La foto dell'intestazione in alto è quella del vecchio portone che troviamo in una strada del nobile quartiere Monte. E' il portone d'ingresso di quello che doveva essere l'ultima sede dell'orfanotrofio detto Ritiro delle Vergini Povere, fondato da Pietro Giovanni Sambuchelli nel 1313. L'orfanotrofio prima di questa sede, era stato sistemato in una casa contigua alla Cappella di S. Maria degli Angeli nei pressi del Vecchio Castello (poi Convento di S. Francesco e quindi Ospedale Chiello). Nel 1568 un altro nobile piazzese, Antonello Pizzimenti, dota l'orfanotrofio di un ricco patrimonio, ma nel giro di un paio di decenni viene dilapidato al punto che deve intervenire il suocero del barone Marco Trigona, il medico-matematico Giovanni Francesco de Assaro, per risolvere la grave crisi finanziaria del 1590. Purtroppo la morte del de Assaro convince la figlia Laura a passare l'incarico al marito Marco, che attua quanto predisposto dal suocero. L'orfanotrofio, dopo 140 anni, dalla sede di via Orfanotrofio si trasferisce nei pressi della Commenda di S. Giovanni Battista prendendo il nome di Ritiro S. Giovanni Battista di Rodi e Ritiro di Donato, dal nome di un altro benefattore. Pertanto, quando la prossima volta passate accanto a questo vecchio portone, soffermatevi un attimo per notare quanti chiodi e quanti rattoppi ha subito e la dimensione della porticina, per poi, conoscendone ormai la storia, fare un pensierino su quanti guai ha visto passare! Gaetano Masuzzo/cronarmerina
sarebbe bello raccontare Piazza Armerina che ruolo aveva all'epoca del regno delle due sicilie,non dimentichiamoci che eravamo sede del senato,una città importante con il soppranome di città opulentissima,poi un'altra cosa sul quale mi piacerebbe indagare è sul fatto che a piazza c'era anche la sede dell'ìnquisizione....................
RispondiEliminaNiente male come richieste! Ne parlerò con la Redazione al primo "editorial meeting" (ora con tutte queste visite è meglio aggiornarsi) cioè Gaetano deve parlare con Gaetano, e vediamo cosa ne dice. Gaet.
RispondiEliminaEh,già! Ogni scorcio di antico dovrebbe farci riflettere sulle sofferenze del vissuto storico oltre che ammirarne le bellezze artistiche.
RispondiEliminaCon questi aggiornamenti,Gaetano ci fai memoria degli avvenimenti remoti spesso dimenticati.
Complimenti, continua così. Le tue ricerche servono a rinfrescare la mente di chi lo desidera.
Eduardo