Dieudonné de Dolomieu, 1750-1801 |
Vi riporto l’intera
impressione che nel 1781 il geologo francese Dieudonné (o Dèodat) de
Dolomieu (1750-1801) in visita in Sicilia, ebbe della nostra Città: “A Piazza… su una piccola piazza all’interno
della città c’era una cavità da cui usciva un vapore bituminoso e sulfureo… alla
ricostruzione di Piazza e vi si ricostruì
sopra un basamento in muratura che porta una croce… Accanto al convento di S. Maria di Gesù c’è una cavità
perpendicolare dalla quale uscivano, fino a poco tempo fa, vapori solforosi. Ci
sono molti altri luoghi del
territorio dove i vapori si sono aperti una uscita, e molte sorgive d’acqua,
anche fredde, hanno un movimento
violento d’ebollizione… C’è a Piazza, sopra la città un olivo notevole… così è
stato constatato che quell’albero ha
più di cinquecento anni… Vi ho trovato la massima abbondanza di frutti d’ogni
specie”. Probabilmente si tratta della piazza antistante la chiesa di S. Lorenzo
detta anche dei Teatini. Infatti, nel grande dipinto restaurato, raffigurante
il teatino S. Andrea Avellino e Maria SS. Delle Vittorie, nella mappa della
città di allora si distingue una croce in pietra in mezzo allo spiazzo
antistante la chiesa, attorniata da una processione ecclesiastica.
Gaetano Masuzzo/cronarmerina
Gaetano Masuzzo/cronarmerina
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