Oggi ho visitato l'interessante mostra fotografica di Stefano Li Moli ospitata in un locale di via Cavour 61. Devo ammettere che ho provato un po' di emozione entrare in quello che dall'inizio degli anni '40 sino alla fine degli anni '50 fu il primo laboratorio di falegnameria di mio padre Gino, in via Cavour 61 appunto. Laboratorio che mi vide per qualche anno aggirarmi ntô ménz i sfanfùgghiuli e a s'rraùra mentre cercavo di costruirmi qualche piccolo giocattolo di legno. Di solito erano una pistola o un fucile di compensato, se poi volevo strafare tentavo di imitare i più grandi nella costruzione di un carrözz (elementare mezzo di locomozione a tre ruote in voga tra i ragazzi di allora) ma erano sempre i cuscinetti per le ruote a mancare. Se per fortuna li trovavo era divertimento e gomiti e anche ginocchia scurcià assicurati, scendendo per la lunga e ripida discesa da via Cavour e d Santa R'sulia! Gaetano Masuzzo/www.cronarmerina
in via Cavour ci sono tutti i momenti lieti e tristi della mia vita; faccio fatica a passarci e quando non posso evitarlo provo tanta nostalgia; io andavo a chiedere gli scarti del legno al falegname Rinaldi ( salita Grisafi ) e poi ero molto abile a realizzare sedioline, tavoli e camerette per le bambole.
in via Cavour ci sono tutti i momenti lieti e tristi della mia vita;
RispondiEliminafaccio fatica a passarci e quando non posso evitarlo provo tanta nostalgia;
io andavo a chiedere gli scarti del legno al falegname Rinaldi ( salita Grisafi ) e poi ero molto abile a realizzare sedioline, tavoli e camerette per le bambole.