Sepolcro barone Marco Trigona, XVII sec., Cattedrale, Piazza Armerina
Sepulcher baron Marco Trigona, 17th century, Cathedral, Piazza Armerina

domenica 12 maggio 2013

Famiglia Jaci

D'azzurro al leone d'oro tenente con la branca anteriore una palma di verde e con la sinistra una spada volta in giù e inflitta in uno scudo, il tutto in oro.
La famiglia Jaci (alias Iaci) è originaria di Valenza (non viene precisato se trattasi della città spagnola o del comune in provincia di Alessandria, una volta facente parte della marca del Monferrato), portata in Sicilia da Arnaldo regio segretario nel 1339. 1409 Francesco è mastro notaro della Gran Corte e ottiene la terra di Jaci (non specificato il sito). La famiglia de Jaci (o de Jacio, di Jace) è presente già nel 1510 a Pietraperzia e nel 1514 a Convicino (poi Barrafranca). 1455 Giovanni de Jachi è priore carmelitano a Mazzara. 1520 la famiglia Jaci è presente ad Aidone ed è iscritta alla Mastra Nobile a Pulice (come veniva chiamata allora la nostra Città). 1538 Giovanni Filippo Jaci concede una piccola casa colonica e un piccolo appezzamento di terra in cotrada Rambaldo a dei frati Francescani Cappuccini. 1596 Girolamo di Jaci senior compra i feudi Baccarato e Fargiuni. 1610 Giovanni Francesco ottiene il titolo di barone di Feudonuovo (c/o Aidone). 1630 ca. Domitilla Sanfilippo è vedova di Giacinto Jaci e la figlia, Pelagia, sposa nel 1633 Diego Platamone barone di Pòjura. 1638 Girolamo di Jace junior è proconservatore di Mazzara, giurato e capitano di giustizia della nostra Città nel 1629 e nel 1641 è barone del Casalotto che vende nel 1681. Nel XVII secolo la famiglia Jaci è la più cospicua di Aidone. 1702 Agostino Iaci senior è barone e giurato. 1736 Bartolomeo Iaci è padre gesuita docente nel Collegio della Città. 1743/44 Paolo Jaci barone di Feudonuovo è giurato. 1752 Agostino Iaci junior barone di Feudonuovo e Magnini è giurato della Città nel 1760 è capitano di giustizia, nel 1771 è anche barone di Vallegrande, nel 1791/92 è senatore e nel 1799 è patrizio. 1802/1803 Benedetto Jaci barone di Feudonuovo e Magnini è senatore, nel 1812 fa parte della corrente che accetterebbe la concessione da parte del Re della Costituzione del 1812. 1804/1805 Giuseppe Iaci-Tedeschi barone di Feudonuovo è tra i senatori che accolgono a Piazza il re Ferdinando II e nel 1816 è tra i consulenti (consiglieri comunali), nel 1819 è secondo eletto quindi coadiutore del Sindaco e nel 1837/39 è decurione (consigliere comunale). 1827 Agostino Iaci-Genova barone di Feudonuovo è secondo eletto nell'amministrazione comunale e nel 1837 è decurione (consigliere comunale) e nel 1839 è decurione 2° eletto. Nei primi anni del Novecento il titolo di barone di Feudonuovo è di Benedetto Iaci il quale, sposato con Margherita principessa di Rosso di San Secondo-Palermo, non ha eredi e pertanto alla sua morte il titolo passa nel 1927 al fratello Giuseppe. Da questi il titolo passa al primo dei suoi 3 figli, Agostino, Donato e Benedetto. Agostino, avendo avuto due figlie, alla sua morte passa il titolo a suo fratello Donato che, a sua volta, lo trasmette al primo dei suoi 4 figli maschi, Giuseppe, Ermanno, Giovanni ed Enrico. Alla morte di Giuseppe, che ha avuto solo 2 figlie, il titolo è passato al primogenito di Ermanno, Stefano, attuale barone. A Piazza esiste una via dedicata a questa famiglia, via Iaci che da piano Demani va a Scalazza S. Veneranda e, inoltre, â calàta û Cullègg (di fronte la farmacia Gurreri) c'è il Palazzo della famiglia Jaci. E' quello costruito dal duca Desiderio Sanfilippo poi passato alla famiglia Genova di Cutomino e nel 1705 alla famiglia Jaci. Infatti, sul mascherone dell'arco del portone si può ammirare il loro bellissimo stemma. Gaetano Masuzzo/www.cronarmerina.blogspot.it

16 commenti:

  1. la restnate dinastia è suddivisa tra Catania e il Piemonte.

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  2. Anche Puglia, Lazio ed Emilia Romagna direi

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  3. Mi chiamo Iaci Giovanni e abito a Taranto, sono diretto discendente di Iaci Giuseppe barone di Feudonuovo,elencato nella cronologia come ultimo succeduto nel 1927.
    Alla sua morte il suo primogenito Agostino ha ereditato il titolo, avendo avuto due figlie, la successione è passata al fratello Donato, che ha quattro figli maschi.
    Essendo io uno dei figli di Donato,sono a conoscenza dello sviluppo dell'albero genealogico.
    L'attuale barone è Iaci Stefano

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    1. Giovanni, grazie prima di tutto per aver visitato il mio blog e poi per avermi mandato la continuazione del tuo albero genealogico. Queste nuove notizie saranno al più presto immesse sul post della tua nobile e antica famiglia. Se ne possiedi delle altre con anche con aneddoti piazzesi, non aver alcuna esitazione, saranno i benvenuti. Se avrai l'opportunità di venire a Piazza fatti vivo. Ciao e grazie di nuovo.

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    2. Gentile Signor Iaci, risulta nel suo albero genealogico una parentela con la famiglia Emanuele nella seconda metà del '600 ? Ha un antenata vissuta fra il 1687 ed il 1717 di nome Remigia?

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  4. Sono Giovanni Iaci,
    ho letto l'aggiornamento sull'albero genealogico della famiglia Iaci, nel mio commento non ho specificato i vari passaggi, riepilogando :
    Giuseppe( barone dal 1927 ) ha avuto in ordine di nascita : Agostino, Donato e Benedetto ( ancora in vita e con ricordi di vita a Piazza Armerina). Agostino ha avuto due figlie, alla sua morte è passato al ramo di Donato che ha avuto quattro figli maschi, in ordine : Giuseppe, Ermanno, Giovanni, Enrico. Giuseppe suo primogenito che ereditava il titolo è deceduto e avendo avuto due figlie il titolo è passato al figlio primogenito di Ermanno ( Stefano attuale barone ). spero di essere stato chiaro nella spiegazione.
    Appena possibile farò visita allo zio Benedetto ( 91 anni portati bene e con mente lucida ) che ha molti ricordi della sua infanzia a Piazza Armerina, vissuti tra palazzo Iaci e palazzo Trigona dove suo zio Benedetto Iaci ,sposato con Margherita ( principessa di Rosso di San Secondo- Palermo, e dalla quale non ha avuto eredi ) aveva un'ala del palazzo a sua disposizione, questo Benedetto Iaci , sposato con la principessa è stato barone , ma non avendo figli alla sua morte il titolo è passato nel 1927 a suo fratello Giuseppe.
    Ti ringrazio per la tua attenzione alla mia famiglia, e speriamo un giorno di incontrarci a Piazza Armerina.

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    1. Adesso e molto più chiaro. Lo aggiornerò al più presto. Grazie per le precisazioni: so bene che non è facile riepilogare in poche parole storie di decenni o, addirittura, secoli.

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  5. Anche nel Ragusano, a( Pozzallo) precisamene ; vi e ormai una grande famiglia di cognome Iaci" discendente da due fratelli ormai defunti, dal nome di Francesco e Giovanni ed unico nella zona!

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  6. Interessante, conoscete I nomi della prima moglie di Agostino Jaci? La seconda sicuramente e' Rosalia Velardita del Barone Antonino e di Marianna Boscarini, di cui sto cercando il completamento della linea... Saluti Mario

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  7. L'ho trovato, grazie, sono sempre alla ricerca invece dei genitori del barone Antonino Velardita e di Nicolò Velardita sposato con Albina Boscarini, sembrerebbero fratelli e figli di un Mario nato nel 1730, ma non ho ancora trovato le pezze giustificative, grazie Mario

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  8. Buonasera,gli antenati di mio nonno Iaci provenivano da Aidone,purtroppo non riesco a risalire a loro non potendo recarmi sul luogo,ma sarebbe interessante sapere come e da chi si sono sviluppati questi rami minori,Grazie.

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  9. Mi spiace, ma non posso aiutarti, tutto quello che ho recuperato è sul mio post.

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  10. Rispondendo al Sig.Giovanni Iaci faccio presente che la casa a palazzo Trigona era della Signorina Giovanna Iaci, una ex suora spogliata, che era una delle sette sorelle Iaci. Alla sua morte l'immobile è "passato" ai figli del fratello Ettore e cioè Maria Iaci coniugata Sutera e Giuseppe Iaci che la vendettero nell'anno 2000 per venti milioni lire. Ad oggi resta in vita solamente Giuseppe Iaci classe 1926 e che abita a Catania.

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    1. In realtà come discendenti ci siamo anche noi, un ramo della famiglia IACI. Il bisnonno Agostino IACI sposó una Dolza di Piazza Armerina. I figli 2 maschi, Gaetano e Giuseppe e 2 femmine Maria e Enza.

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