Sepolcro barone Marco Trigona, XVII sec., Cattedrale, Piazza Armerina
Sepulcher baron Marco Trigona, 17th century, Cathedral, Piazza Armerina

giovedì 25 dicembre 2014

Edicola n. 10


La n. 10 è la tipica Edicola Votiva, dedicata a Maria SS. delle Vittorie. La troviamo sempre in ordine con ceri e vasetti di fiori sulla mensola con balza natalizia. Si trova nel Cortile Aleotta, una rientranza quasi a metà della via Garibaldi, la famosa strata ô Princ'p in onore di Vincenzo Starrabba barone di Scibinasi principe di Giardinelli nel 1711, che costruì il suo palazzo qualche decina di metri oltre, sulla sinistra. Al cortile si accede passando sötta l'arch che si trova a pochi passi da una gioielleria, negli anni 30 sede del cinema muto Olimpia e, prima ancora, chiesa di S. Girolamo punto d'incontro del Sodalizio degli Studenti. In questo cortile mio padre Gino aveva u depòs'tu, il magazzino per il materiale di ferramenta che vendeva in via Garibaldi 33, di fronte al negozio di abbigliamento Élite di Franco Palermo. La via Garibaldi sino agli anni 70/80 era il centro del commercio piazzese. Non c'era una porta libera, non esistevano cartelli VENDESI o AFFITTASI, dal mattino alla sera era un continuo pullulare di persone, avere un'attività in questa via era molto esclusivo e redditizio. Dagli anni 90 il fuggi fuggi. Il trasferimento di centinaia di famiglie nelle zone periferiche alla ricerca di comodità abitative, la crisi economica e la mancanza di parcheggio nelle immediate vicinanze, hanno costretto decine di attività a chiudere o a trasferirsi nei nuovi quartieri comprendenti diverse migliaia di cittadini. Moltissimi i negozi chiusi definitivamente (Élite, Catalano, Germanà, Ferrigno, Lalletta, Scucchia, Piana e ci metterei anche il cinema Plutia) mentre tra le tante attività trasferitesi c'è la secolare farmacia Giusto, il negozio Falcone, quello di ferramenta Masuzzo.  
Gaetano Masuzzo/cronarmerina   

7 commenti:

  1. Anche questo cortile mi ricorda tante cose. Qui il mio amico, maestro ebanista, Silvio Scordi aveva una grande bottega di falegnameria. Ricordo che nei primi anni del 1960 organizzammo una festa da ballo nel periodo di carnevale; due giorni di intensi lavori per spostare la legname accatastata e appoggiata alle pareti nonchè la spolverata di tutti i muri per rendere il locale accessibile ed idoneo ad ospitare la festa che è ben riuscita.

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  2. Bello vedere con quanta cura è tenuta questa edicola nonostante lo spopolamento della zona;a proposito,da via Garibaldi sono ""fuggiti "" solo i negozi o anche gli altri abitanti?

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    1. Qualche abitante ancora resiste e si "diverte" assistendo allo spostamento continuo delle fioriere messe per non far posteggiare (basterebbe un vigile, solo un vigile, che passasse, ma dovrebbe passare veramente, ogni ora e si potrebbero togliere definitivamente, ma voi lo sapete le cose semplici non ci piacciono a noi piazzesi). Però ci sono 4, diconsi 4, B&B, una ventina di immigrati ospitati nell'ex negozio di abbigliamento Elite ex Banco di Sicilia, un negozio di alimentari dal nome esotico, TRANSILVANIA, un ristorante che ha chiuso (Garibaldi 62) e uno che ha aperto di recente (Pepè) e due bei musei tenuti benissimo che consiglio di visitare assolutamente: "Casa del Contadino" e "Mostra Permanente della Civiltà Mineraria" nell'ex locale della Lega Zolfatai, per farsi un'idea di come si "divertivano" i nostri antenati.

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  3. l'ottusità dell'ufficio tecnico comunale e di coloro che collaborano al traffico è lapalissiana, invece di far spendere soldi inutili o a fondo perduto ai pochi commercianti ancora presenti per comperare vasi di polistirolo prima, vasi e coprivasi di legno adesso, alberelli di ulivo, cipressini e ciclamini blù, sarebbe bastato fissare bene per terra i famosi dissuasori in ghisa e creare una sorta di corridoio pedonale per i rari piazzesi che la percorrono e per quei pochi turisti eroici e incoscienti che percorrendola non sanno se guardare le case e cose o guardarsi i piedi per non farseli pestare dalle auto che continuamente la percorrono. Poi, chi sposta i vasi a mò di pedine e posteggiano le loro auto, sappiamo bene di chi sono e per l'appunto i sigg. vigili non la percorrono mai.

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    1. VTR la penso perfettamente come te. Non sono l'unico marziano di Piazza!

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    2. Egregio signor VTR apprezzo molto quello che scrive. A questo punto sarebbe interessante sapere da quante persone è formato l'organico dei Vigili Urbani a Piazza, e di questi, quanti ogni mattina vengono comandati per regolare il traffico, ed in particolare, quanti sono quelli che si azzardano a passare per via Garibaldi, via Umberto e via Mazzini.

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  4. Io da lontano mi associo all'esiguo numero di marziani della città ed oso proporre o ,come sostiene VTR, l'uso di dissuasori fissi e non vaganti a piacimento dei soliti furbetti oppure
    PEDONALIZZARE la via tranne che per carico o scarico merci a determinate e limitate ore.Forse troppo semplice per chi,come i piazzesi, non ama la semplicità ?

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