Un attento visitatore mi ha fatto notare che la vecchia foto del precedente post mostra la torre a sx, invece la torre, in realtà, è a dx. E bravo occhio di lince, te ne metto una dal verso giusto. Attento però alla prossima foto di "Aguzzate la vista 13".
Pur abitando in via Mazzini e quindi facente parte del quartiere Castellina, il "Pertuso" per me è stato sempre molto misterioso. In vita mia l'avrò attraversato forse due volte. Scendere dal centro ed andare oltre, per me voleva dire entrare in un altro mondo. Da piccolo quelli della Castellina mi sembravano degli esseri strani:le donne stavano sedute davanti alla porta dei lor "cattoi" con attorno un nugolo di bambini; d'estate, davanti alle case vi erano dei ripiani con i pomodori da essicare ed una volta ho visto anche una signora che preparava "l'astratto" rimescolando la salsa dentro un enorme pentolone di rame. Quasi tutti avevano l'asino in casa che serviva come mezzo di locomozione per andare in campagna. L'asino di allora era il SUV di adesso: quattro ruote motrici e capace di trasportare uomini e cose.
Non dimenticare che oltre quella la porta si andava nella "riana", termine che per noi che abitavamo un po' più in alto, sotto la "costa" di S. Francesco, voleva dire luogo misterioso, pericoloso, pieno di brutte sorprese, specie se frequentato, allora, dalla "Banda Ioè"(sembra un nome del Far West), e non era una banda musicale! G.M.
Qualcuno per caso mi sa dare notizie di un boschetto che doveva esservi circa 50 anni fa alla Castellina, dalle parti del Pirtuso?Se fosse possibile vedere una foto ve ne sarei molto grata.
Pur abitando in via Mazzini e quindi facente parte del quartiere Castellina, il "Pertuso" per me è stato sempre molto misterioso. In vita mia l'avrò attraversato forse due volte. Scendere dal centro ed andare oltre, per me voleva dire entrare in un altro mondo. Da piccolo quelli della Castellina mi sembravano degli esseri strani:le donne stavano sedute davanti alla porta dei lor "cattoi" con attorno un nugolo di bambini; d'estate, davanti alle case vi erano dei ripiani con i pomodori da essicare ed una volta ho visto anche una signora che preparava "l'astratto" rimescolando la salsa dentro un enorme pentolone di rame. Quasi tutti avevano l'asino in casa che serviva come mezzo di locomozione per andare in campagna. L'asino di allora era il SUV di adesso: quattro ruote motrici e capace di trasportare uomini e cose.
RispondiEliminaNon dimenticare che oltre quella la porta si andava nella "riana", termine che per noi che abitavamo un po' più in alto, sotto la "costa" di S. Francesco, voleva dire luogo misterioso, pericoloso, pieno di brutte sorprese, specie se frequentato, allora, dalla "Banda Ioè"(sembra un nome del Far West), e non era una banda musicale!
RispondiEliminaG.M.
Qualcuno per caso mi sa dare notizie di un boschetto che doveva esservi circa 50 anni fa alla Castellina, dalle parti del Pirtuso?Se fosse possibile vedere una foto ve ne sarei molto grata.
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