Sepolcro barone Marco Trigona, XVII sec., Cattedrale, Piazza Armerina
Sepulcher baron Marco Trigona, 17th century, Cathedral, Piazza Armerina

giovedì 8 agosto 2013

Cavalieri di S. Giovanni Battista




Cavalieri Ospitalieri, Ospedalieri, Spedalieri o Giovanniti

Oggi noto come Sovrano Ordine di Malta, venne fondato dopo la conquista crociata di Gerusalemme (1099) da Gerardo Sasso, monaco benedettino che in seguito la Chiesa proclamò beato. Gerardo era amalfitano (ecco spiegata la relazione tra gli stemmi riportati nella foto in basso) come i mercanti che qualche decennio prima avevano ottenuto dal califfo d'Egitto il permesso di costruire nella Città Santa un ospedale intitolato a San Giovanni Battista. Alle cure mediche dei pellegrini si aggiunse presto il compito della loro difesa in armi. Con il successore di Gerardo, il provenzale Raymond du Puy, la componente militare del sodalizio si intensificò: l'inusuale veste nera dei cavalieri e il loro vessillo, la croce a otto punte che simboleggiava le otto beatitudini evangeliche, divennero un simbolo ricorrente nei campi di battaglia e sulle roccaforti che gli ospitalieri costruivano o ricevevano in dono. Per gestire le proprietà dell'Ordine, sempre più numerose, venne creata una complessa rete amministrativa suddivisa in priorati, baliati e commende. Persa Gerusalemme nel 1187, i giovanniti seguirono la parabola discendente degli eserciti crociati. Si spostarono a San Giovanni d'Acri, ma nel 1291 cadde anche quest'ultima roccaforte cristiana; l'Ordine si rifugiò allora per breve tempo nell'isola di Cipro e quindi in quella di Rodi, dove rimase per due secoli combattendo con la sua flotta i pirati berberi e respingendo invasioni arabe e ottomane. Era ormai una potenza marittima, che dopo il 1312 aveva incamerato anche parte delle proprietà dei disciolti Templari. Nel 1522, dopo un lungo assedio delle forze soverchianti di Solimano il Magnifico, l'isola di Rodi era perduta: impressionato dal loro coraggio, il sultano concesse ai cavalieri di andarsene con i loro beni. Qualche anno dopo gli ospitalieri si installarono nell'isola di Malta, dove consolidarono il loro ruolo militare nel Mediterraneo, soprattutto dopo il "grande assedio" del 1565 (dove cadde da eroe frà Pier Antonio Barresi fratello di Pietro, principe di Pietraperzia e marchese di Barrafranca) che li vide vittoriosi sugli attaccanti ottomani. Nell'isola-fortezza che strenuamente difesero, partecipando tra l'altro alla celebre battaglia di Lepanto, i Cavalieri della croce ottagonale non dimenticarono però la loro vocazione assistenziale, creando in loco il più vasto e moderno ospedale dell'epoca. L'epopea maltese degli ospitalieri terminò nel 1798, quando Napoleone li espulse dalla loro roccaforte. Dopo una lunga diaspora che lo portò anche in Russia, nel 1834 l'Ordine trovò asilo a Roma, dove tuttora risiede come ente sovrano di diritto internazionale dedito a progetti umanitari in 120 Paesi del mondo. 

*A Piazza esiste una loro Commenda la cui costruzione iniziò nel 1145 ma come Percettoria (tesoreria, esattoria e amministrazione dei beni dell'Ordine, con propaganda e reclutamento di giovani delle famiglie Crescimanno, Boccadifuoco, Trigona, Palermo, Micciché, Sanfilippo, Episcopo, Catania e Barbarino) venne istituita nel 1420 grazie alle rendite del piazzese Giovanni junior dè Caldarera barone di Camemi. A mano a mano che l'Ordine spostava la sede principale, la nostra Commenda di S. Giovanni Battista dè Caldarera ne prendeva il nome, ecco perché chiamata prima d'Acri poi di Cipro, di Rodi e per finire, come la conosciamo noi, di Malta. Gaetano Masuzzo/cronarmerina.blogspot.it

*Alcune notizie della prima parte sono tratte da FocusStoria, luglio 2013. 

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