Il Piave mormorava calmo e placido al passaggio
dei primi fanti il ventiquattro maggio;
l'esercito marciava per raggiunger la frontiera
per far contro il nemico una barriera!
Muti passaron quella notte i fanti,
tacere bisognava e andare avanti.
S'udiva intanto dalle amate sponde
sommesso e lieve il tripudiar de l'onde.
Era un presagio dolce e lusinghiero
il Piave mormorò: "Non passa lo straniero!"
In ricordo dei tanti che partirono verso la morte senza sapere il perché !
24 maggio 1915 altra storiella di un militare piazzese.Tra i pochi che fecero ritorno vivi dalla guerra 1915-18,c'era mio papà Mercato Calogero nato come 25 maggio del 1889.Non torna col fucile come tuo nonno,ma con una gamba mutilata (credo)da una granata del nemico.Non racconto la scena del trascinamento di questa gamba spezzata fino a portarsi al riparo.Premio una medaglia o croce di guerra,niente onorificenze è morto nell'agosto del 1957.Mentre tra i 270 soldati morti ricordo un fratello di mia mamma Sarra Giovanni dato disperso,ma presente tra i caduti(vedi monumento al Milite Ignoto di Piazza. Gaetano ti ringrazio di questa memoria ciao silvio
RispondiEliminaMolto interessante il ricordo del sig. Mercato. Mi piacerebbe che altri, avendo notizie dei loro famigliari reduci della prima guerra, partecipassero a questo Blog raccontando le loro storie.
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