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Famiglia proveniente dal napoletano, si stabilisce a Pulice, e il primo nominativo della famiglia Spinelli o (de) Spinello lo troviamo intorno al 1503 con Matteo I de Spinello, locotenente de capitaneo del S. Uffizio, che acquista il feudo Montagna (in territorio di Caltagirone) per 1.000 onze e cinque anni più tardi lo passa al nipote Giovanni Andrea Calascibetta-Landolina. 1516 Panfilia Spinelli, vedova senza figli di Giov. Andrea Calascibetta-Landolina, baronessa dei feudi Scalisa e Malocristianello, dona questi feudi e 60.000 scudi alla Chiesa Madre della nostra Città per restaurarla e ingrandirla e subito dopo si fa monaca nel monastero benedettino di S. Giovanni Evangelista. 1555 Matteo II Spinello o Spinelli è barone di Friddini (o Friddani) e Giurato della nostra Città e, nel 1556, è barone del feudo Scala (in territorio di Caltagirone). Nel 1587 Giuseppe I è barone di Friddini. 1594 Alberto è Giurato e nel 1582 Ferdinando acquista parte della contea di Modica dal conte Enriquez. Inoltre Ferdinando nel 1598 è barone del feudo di Pirrera (feudo presso Gela) e Marco Spinelli è barone di Scala e Giurato. 1612 Francesco barone del feudo Scala è Giurato e qualche anno dopo diventa monaco Teatino. 1613 Matteo III è Giurato. 1621 Giacinto è barone di Scala e Pietro barone di Friddini. 1634 Giuseppe Spinelli è Padre Gesuita. 1656 Margherita Spinelli, suora nel monastero di S. Giovanni Evangelista, muore in odor di santità. 1666 Rosalia Spinelli, sposata con Pietro Calascibetta, è baronessa di Friddini, pochi anni dopo il marito deve vendere il feudo a Luigi Bonaccolti. Sempre nel 1666 Antonio Spinelli è barone del feudo di Scala e si trasferisce a Caltagirone, dove nel 1674 ricopre la carica di sergente maggiore del Tercio (fanteria dell'esercito spagnolo). 1680 Giuseppe II Spinelli è Giurato, stessa carica la ricopre nel 1684 Vincenzo Spinelli. La famiglia Spinelli, oltre ad avere il palazzo nel Piano Patrisanto (oggi Piazza Martiri d'Ungheria n. 24/25) diventa proprietaria del Castello Aragonese succedendo alla famiglia de Cardines di Laino. Gaetano Masuzzo/www.cronarmerina.blogspot.it
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