Non solo parole

Alcune comparse di "Piazza Medievale" davanti il Gran Priorato di Sant'Andrea
PIAZZA MEDIEVALE

"Quando la politica, associazioni culturali e impresa si incontrano e lavorano su un progetto comune, i risultati possono essere positivamente imprevedibili. La giunta Miroddi, in contro tendenza rispetto alle amministrazioni precedenti, sta tentando una nuova strada A COSTO ZERO! Dando spazio e supporto logistico-organizzativo, ha permesso la realizzazione di un evento-chiave: PIAZZA MEDIEVALE. Un nuovo modo di fare e di pensare al turismo, una strategia di promozione e di organizzazione di eventi mirata a creare un BRAND TURISTICO, un circuito all'interno del nostro centro storico che attiri turisti da tutto il mondo ma soprattutto si colleghi ai flussi in aumento alla nostra Villa Romana. Giorno 26 Aprile saremo già alla terza edizione dei week end medievali, e già le notizie sono molto incoraggianti. Dovrebbero convenire da tutte le parti del Meridione d'Italia le principali agenzie turistiche specializzate nei pacchetti week end per esaminare le proposte "medievali" in atto in un educational tour. Finalmente i fari della programmazione turistica puntati su di noi! Non è un risultato da poco, credetemi, e il principale merito va alla tenacia e all'energia di Ettore Messina e a Filippo Miroddi che incarna veramente un nuovo "modello" politico, per lo meno qui nel nostro territorio. Quindi prossimo appuntamento con PIAZZA MEDIEVALE sabato 26 Aprile! In bocca al lupo a tutti. - Raffaella Motta - oggi su facebook"

Gaetano Masuzzo/cronarmerina

mercoledì 16 aprile 2014

Commemorazioni e conferenze del Villari

Il volume da cui ho tratto i dati su tutte le pubblicazioni etc.
Lo storico Litterio Villari dal 1968 al 1998, oltre alle 60 pubblicazioni, effettuò ben 9 commemorazioni e tenne 14 conferenze, quasi tutte inerenti ad argomenti e personaggi della sua tanto amata Ciazza. Eccovi l'elenco completo:
Le 9 Commemorazioni
1968 - Gen.le Antonino Cascino c/o Liceo Classico;
1976 - Ammiraglio Amerigo Conti c/o Società Operaia;
1978 - Gen.le Antonino Cascino c/o sede "Famiglia Piazzese" Roma;
1979 - Ammiraglio Amerigo Conti c/o locali Nastro Azzurro Roma;
1980 - Tenente generale S.Te.A. G. B. Piacquadio, c/o Municipio di Colle Sannita (BN);
1988 - Medaglia d'Oro al V.M. Gustavo Roccella;
1990 - Medaglia d'Oro al V.C. Boris Giuliano c/o Società Operaia;
1995 - Padre gesuita Francesco Saverio Saetta c/o chiesa di Sant'Ignazio;
1996 - Principe Gaetano Maria Starrabba fondatore di Pachino c/o Teatro Garibaldi;

Le 14 Conferenze
1977 - Piazza Armerina ieri e oggi c/o Scuola Media;
1977 - Giuseppe Ciancio uomo retto, semplice, saggio c/o Ist. Magistrale "F. Crispi";
1978 - Giuseppe Ciancio c/o "Famiglia Piazzese" Roma;
1978 - Presentiamo la città di P. Armerina e le sue rivendicazioni c/o "Famiglia Piazzese" Roma;
1979 - La Comarca di Piazza c/o locali F.U.C.I.;
1980 - L'Università degli Studi di Piazza, fondazione, progresso, fine c/o Jolly Hotel;
1980 - L'Università degli Studi di Piazza, fondazione, progresso, fine c/o P. Ist. Orientale Roma;
1983 - P. Armerina nel '500 e nel '600, Convegno "Scienziati siciliani gesuiti in Cina sec. XVII";
1984 - L'incidenza degli Ordini religiosi nella città di P. Armerina c/o C. S. Pop. Progressio;
1986 - Il colle di S. Domenico, otto secoli di storia gloriosa c/o Circolo di Cultura;
1986 - Piazza Armerina come centro culturale c/o chiesa S. Giovanni di Rodi;
1991 - I Gesuiti a Piazza Armerina c/o Circolo di Cultura;
1991 - Piazza nel '700 c/o Convegno di Studi in onore di "Filippo Arena";
1998 - L'apparizione della Beata Vergine Maria a Piazza 650° c/o Teatro Garibaldi.

Il generale poco prima di venire a mancare destinò l'appartamentino di via S. Pietro al Comune di Piazza Armerina, con l'obbligo di farne la sede dell'Ente da lui promosso: il Gruppo Archeologico piazzese.
Desidero concludere con le ultime righe del libro nella foto, scritto dalla moglie Pia nel giugno del 2006:
"Ci auguriamo che l'opera di questo piazzese che si è battuto con onestà, sincerità e passione per la sua città non resti vana e che, in futuro, ne sia seguito l'esempio."
Il generale Litterio Villari riposa per sempre per sua espressa volontà sulle colline dell'antico Sannio, nel cimitero di Colle Sannita in provincia di Benevento, luogo d'origine della famiglia della moglie.

Gaetano Masuzzo/cronarmerina


lunedì 14 aprile 2014

Pubblicazioni del Villari / 3

Eccovi le ultime 20 pubblicazioni delle 60 dello storico piazzese Gen.le Litterio Villari (1921-2004):

41 - I Templari in Sicilia, 1994;
42 - Brevi note sulla fondazione del Magistero Templare in Sicilia, 1994;
43 - L'Ibla Sicana ed il sito della villa romana di Piazza Armerina, 1995 (in alto nella foto);
44 - Storia di Piazza Armerina, (volumetto dedicato ai giovani) 1995;
45 - Su un Diploma dell'anno 1101 dell'Archivio Capitolare di Patti, 1995;
46 - Francesco Saverio Saetta, missionario e martire in Messico, 1995;
47 - Il Protopriorato di Sicilia dell'Ordine del S. Sepolcro di Gerusalemme, 1996;
48 - Giuliano, La Marca, Roccella, Medaglie d'Oro piazzesi (dattiloscritto), 1996;
49 - Il Vessillo del Conte Ruggero il Normanno e i Santi della Chiesa Piazzese, 1998;
50 - L'apparizione della beata Vergine Maria a Piazza Armerina, 1999;
51 - Gaetano Maria Starrabba (fondatore di Pachino), 1998;
52 - Antonio il Verso, 1999;
53 - Hybla deinceps Platia, 2000 (in basso nella foto);
54 - Ibla Stiela, il suo nome, il suo sito e la sua millenaria storia, 2001;
55 - P. Armerina: l'app. della Beata Vergine del Vessillo e la grancia del S. Sepolcro, 2002;
56 - Stemmi gentilizi a Pontelandolfo, 2002;
57 - La "querelle" con Enna: P. Armerina chiede la coprovincia, 2003;
58 - Un'antica famiglia sannitica: la Piacquadio, 2003;
59 - Nostra Signora di Platia Vessillo del Conte Ruggero, 2003;
60 - Storia della Città di Piazza Armerina IV edizione (postuma), 2013;

(l'elenco è stato tratto dal volume Pia Piacquadio Villari, Litterio Villari, IBN Ed., Avellino, 2006)
 Nei prossimi post tutte le 14 Conferenze e le 9 Commemorazioni.

Gaetano Masuzzo/cronarmerina 


domenica 13 aprile 2014

Domenica delle Palme al Monte

La Domenica delle Palme o della Passione del Signore ci introduce solennemente nella Settimana Santa che culminerà nel Triduo Pasquale. La liturgia domenicale è distinta in due momenti: rievoca il solenne ingresso del Signore Gesù in Gerusalemme acclamato dalla folla festosa ed esultante; il racconto della Passione di Gesù che mette in evidenza con tutta la drammaticità la perversità umana, la volubilità degli spiriti, l'accanimento persecutorio contro il Giusto, l'Innocente. Come da secolare tradizione le comunità dei SS. Angeli Custodi e del SS. Crocifisso con viva fede e gioiosa comunione fraterna, dopo aver condiviso venerdì la suggestiva Via Crucis cittadina, iniziano con la Domenica delle Palme a celebrare i misteri di Cristo facendo memoria della Passione, Morte e Resurezione del Dio fatto uomo.  
Partendo dalla Chiesa della Neve, dopo la benedizione delle palme e dei ramoscelli di ulivo, in processione al canto di Osanna, le comunità rivivranno l'ingresso di Gesù a Gerusalemme.

Gaetano Masuzzo/cronarmerina

sabato 12 aprile 2014

Pubblicazioni del Villari / 2

L'altra opera caposaldo per la storia della nostra Città
Eccovi le altre 20 delle 60 complessive opere pubblicate dallo storico Gen.le Litterio Villari:

21 - Il Carmelo nella città di Piazza Armerina, 1982;
22 - Storia della città Piazza Armerina, parte I-II, 1981;
23 - Evoluzione della Costituzione Siciliana, 1982;
24 - La fondazione dei primi tre conventi Domenicani in Sicilia, 1982;
25 - Uomini illustri del Sannio: Giovanni Battista Piacquadio, 1983;
26 - I Francescani nella città di Piazza Armerina in Sicilia ed il beato Simone d'Aymone, 1984;
27 - Gli Agostiniani nella città di Piazza Armerina, 1984;
28 - I Padri Teatini nella città di Piazza Armerina, 1984;
29 - Ibla Geleate, la villa romana di Piazza Armerina, 1985;
30 - Piazza Armerina nel '500 e nel '600, 1985;
31 - Sui siti delle Ible di Sicilia, 1987;
32 - Storia della città di Piazza Armerina, III edizione, 1987;
33 - Storia Ecclesiatica della città di Piazza Armerina, 1988 (nella foto);
34 - Le Ible di Sicilia, 1989;
35 - Cronaca della mancata costituzione della Provincia Lombarda o del Golfo, 1990;
36 - I Villari in Italia, 1991;
37 - Le scuole dei Gesuiti in Sicilia alla vigilia dell'espulsione, 1991;
38 - S. Gerlando d'Alemanna nella Sicilia del Duecento, 1991;
39 - Piazza Armerina nel '700, 1992;
40 - Le fondazioni Templari nei domini Aleramici dei Monti Erei, 1992-1994;

Nel prossimo post le altre 20 pubblicazioni
Gaetano Masuzzo/cronarmerina

venerdì 11 aprile 2014

Pubblicazioni del Villari / 1

L'opera caposaldo arrivata nel 2013 alla IV edizione
Eccovi la prima parte dell'elenco con le 20 delle 60 pubblicazioni complessive dello Storico Gen.le Litterio Villari, nella speranza e convinzione che a qualche curioso quanto me gli venga l'idea di consultarli per meglio approfondire le notizie sulla nostra Città, anche perché la maggior parte delle opere sono presenti nella nostra Biblioteca Comunale, quindi di facile reperibilità:
  1 - Dell'origine del predicato di "Trigona" dato a S. Bartolomeo di Simeri, 1954-55;
  2 - L'ammiraglio Cristodulo e la Corte Normanna di Sicilia, 1957;
  3 - Dell'origine francese della famiglia Villari dell'Italia meridionale, 1957;
  4 - Note sui Comuni lombardi di Sicilia, 1957-59:
  5 - La chiesa di S. Giovanni di Malta a Piazza Armerina, 1963;
  6 - L'antichissima città di Ibla Erea, nei ritrovamenti della villa romana di P. Armerina, 1960;
  7 - Da Ibla Erea a Piazza Armerina, 1964;
  8 - Per la storia e la topografia di Ibla Geleate od Erea, 1964-65;
  9 - Giovalli de Villers, gran maestro dell'Ordine Gerosolimitano etc., 1966-68;
10 - I Gesuiti in Sicilia e la fondazione del collegio di Piazza Armerina, 1969-71;
11 - Antonino Cascino, leggendario eroe siciliano della 1a guerra mondiale, 1970;
12 - Storia della città di Piazza Armerina, parte I, 1973;
13 - Presentiamo la città di Piazza Armerina e le sue rivendicazioni, 1978; 
14 - Dell'origine militare delle comarche di Sicilia, 1978;
15 - Cascino, Ciancio, Conti, eroici condottieri siciliani, 1979;
16 - L'Università degli Studi della città di Piazza Armerina, 1980;
17 - La Comarca e l'Università degli Studi della città di Piazza Armerina, 1980;
18 - L'azienda gesuitica di Sicilia: vicende patrimoniali del collegio di Piazza Armerina, 1980;
19 - Dell'origine del toponimo "Piazza Armerina", 1980;
20 - Antonio il Verso ed il movimento musicale siciliano del sec. XVII, 1981.

Nei prossimi post le altre 40

Gaetano Masuzzo/cronarmerina


 

giovedì 10 aprile 2014

Via Crucis suggestiva dal Crocifisso

La chiesa del Crocifisso di Piazza Armerina

Il Calvario di Piazza Armerina
Domani venerdì 11 aprile 2014 alle ore 19:00 dalla Chiesa del SS. Crocifisso (foto in alto) inizierà la tradizionale VIA CRUCIS con arrivo al CALVARIO (foto in basso).
Colgo l'occasione per ricordare che la costruzione della Chiesa della Collegiata del Crocifisso venne iniziata nel 1706 da Pietro Paolo Trigona-Marchiafava barone del Casalotto e della Scaletta. Il nuovo edificio nacque dopo aver abbattuto la vecchia e pericolante Chiesa di Santa Domenica poco distante.
Gaetano Masuzzo/cronarmerina 

mercoledì 9 aprile 2014

Gen.le Litterio Villari

Il gen.le Litterio Villari (1921-2004)
Nel giorno della sua nascita, mi è sembrato doveroso proporre una breve biografia di colui che considero tra i due più importanti storici contemporanei, a cui ho fatto riferimento per la mia formazione storica locale e non solo.    

Litterio Villari nacque a Piazza Armerina il 9 aprile 1921. Allievo della Regia Accademia di Fanteria e di Cavalleria di  Modena nel 1940, sottotenente carrista nel 1942, colonnello dello S.Te.M. nel 1971, maggior generale nel giugno 1976, lasciò il servizio attivo nel novembre di quest'ultimo anno per invalidità contratte in guerra. Nella riserva fu promosso tenente generale e generale ispettore T.O. Laureatosi a Bologna nel 1947, dal 1958 è stato socio corrispondente della Società Messinese di Storia Patria. Ha dedicato alla sua città numerosi articoli e volumetti che rappresentano un notevole contributo tanto per vastità (e talora novità) del materiale utilizzato, quanto per l'originalità delle conclusioni raggiunte. Fra le sue pubblicazioni, circa una sessantina, spiccano per importanza ed estensione il volume "Storia della città di Piazza Armerina" (nel 2013 in IV edizione postuma), e la "Storia Ecclesiastica della città di Piazza Armerina" (Messina, 1988, a cura della Società Messinese di Storia Patria). Fondatore del comitato per la rinascita della sua città, promotore della costituzione della "Associazione Famiglia Piazzese" in Roma, capo della Segreteria particolare del Sottosegretario del Ministro dell'Interno dall'aprile all'agosto 1979, membro del Comitato delle Pensioni di guerra (Ministero del Tesoro) dal 1988 al 1996, socio fondatore della Società di Storia Patria per la Sicilia centro-meridionale ha dedicato al progresso e al rilancio di Piazza Armerina ogni sua migliore attività fino agli ultimi mesi prima della morte avvenuta in Roma il 9 maggio del 2004. (tratto dalla IV di copertina del volume Storia della Città di Piazza Armerina ed. 2013) Gaetano Masuzzo/cronarmerina

Nei prossimi post saranno elencati tutti i titoli delle 60 pubblicazioni, 14 conferenze e 9 commemorazioni del Gen.le Litterio Villari

lunedì 7 aprile 2014

Fontana Villa Ciancio / n. 29

Questa fontana si trova in una delle ville principali della Città. Adesso la villa si chiama Villa Ciancio, perchè intitolata al generale del XIII Corpo d'Armata della I Guerra Mondiale, il piazzese Giuseppe Ciancio (1858-1932), ma negli anni '20 era chiamata Villetta Francesco Crispi. Prima dell'intitolazione al generale era chiamata Giardino delle Rose, oltre che, comunemente, Villa Roma perché si estende lungo la via Roma, l'antica ferreria o f'rraria. Gaetano Masuzzo/cronarmerina

sabato 5 aprile 2014

Oggi l'ordinazione a Vescovo

Mons. Rosario Gisana
Oggi alle 16:30 in Cattedrale ci sarà la cerimonia di insediamento del nuovo Vescovo della Diocesi di Piazza Armerina Mons. Rosario Gisana. Ci saranno dirette streaming sia su startnews.it e sia su quartieremonte.com.

Gaetano Masuzzo/cronarmerina

giovedì 3 aprile 2014

Aria di gemellaggio / 4

La villa-castello della famiglia Crespi
L'ingresso e gli uffici dal 1924 del cotonificio Crespi
Il parco-divertimenti Minitalia-Leolandia
Eccovi tre immagini simbolo, oltre alle tre chiese di cui abbiamo già parlato, del comune di Capriate San Gervasio in provincia di Bergamo. In alto la Villa dei signori Crespi, simile a un imponente castello medievale. Al centro l'ingresso del cotonificio di Crespi d'Adda, oggi l'immagine più conosciuta dai visitatori, quasi una cattedrale al lavoro e all'industria. In basso la foto panoramica del parco di divertimenti conosciuto dal 1975 come Minitalia, dal 2007 come Minitalia-Leolandia e dal 2014 solamente Leolandia. Il parco tra i tanti divertimenti e le 38 attrazioni (acquario, rettilario, fattoria, museo delle macchine di Leonardo) comprende le fedelissime ricostruzioni dei monumenti più belli delle città italiane, ben 160, in scala 1:50. (fonte wikipedia) Gaetano Masuzzo/cronarmerina    

mercoledì 2 aprile 2014

Aria di gemellaggio / 3

Crespi d'Adda (fraz. a sud di Capriate S. Gervasio - BG)
A partire dal 1875 Cristoforo Benigno Crespi realizzò nella zona a sud di Capriate, accanto al suo opificio tessile, un "villaggio ideale del lavoro" per ospitare i propri dipendenti con le loro famiglie, similmente a quanto già accadeva nell'Inghilterra della rivoluzione industriale. Il Villaggio Crespi d'Adda è una vera e propria cittadina costruita dal nulla dal padrone della fabbrica, il quale mise a disposizione dei propri lavoratori una casa con orto e giardino e tutti i servizi necessari. In questo piccolo mondo perfetto il padrone "regnava" dal suo castello e provvedeva come un padre a tutti i bisogni dei dipendenti dentro e fuori la fabbrica "dalla culla alla tomba", anticipando le tutele dello Stato. Nel Villaggio potevano abitare solo coloro che lavoravano nell'opificio e la vita di tutti ruotava attorno ai ritmi e alle esigenze della fabbrica stessa. Nel dicembre del 1995 l'UNESCO ha accolto Crespi d'Adda nella Lista del Patrimonio Mondiale Protetto in quanto Esempio eccezionale del fenomeno dei villaggi operai, il più completo e meglio conservato del Sud Europa. Il Villaggio Crespi d'Adda è stato il primo paese in Italia a essere dotato di illuminazione pubblica col sistema Edison; nella sua scuola tutto era fornito dalla fabbrica; all'inizio del Novecento tra i tanti servizi gratuiti c'era anche la piscina coperta; i Crespi fecero installare una linea telefonica privata che collegava il loro castello con la residenza di Milano e, inoltre, fecero costruire la chiesa del SS. Nome di Maria (la foto è nel post di ieri) ma in dimensioni ridotte, esattamente come la chiesa/santuario di S. Maria di Piazza* di Busto Arsizio, loro città natale. (tratto da www.villaggiocrespi.it) Gaetano Masuzzo/cronarmerina

*La chiesetta medievale di ca. 5 metri di lato, tra i secoli XIII e XIV venne ampliata e nel 1399 risulta chiamarsi Santa Maria de Platea. Anche se ritengo che non ci sia nessuna attinenza, desidero ricordare che la nostra Città fu chiamata Platea nei primi anni del 1600.

martedì 1 aprile 2014

Aria di gemellaggio / 2

Chiesa dei SS. Martiri Gervasio e Protasio a S. Gervasio d'Adda (località a nord)
Chiesa di Sant'Alessandro a Capriate (località al centro)
Chiesa del SS. Nome di Maria a Crespi d'Adda (località a sud)
Nel Comune di Capriate San Gervasio ci sono tre centri storici corrispondenti ad altrettante parrocchie. A nord c'è la località San Gervasio d'Adda, presso cui ha sede la Parrocchia dei SS. Martiri Gervasio e Protasio. Al centro c'è la località Capriate, presso cui ha sede la Parrocchia di Sant'Alessandro e a sud c'è il Villaggio Operaio di Crespi d'Adda, in cui ha sede la Parrocchia del SS. Nome di Maria (nella foto). Quest'ultimo è un paese costruito nella seconda parte dell'Ottocento per ospitare le case degli operai e impiegati del cotonificio della famiglia di industriali Crespi. Questo villaggio dal dicembre del 1995 è protetto dall'UNESCO e ve ne parlerò più dettagliatamente domani. Gaetano Masuzzo/cronarmerina