Accadeva a Piazza 5 anni prima della Festa della Liberazione
Siamo qualche settimana prima dall'inaugurazione del monumento al nostro eroe della I Guerra Mondiale Gen.le Antonino Cascino (1862-1917). Il monumento costruito dall'architetto piazzese Domenico (Mimì) Roccella (1903-1946) e dallo scultore Alfredo De Marchis è già pronto sulla vasta piazza dî Buttièddi che prederà il suo nome. La statua in bronzo è ancora coperta dal telo bianco che sarà tirato giù il prossimo mese di maggio 1940, a pochi giorni dall'entrata in guerra dell'Italia al fianco dei Tedeschi (10 giugno 1940). Ingrandendo la foto si notano le firme "MUSSOLINI" sia sotto la scritta sul lato Est del monumento "Combattere e se occorre morire..." (ripresa dal discorso tenuto a Parma nel 1914 dall'allora socialista-inteventista Benito Mussolini), sia sotto la scritta sulla cabina elettrica a sx in primo piano che dice "Questa è l'epoca nella quale bisogna sentire l'orgoglio di vivere e di combattere" tenuto il 28 ottobre 1934 e che si concludeva con "Questa è l'epoca in cui un popolo misura, al metro delle forze ostili, la sua capacità di resistenza e di vittoria". L'inaugurazione* alla presenza dell'alto dirigente del Partito Fascista e grande mutilato di guerra Carlo Delcroix (1896-1977) avverrà in un clima di grande entusiasmo perché il Duce, credendo che la guerra iniziata sei mesi prima volgesse ormai al termine e pensando che l'Italia dichiaratasi non belligerante restasse esclusa dal "tavolo della pace", stava per entrare in guerra contro gli Alleati, convincendo tutti che sarebbe stata una vittoria "lampo", nonostante fosse chiaro sia lo stato di grave impreparazione delle forze armate italiane, sia lo stato economico carente e debole. A tal proposito notare in basso a dx della foto il moderno mezzo di locomozione più diffuso nella nostra Città in quel periodo, subito dopo aver fatto il pieno nella vicina e semplice pompa di benzina ESSO. Gaetano Masuzzo/cronarmerina
*Per visionare il filmato originale andare su http://www.youtube.com/watch?v=D28PGNmIaME
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Eliminaio c'erop ,me la sono goduta tutta .il monumento e tutta la trasformazione del piano botteghelle in piazza Generale Cascino.Abitavo alle botteghelle e quindi ogni giorno vedevo i lavori quando ci fu l'inaugurazine dal balcone di csa mia pieno di parenti e amici ho visto la cerimonia.In quei giorni ho visto pure il grande mutilato di guerra Carlo del Croix .non vi so dire le cicatrici che aveva in faccia ,cieco e con mutilazioni alle braccia.Io avevo nove anni e tutte queste cose sono rimaste impresse nella mia memoria,non è che prima c'erano state cose particolari .da allora è stato un susseguirsi di gioia prima e di grandi dolori subito dopo con l'entrata in guerra che sapiamo come finì.
RispondiEliminami sembra di riconoscere in quel bambino il mio amico Giovanni, e già allora,come oggi, era sempre a Cascino.
RispondiEliminaBellissima foto. La piazza è il luogo dove generazioni intere sono andate su e giù a passeggio lucidando le mattonelle (unico diversivo di allora). Si può dire che sia il vero centro della città dopo aver soppiantato del tutto Piazza Garibaldi e la via Roma.
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