Lavori alla Villa Romana anni '50 |
Nel
1169, quindi dopo sei anni dalla riedificazione di Placia sul nuovo sito del monte Mira, un violento terremoto
colpisce Catania e Messina e numerose zone interne della Sicilia. E’ proprio in
questo periodo che si riscontra il fenomeno di abbandono del vasto centro
abitato medievale della Villa del Casale, in quel periodo presidio affidato ai Saraceni fedeli a Guglielmo il Malo (per questo chiamato anche "Casale saraceno"). Il degrado è dovuto innanzitutto dalla depressione
demografica e poi dallo spopolamento delle campagne, a cui si aggiungono cause
naturali come forti alluvioni e il terremoto del 4 febbraio di quell’anno. Inoltre,
qualche decennio dopo, nel 1194, dopo le conquiste di Randazzo, Paternò, Palermo,
Caltagirone, Aidone e di altre numerose città, il borgo del Casale subirà la distruzione quasi
definitiva da parte di Bonifazius, marchese del Monferrato, alla guida delle
truppe di Enrico VI di Svevia.
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