Mosaici, Villa Romana in c/da Casale, IV sec. d.C.
Gli Arabi conquistano la Sicilia, 827 d.C.
Le 3 Tesi delle origini della nostra Città
Per quanto
riguarda le origini e il nome della Città di Piazza, io nella prima parte del
mio libro riporto la tesi del Villari (1921-2006) la più suggestiva, mentre
nella seconda parte del libro, quella dedicata alle note, riporto sia quella
sostenuta da 7 storici (i piazzesi Francesco Negro, Antonio Verso (o il Verso)
e Francesco Cagno del 1500, Giovanni Paolo Chiarandà e Marco Alegambe (o Li
Gambi) del 1600, dal catanese Vito Amico del 1700, e dal netino Rocco Pirro (o
Pirri) del 1500-1600) e sia quella di Ignazio Nigrelli (1926-2000)
La tesi del Villari (1921-2006)
Secondo
Litterio Villari le nostre origini hanno inizio nel V sec. a.C. da un piccolo
centro abitato di Siculi, nei pressi dell’attuale Monte Navone, chiamato Ibla
Erea o Ibla Geleate o Ibla Gereate o Ibla Geleatide o Ibla Minore che, in
seguito alla distruzione subita dai Romani intorno al 100 a.C., si trasferì
nella zona pianeggiante dell’attuale c/da Casale. Nel nuovo sito Ibla Erea o
Minima o Minore nel IV-V sec. d. C., venne chiamata in greco Ibla Elattòn,
scritta e pronunziata Ibla Elatson o Iblatson, trasformata intorno al 900 d.C.
dagli Arabi in ‘Iblâtasah e, ancora, trasformata nel 1100 dai Normanni (togliendo la I quindi pronunciando blatsa e platsa o platza) nel
greco Platza o Platsa e nel latino Placea, Placia e Platia. Gaetano Masuzzo/cronarmerina
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