Sepolcro barone Marco Trigona, XVII sec., Cattedrale, Piazza Armerina
Sepulcher baron Marco Trigona, 17th century, Cathedral, Piazza Armerina

domenica 3 febbraio 2013

1781 - Turisti di due secoli fa

Dieudonné de Dolomieu, 1750-1801

Vi riporto l’intera impressione che nel 1781 il geologo francese Dieudonné (o Dèodat) de Dolomieu (1750-1801) in visita in Sicilia, ebbe della nostra Città: “A Piazza… su una piccola piazza all’interno della città c’era una cavità da cui usciva un vapore bituminoso e sulfureo… alla ricostruzione di Piazza e vi si ricostruì sopra un basamento in muratura che porta una croce… Accanto al convento di S. Maria di Gesù c’è una cavità perpendicolare dalla quale uscivano, fino a poco tempo fa, vapori solforosi. Ci sono molti altri luoghi del territorio dove i vapori si sono aperti una uscita, e molte sorgive d’acqua, anche fredde, hanno un movimento violento d’ebollizione… C’è a Piazza, sopra la città un olivo notevole… così è stato constatato che quell’albero ha più di cinquecento anni… Vi ho trovato la massima abbondanza di frutti d’ogni specie”. Probabilmente si tratta della piazza antistante la chiesa di S. Lorenzo detta anche dei Teatini. Infatti, nel grande dipinto restaurato, raffigurante il teatino S. Andrea Avellino e Maria SS. Delle Vittorie, nella mappa della città di allora si distingue una croce in pietra in mezzo allo spiazzo antistante la chiesa, attorniata da una processione ecclesiastica.  

Gaetano Masuzzo/cronarmerina

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