Sepolcro barone Marco Trigona, XVII sec., Cattedrale, Piazza Armerina
Sepulcher baron Marco Trigona, 17th century, Cathedral, Piazza Armerina

domenica 29 giugno 2014

Le 100 Chiese di Piazza / 10

Chiesa di Dommartino al Casalotto

Le prime 15 su 30 chiese extraurbane scomparse o in rovina

  1 - Cappuccini Vecchi nell'omonima contrada
  2 - Dommartino al Casalotto (a proposito leggere su questo blog il post del 5 marzo 2013)
  3 - Gesù e Maria a pochi passi dalla chiesa di San Martino al Monte
  4 - Madonna della Noce alla Bellia
  5 - S. Agata in c/da Gatta vicino Mirabella Imbaccari
  6 - S. Barbara presso miniera di Grottacalda
  7 - S. Barbara in c/da Polino
  8 - S. Bartolomeo con sito ignoto
  9 - S. Ciriaca con sito ignoto
10 - S. Costantino nell'ex villa Trigona di Mandrascate poi villa Arena oggi via Manzoni
11 - S. Cristoforo con sito ignoto
12 - S. Croce nell'omonima contrada
13 - S. Elmo in c/da Belverde
14 - S. Giuliano con sito ignoto
15 - S. Giuseppe Barbarino in c/da Scarante

Seguiranno le altre 15

Gaetano Masuzzo/cronarmerina


martedì 24 giugno 2014

Fontana Villa Garibaldi / n. 31


Questa è la fontana n. 31, la più bella che abbiamo a Piazza Armerina. E' quella della Villa o, come veniva chiamata una volta, Giardino Garibaldi. Era ubicata, sino a metà dell'Ottocento, in mezzo o bàggh della villa di proprietà di Luigi Trigona marchese di Roccabianca, in contrada Palermi/Sant'Andrea, come ricorda la grande targa marmorea alla base (oggi poco leggibile perché da pulire, tanto per cambiare!). Il marchese la donò al Comune dopo che la selva dei frati francescani, del vicino convento di S. Pietro, divenne di proprietà comunale. Appunto perché facente parte del complesso francescano, il Giardino Garibaldi ancora oggi ospita alberi e piante particolari che i frati coltivavano non solo per i propri bisogni quotidiani. Ogni tanto la fontana è presa di mira da, diciamo così, "buontemponi" che la riempiono di cartacce e altri oggetti "simpatici", cosa che non sarebbe mai e poi mai potuta accadere sino a qualche decennio fa, quando i giardinieri n' fasgë'vnu p'gghiè u mòt e n' fasgëv'nu smòv i vèrmi !   

Gaetano Masuzzo/cronarmerina     

domenica 22 giugno 2014

Le 100 Chiese di Piazza / 8

Chiesa di Santa Chiara, ingresso dal piano Teatini

L'unica chiesa urbana in rovina 
(restaurata nel 2010 e rimasta chiusa)

Santa Chiara d'Assisi
nell'ex convento delle Francescane Clarisse
poi palestra ginnica dell'Ist. Magistrale "F. Crispi"

Gaetano Masuzzo/cronarmerina

venerdì 20 giugno 2014

A Pepè Paladino

Giuseppe Paladino, particolare dell'autoritratto in Pinacoteca Comunale*

 

Li pinzeddi

A Pepè Paladino, pittore ritrattista sommo

O Peppi, si sapissi com'a tia
e culuri e pinzeddi maniari,
e ni la tila com'a tia, pittari
chiddu ca bugghi ni la menti mia;

di la to tavulozza iu pigghirìa
li culuri chiù fini e li chiù rari,
e si amuri un miràculu vo' fari,
un ritrattu dipìnciri vurria.

Capiddi ad unni, nìuri, lucenti,
occhi nìuri, spaccati, occhi di fata,
e pìcciula la vucca e risulenti;

e 'n'ària di buntà, di simpatia
'nni dda facciuzza tutt'aggraziata,
c'assimigghiassi a la zituzza mia.

Girolamo Giusto, 1933

*Il piazzese Giuseppe Paladino (1856-1922) è "figura tra le più interessanti nel panorama artistico siciliano di fine Ottocento e primo Novecento la cui fisionomia stilistica attende ancora di essere indagata dalla critica... fu allievo di Domenico Morelli all'Accademia di Belle Arti di Napoli, grazie a un sussidio del Comune elargito negli anni 1876-77, e che tornato a Piazza, tranne un soggiorno in Egitto e una breve tappa a Messina, vi resterà sino alla morte... Paladino si dedicò in prevalenza alla pittura di paesaggio ma soprattutto al genere del ritratto." (dal sito del Comune di Piazza Armerina, Pinacoteca Comunale, Sala III-Sala azzurra)

A proposito del ritrovamento di più di 300 disegni e 36 dipinti ad olio con paesaggi della città dei mosaici del primo novecento, tutti attribuiti al pittore piazzese Giuseppe Paladino, vi segnalo l'articolo di Roberto Palermo: http://www.gds.it/gds/edizioni-locali/enna/dettaglio/articolo/gdsid/261557/

Gaetano Masuzzo/cronarmerina



giovedì 19 giugno 2014

Le 100 Chiese di Piazza / 7


L'unica chiesa urbana sconsacrata

Sant'Antonio Abate nel largo Sant'Antonio nei pressi del Seminario Vescovile
(l'edificio è addossato alla chiesa di S. Vincenzo Ferreri)

Gaetano Masuzzo/cronarmerina

martedì 17 giugno 2014

Le 100 Chiese di Piazza / 6


L'unica chiesa urbana abbattuta, ricostruita in parte e chiusa al culto

Chiesa di Sant'Ippolito nel piano omonimo
 
Gaetano Masuzzo/cronarmerina



domenica 15 giugno 2014

Le 100 Chiese di Piazza / 5

La Madonna della Rocca o del Soccorso nell'edicola del gen.le Cascino*
Le 5 chiese urbane abbattute

1 - Sant'Agata nel piano poi chiamato "Balilla" oggi Villetta Scibona (al Monte)
2 - Santa Maria del Gorgo Nero nel piano Teatini
3 - Santa Maria della Rocca nel piano delle Botteghelle*
4 - Santa Maria dell'Udienza sotto l'odierna Villa Ciancio o Villetta Roma
5 - Santo Spirito ex Santa Lucia ex S. Calogero ex S. Maria degli Angeli presso l'ex Vecchio Castello poi ex Ospedale "Chiello"

*Per approfondire la Madonna della Rocca o del Soccorso nella foto vi consiglio di leggere i miei post "L'Edicola al Gen.le Cascino" e "La Madonna del Gen. Cascino" del 7 aprile 2013.

Chi vuole approfondire tutta la storia di Piazza può farlo leggendo il mio volume CRONOLOGIA civile ed ecclesiatica di Piazza e dintorni in vendita presso i F.lli Di Prossimo.

Gaetano Masuzzo/cronarmerina

venerdì 13 giugno 2014

Alla compagna tecnologica

La Kodak junior 620 prodotta in Germania dal 1933*

 

La me machinetta fotografica


O machinetta mia, nica e pulita,
senza li smòrfii di Kodak vantata,
ogni viduta, ch'è di tia pigghiata,
pari ca parla, e ca ci duni vita.

La campagna, talè, pari 'na zita
di zàgara e di sciuri 'ncurunata;
pari 'na schetta, bedda e 'nnamurata,
ca ni fa 'nsinga, e a nèsciri n'invita.

Iamuninni a diddì**. Ci su' jardina,
munti, vadduni, boschi, lavinari,
e frutta e sciuri, ed acqua ed ària fina.

E poi tu pitta, ca lu sai ben fari...
ma di Meli*** vurria l'arti divina
di Teòcritu e Dafni in tia truvari.

Girolamo Giusto, 1933

*Potrebbe essere la macchina fotografica a cui fa riferimento il poeta nel secondo verso quando dice che la sua non è come questa "vantata".
**Termine usato sino a qualche decennio fa per invogliare i bambini ad andare "a passeggio".
***Giovanni MELI poeta e drammaturgo nato a Palermo nel 1740 e morto nel 1815 a Palermo, dove riposa nella chiesa di S. Domenico, pantheon dei siciliani illustri (dove c'è anche la tomba del Gen.le Antonino Cascino).

Gaetano Masuzzo/cronarmerina  

giovedì 12 giugno 2014

Le 100 Chiese di Piazza / 4

Ex Chiesa di S. Tommaso poi S. Giovanni di Dio trasformata in Scuola Arti e Mestieri
Le ultime 14 su 28 chiese urbane sconsacrate trasformate in abitazione

15 - San Pancrazio o "U S'gn'ruzzu da Ciazza" all'angolo tra piazza Garibaldi e via Umberto I
16 - San Silvestro nei pressi del Duomo
17 - San Tommaso Apostolo poi San Giovanni di Dio presso ex Ospedale Chiello (nella foto)
18 - Santa Maria della Stella alla Facciagrande (Facciranna) in via Milazzo (al Monte)
19 - Santa Maria Maddalena in via Scalazza Salvatore (alla Castellina)
20 - Santa Maria "Recomandate Senes" dal sito ignoto
21 - Santa Rosalia in via Cavour
22 - Sant'Oliva dal sito ignoto
23 - Sant'Onofrio nel largo omonimo (dietro l'antica pescheria)
24 - SS. Crocifisso Vecchio nei pressi della chiesa di Santa Domenica (al Monte)
25 - SS. Filippo Apostolo e Giacomo trasformata in quella di Sant'Agostino
26 - SS. Giuda e Simone nei pressi della chiesa di S. Martino (al Monte)
27 - SS. Salvatore in via Scalazza Salvatore (alla Castellina)
28 - SS. Trinità presso Monastero delle Benedettine oggi Pinacoteca Comunale 

Seguiranno le chiese urbane abbattute, in rovina e le extraurbane

Chi vuole approfondire tutta la storia di Piazza può farlo leggendo il mio volume CRONOLOGIA civile ed ecclesiatica di Piazza e dintorni in vendita presso i F.lli Di Prossimo

Gaetano Masuzzo/cronarmerina

mercoledì 11 giugno 2014

Torneo di Tennis alla Bellia

Il tennista piazzese Giuseppe Corvaia

E' in corso in questi giorni, sino a domenica 22 giugno, il Torneo di Tennis Maschile di 3^ Categoria 2014, presso i Campi Comunali della "Bellia". Il torneo è organizzato dal Tennis Club P. Armerina e vede la partecipazione di oltre 50 atleti provenienti da tutte le provincie della Sicilia Centro-Orientale. Anche quest'anno il torneo vedrà la partecipazione di Mauro Vitale, tennista del Tennis Club Leonforte, vincitore dell'edizione dell'anno scorso. Questa è l'occasione per gli amanti di questo sport di vedere all'opera atleti sia di Categoria Non Classificati che di Categoria Classificati (4^ e 3^) di più alto livello sui nostri campi, recentemente restaurati e resi più accoglienti. Tra i 15 tennisti Piazzesi impegnati negl'incontri ci sarà Giuseppe CORVAIA (nella foto) anno 1991 e miglior classificato (Categoria 4.2) del nostro Tennis Club.   

Gaetano Masuzzo/cronarmerina

martedì 10 giugno 2014

Lu dialettu sicilianu / 2


 

Lu dialettu sicilianu


La me terra, è granni storia,
tuttu 'u munnu àvi rispettu,
quanti "gemmi", quanta gloria,
la so lingua: lu dialettu!

Lu dialettu d' 'a me terra,
vi lu giuru, è sapuritu,
iddu ammalia, a tutti afferra,
beddu, azzenti... anticchia arditu.

Lu dialettu sicilianu,
è 'na vera rarità,
è lu "DO" di 'na sopranu...
è 'na partitura in "LA!"

Duci, amabili, ruffianu, 
quannu 'u senti ti ristori,
ti cattigghia e a manu - a manu...
trasi dintra lu to cori.

Jò rispettu lu dialettu 
d'ogni terra: è tradizioni!
Ma lu nostru è cchiù d'effettu,
non su' frasi, su' "emozioni".

Patri "Danti", lu toscanu,
jò lu sacciu, 'un mori mai
ma lu nostru, 'u sicilianu,
ti lu giuru... è megghiu assai!

Giuseppe Vultaggiu
(Poeta, autore di testi teatrali, attore, regista, musicista nato nel 1964 a Trapani dove vive)

Gaetano Masuzzo/cronarmerina  

lunedì 9 giugno 2014

Corso di scacchi

Giunge a conclusione il primo corso di scacchi per principianti, con adesione gratuita, svoltosi nella locale Biblioteca Comunale "Alceste e Remigio Roccella", durante lo scorso inverno, su iniziativa del maestro Carmelo Crispi e con il patrocinio del Comune di Piazza Armerina. Le lezioni, avvenute con l'ausilio di una scacchiera murale, hanno avuto un grande successo, sia per l'alto numero degli iscritti (26) che per la passione e l'interesse di tutti gli aderenti, di ambo i sessi, tra cui il più giovane di 7 anni e il più anziano di 66 anni. Carmelo Crispi ricorda a tutti gli appassionati che la Biblioteca nel periodo estivo, con i consueti orari antimeridiani dalle 9 alle 13 e pomeridiani, il lunedì e il mercoledì, dalle 15 alle 16, è utilizzabile anche dagli scacchisti fruendo delle scacchiere personali. (tratto da Marta Furnari "La Sicilia", 28/5/2014) 
Gaetano Masuzzo/cronarmerina

domenica 8 giugno 2014

Le 100 Chiese di Piazza / 3

L'ex Chiesa di Sant'Antonio Poverello trasformata in abitazione

 

Le prime 14 su 28 chiese urbane sconsacrate trasformate in abitazione


  1 - La Pietà nel Palazzo Trigona di Mandrascate poi Brunaccini in via Umberto I n. 45
  2 - San Benardino in via Boscarini (via non più esistente al Monte)
  3 - San Brancato in piazza Teatini
  4 - San Giorgio nell'omonima via (alla Castellina)
  5 - San Girolamo o Geronimo in via Garibaldi n. 44
  6 - San Marco Evangelista in cima alla via Misericordia (al Monte)
  7 - Sant'Agostino ex SS. Filippo Apostolo e Giacomo in via Mazzini di fronte S. Giuseppe
  8 - Sant'Agrippina alla Facciagrande (Facciranna) in via Milazzo (al Monte)
  9 - Sant'Antonio Poverello nella via omonima (al Casalotto)
10 - Santa Croce nei pressi della chiesa di S. Barbara in via Roma
11 - Santa Caterina in via Cavour
12 - Santa Domenica nei pressi del largo S. Martino (al Monte)
13 - Santa Margherita nell'omonima via (al Monte)
14 - Santa Maria della Misericordia nell'omonima via (al Monte)

Nel prossimo post le altre 14 

Chi vuole approfondire tutta la storia di Piazza può farlo leggendo il mio volume  CRONOLOGIA civile ed ecclesiatica di Piazza e dintorni in vendita presso i F.lli Di Prossimo

Gaetano Masuzzo/conarmerina

sabato 7 giugno 2014

Lu dialettu sicilianu / 1

Frontespizio del Settimanale palermitano di poesia dialettale*
Un'ode del piazzese Girolamo Giusto alla lingua della Nazione Siciliana

 

Lu dialettu sicilianu


Caru dialettu miu sicilianu
di li figghi di Roma lu chiù finu,
chi quannu c'era ancora lu Latinu,
'n Sicilia si parlava 'Talianu;

mi pari ciaramedda, e marranzanu,
quannu sentu cantari a un cuntadinu,
ma 'mbucca a Di Simuni si' viulinu,
arpa sunata cu valenti manu.

Lingua di genti, ca nun c'è l'aguali
pi purizza, buntàti e sintimentu,
e 'ntutti l'arti mastra giniali;

comu d'ogni tirannu ha triunfatu
cu' ti parla, accussì da lu ducentu
bedda nascisti, e sempri 'n tronu ha' statu.

Girolamo Giusto, 1933

*Era un giornale d'informazione poetico-culturale-dialettale fondato e diretto a Palermo nel 1926 da Giuseppe DENARO. Ne posseggo una copia perché me l'ha lasciato mio nonno Tatano MARINO ALBANESE sul quale aveva scritto qualche sua poesia.
Gaetano Masuzzo/cronarmerina 

giovedì 5 giugno 2014

Le 100 Chiese di Piazza / 2

Chiesa di S. Francesco d'Assisi
Le 9 chiese urbane oggi chiuse al culto

Sant'Anna
S. Francesco d'Assisi 
S. Giacomo presso Commenda
S. Maria d'Itria
S. Lorenzo Martire presso Teatini
S. Pietro Martire presso Seminario
S. Veneranda
S. Vincenzo Ferreri
SS. Anime Sante del Purgatorio

Chi vuole approfondire tutta la storia di Piazza può farlo leggendo il mio volume CRONOLOGIA civile ed ecclesiatica di Piazza e dintorni in vendita presso i F.lli Di Prossimo.

Gaetano Masuzzo/cronarmerina


mercoledì 4 giugno 2014

Unici

Nino Manfredi (1921-2004)

Massimo Troisi (1953-1994)

... e geniali

I miei due attori comici preferiti, oltre a essere stati UNICI nella loro carriera artistica, sono stati UNICI anche nel giorno della loro morte. Infatti, Nino Manfredi è morto il 4 giugno di 10 anni fa e Massimo Troisi lo stesso giorno, ma di 20 anni fa. Ogni volta che rivedo i loro film, sketch, interviste, canzoni, barzellette, mi sganascio dalle risate e alla fine rimango malinconico per la loro dipartita. In specialmodo per quella prematura di Massimo, che se fosse vissuto ancora chissà quante risate ci avrebbe regalato. Per finire questo mio breve ricordo di questi due grandi artisti, voglio ricordare soltanto due delle loro tante opere memorabili che non mi stanco di vedere e rivedere: Cafè Express (Nino Manfredi, 1980) e Non ci resta che piangere (Massimo Troisi, 1984).
Ciao Nino, ciao Massimo 

Gaetano Masuzzo/cronarmerina         

lunedì 2 giugno 2014

Le 100 Chiese di Piazza / 1

S. Martino, la prima chiesa madre di Piazza Armerina
Le 24 chiese urbane oggi aperte al culto

S. Martino (quartiere Monte)
S. Maria delle Vittorie
Cappella del Vescovado nel Convento dei Domenicani
Madonna dell'Indirizzo
Madonna dell'Annunciazione o Carmine
Sacro Cuore di Gesù (via Carducci/via Petrarca)
Sant'Andrea
Sant'Antonio di Padova (piazza ex Stazione Ferroviaria)
Sant'Ignazio (via Vitt. Emanuele)
S. Barbara (via Roma)
S. Filippo d'Agira (quartiere Casalotto)
S. Giovanni Battista presso Commenda 
S. Giovanni Evangelista
S. Giuseppe
S. Lucia (quartiere Canali)
S. Maria della Neve (accanto Castello Aragonese al Monte)
S. Maria delle Grazie (accanto Piano Sant'Ippolito)
S. Maria di Piazza Vecchia
S. Nicola e Maria SS. della Catena (quartiere Monte)
S. Pietro
S. Rocco e S. Maria di Fundrò (in piazza Garibaldi)
S. Stefano
SS. Angeli Custodi (quartiere Monte)
SS. Crocifisso (quartiere Monte)

Seguiranno gli elenchi delle altre 66 chiese

Chi vuole approfondire tutta la storia di Piazza può farlo leggendo il mio volume CRONOLOGIA civile ed ecclesiastica di Piazza e dintorni in vendita presso i F.lli Di Prossimo
Gaetano Masuzzo/cronarmerina




domenica 1 giugno 2014

Li me strumenti



Li me strumenti

Dintra la casa mia c'è un magazzinu
di pòviri strumenti rusticani:
tammuri, friscaletti, marranzani,
'na ciaramedda e 'n organettu finu.

Ma quannu lu me cori è murtascinu,
mùscia la menti e aggrancati li mani,
pàssanu jorna e pàssanu simani,
e ni la casa mia nun c'è fistinu.

Si nun sugnu però siddiatuzzu,
e annarba ni lu cori l'alligrizza,
si sdrivìgghia la Musa, e sàuta 'mpizzu.

Pigghia 'na ciaramedda e si ci appizza,
o 'n àutru struminteddu accurdatizzu,
e canta, comu pò, la me prijzza.

G. Giusto, 1933
(Scagghi e Risugghi, sonetti siciliani, Ed. Sic. Gym., Milano, 1933)