Ora, come si fa a non prenderne uno e tenerselo stretto sino a quasi fargli male? Il fatto è che, poi, lo devi fare uscire due o tre volte al giorno (anche se c'è la neve), lo devi vaccinare e curare quando ha bisogno, lo devi far mangiare ogni giorno, quasi, e bene se no gli viene la diarrea che ti profuma tutto intorno, lo devi abituare alle persone se no rischi di trovargli in bocca una mano di qualche vicino. Come tutte le cose sono il 50% di piacere e il 50% di guai! A voi scegliere il 50% giusto per la vostyra taglia! Un ex cinofilo, che per i suoi cani avrebbe fatto salti mortali, all'indietro e carpiati. Questo commento lo dedico, tra le lacrime, al mio diciannovenne Dik che non c'è più!
Egregio Anonimo, capisco il dolore provato alla scomparsa del suo Dik. Il nome mi fa capire che Lei lo amasse veramente, mettendogli un nome da...cane. Non come certi suoi colleghi animalisti che mettono ai cani nomi da cristiani ed ai figli i nomi dei cani. Le cito, per esempio, i nomi che alcune persone mie amiche hanno dati ai loro CANI: Chiara, Genni, Rachele, Gino, Matteo. Ecco, invece, i nomi dati ai loro figli: Didi, Dodi, Fufi, Pici, Puci. Questa umanizzazione degli animali fa proprio inorridire. Abito, per fortuna, in una città dove non esiste il randagismo; ciò vuol dire che ogni cane è sempre accompagnato dal proprio padrone. Ecco cosa c'era scritto ieri in un cartello sulla pubblica via: "Egregi signori, se vedete una cacca di cane davanti alla mia porta, vuol dire che è passato un cane con un padrone di merda". Mi scuso, ma il cartello è stato pubblicato anche sul giornale locale.
Potevano dargli una ripulita prima. Sono tutti macchiati!
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RispondiEliminaFabrizio, il secondo commento è stato eliminato perché era la copia del primo. Ciao, e al prossimo
RispondiEliminaI detersivi costano!
RispondiEliminaOra, come si fa a non prenderne uno e tenerselo stretto sino a quasi fargli male? Il fatto è che, poi, lo devi fare uscire due o tre volte al giorno (anche se c'è la neve), lo devi vaccinare e curare quando ha bisogno, lo devi far mangiare ogni giorno, quasi, e bene se no gli viene la diarrea che ti profuma tutto intorno, lo devi abituare alle persone se no rischi di trovargli in bocca una mano di qualche vicino. Come tutte le cose sono il 50% di piacere e il 50% di guai! A voi scegliere il 50% giusto per la vostyra taglia!
RispondiEliminaUn ex cinofilo, che per i suoi cani avrebbe fatto salti mortali, all'indietro e carpiati. Questo commento lo dedico, tra le lacrime, al mio diciannovenne Dik che non c'è più!
Egregio Anonimo, capisco il dolore provato alla scomparsa del suo Dik. Il nome mi fa capire che Lei lo amasse veramente, mettendogli un nome da...cane. Non come certi suoi colleghi animalisti che mettono ai cani nomi da cristiani ed ai figli i nomi dei cani. Le cito, per esempio, i nomi che alcune persone mie amiche hanno dati ai loro CANI: Chiara, Genni, Rachele, Gino, Matteo. Ecco, invece, i nomi dati ai loro figli: Didi, Dodi, Fufi, Pici, Puci. Questa umanizzazione degli animali fa proprio inorridire. Abito, per fortuna, in una città dove non esiste il randagismo; ciò vuol dire che ogni cane è sempre accompagnato dal proprio padrone. Ecco cosa c'era scritto ieri in un cartello sulla pubblica via: "Egregi signori, se vedete una cacca di cane davanti alla mia porta, vuol dire che è passato un cane con un padrone di merda". Mi scuso, ma il cartello è stato pubblicato anche sul giornale locale.
EliminaMa a proposito della rubrica "Aguzzate la vista", siete riusciti a contarli tutti i cuccioli con tutti quei puntini, oltre alla madre, quanti sono?
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