S. Biagio nella Chiesa di S. Stefano |
Oggi si festeggia San Biagio, Vescovo del III secolo, di cui a Piazza c'è l'unica statua nella chiesa di S. Stefano, sopra il I altare entrando sulla dx, e non a caso. Infatti, tra la fine del '500 e l'inizio del '600 a Piazza si manifesta il culto verso Santo Stefano nell'adiacente Porta di San Giovanni Battista. All'inizio si tratta solamente di un oratorio, poco fuori le mura, con un solo altare dedicato al Santo, per pregare affinché fossero tenute lontane dalla città, le epidemie introducibili dagli stranieri e dagli abitanti dei paesi viciniori, attraverso la porta sucitata. Si racconta che per il miracoloso intervento di S. Biagio, e qui arriviamo al perché della presenza della statua nella chiesa di S. Stefano, non era entrata in Città una grave malattia dell'apparato respiratorio e, in ringraziamento di tale evento, fu attribuito un particolare culto a questo Santo presso questa chiesa. Nella seconda metà del '600 la chiesa viene ingrandita e abbellita e forse fu in questo periodo che vi si colloca l'altare maggiore in marmo che era stato smontato dalla chiesa di S. Anna. (Notizie tratte dal volumetto di Mons. Carmelo Messina, Parrocchia S. Stefano, 2004).
Colgo l'occasione per fare gli auguri di buon onomastico a tutti i Biagio, Biagino, Gino, Bràsi e Bràsg, e quindi a mio padre Gino.
(Nella foto: nella mano dx il Santo tiene un pettine - sembra una molla - per cardare la lana con il quale fu straziato, prima di essere decapitato)
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