Sepolcro barone Marco Trigona, XVII sec., Cattedrale, Piazza Armerina
Sepulcher baron Marco Trigona, 17th century, Cathedral, Piazza Armerina

domenica 14 dicembre 2014

Edicola n. 6

Questa è l'edicola di via Marconi (come si vede dalla targa sulla dx), anche se è quasi al centro della piazza Garibaldi. E' dirimpetto la chiesa di San Rocco, da tanti conosciuta come chiesa di Fundrò. Su un dipinto anonino di fine Settecento non di eccelsa fattura e in brutte condizioni, nonostante un restauro alla bell'e meglio del 1997, secondo me vi è rappresentata, in mezzo a due Santi,  la Madonna che si trova nella chiesa di fronte. Si tratta della statua di Maria SS. del Bosco portata nel 1622 dai monaci Benedettini Cassinesi dalla chiesetta della loro Abbazia nel Borgo Fundrò. E non è tutto. Si ritiene che la statua in chiesa sia opera di un Gagini. Lo stesso che ha scolpito la Madonna del Carmine (Antonello 1478-1536), oppure quello del balcone del complesso di S. Francesco in via Cavour (Vincenzo 1527-1595, figlio di Antonello) o Giandomenico (1503 ca.-1567 ca.) o Antonuzzo (figlio di quest'ultimo, operante nelle nostre Chiesa Madre e Chiesa di S. Pietro e morto a Caltagirone nel 1602)?
Dimenticavo che questa è sempre stata l'edicola più affollata durante le novene natalizie.

Gaetano Masuzzo/cronarmerina      

2 commenti:

  1. Ma da dove prende tutte queste notizie di secoli fà? é sorprendente la sua bravura e passione dovrebbero seguirlo tutti giovani e vecchi per conoscer la storia della loro .Perchè non si propone nelle scuole di Piazza Armerina di fare delle lezioni o dei corsi facoltativi per far scoprire il paese nel passato ? Quando io stavo a Piazza ,si usava di andare a vedere la novena della piazza che tu descrivi oggi per l'ultima sera che era la più bella ,affollata come una festa in piazza.Che atmosfera allora ! Oggi non so

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  2. Condivido pienamente l'entusiastico intervento della signora Monasteri che mi spinge a riflettere soprattutto sul paragone novena-festa in piazza e relativa atmosfera ; faccio mio il suo dubbio (oggi non so ) e aggiungo NON CREDO.Quella di oggi mi pare una socialità
    che vive ,sì e no,in cellette di alveari ,davvero troppo poco corale per realizzarsi in momenti così comunitari.Ho sperato che Piazza,dove non viviamo più nè io nè la signora,fosse sufficientemente immunizzata per resistere a questi virus ma,da ciò che sento,non è andata così.PECCATO!
    P.S.Mi piacerebbe essere smentita.

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