Sepolcro barone Marco Trigona, XVII sec., Cattedrale, Piazza Armerina
Sepulcher baron Marco Trigona, 17th century, Cathedral, Piazza Armerina

martedì 30 dicembre 2014

Il D'Artagnan piazzese/2

Eccovi la foto di Giovanni Santangelo con gli attori de "La Centona" di Nino Martoglio* andata in scena al "Teatro Musco" di Catania dal 15 al 18 dicembre 2014. La produzione "Teatro Stabile di Catania" dopo il grandissimo successo riscosso in oltre trecento repliche realizzate nelle ultime stagioni teatrali, è stata riproposta in un nuovo e più funzionale allestimento. Tra interventi satirici, momenti di alta poesia, "pezzi" famosissimi tratti dal repertorio delle migliori commedie del Belpassese, interventi giornalistici presi di peso dal "D'Artagnan", il giornale satirico a cui Martoglio dedicò tanti sacrifici e tanto tempo, momenti di poesia popolare rappresentati dai "Curtugghiarissimi", lo spettacolo procede senza intoppi per oltre 90 minuti ed è diviso in due parti, alternando momenti di grande spessore storico e culturale ad altri di puro divertimento e di gioioso gioco scenico. (tratto da Gianni SCUTO, Scheda dello Spettacolo, www.teatrostabilecatania.it, pagina riportata nella foto in alto)

*Nino Martoglio (Belpasso 1870 - Catania 1921) fu a cavallo dell'800 e del 900 l'arguto cantore della "Civiltà" di Catania: l'antico cuore della città, ricco di palazzi storici, edifici religiosi, stradine e piazze, dense di motti e detti e testimonianze che fanno parte del proprio patrimonio antropologico. Uomo colto, curioso, intelligente, Martoglio fu regista, sceneggiatore, scrittore e poeta italiano molto stimato dallo stesso Pirandello che alla sua morte... ebbe a scrivere che "Nino Martoglio è per la Sicilia quello ch'è il Di Giacomo e il Russo per Napoli, il Pascarella e il Trilussa per Roma; il Fucini per la Toscana; il Selvatico e il Barbarani per il Veneto: voci native che dicono le cose della loro terra...". Una terra che Gianni Scuto adesso ha messo in scena al Teatro Musco di Catania con lo spettacolo La Centona, lo stesso titolo dell'opera di poesie di Martoglio che conoscono tutti i siciliani e non solo, innestandovi schegge dei suoi lavori più significativi... e veste i personaggi con abiti dei tempi andati, spiccando tra loro un doppio D'Artagnan (Carlo Ferreri e Giovanni Santangelo) titolo pure del settimanale "serio-umoristico" fondato e diffuso a Catania dal 1889 al 1904 dallo stesso Martoglio, fustigatore dei costumi e difensore dei poveri, quasi che il duo dovesse ripetere le gesta di giustizia e di amore per il prossimo che si favoleggiavano compiute dal più celebre dei quattro moschettieri di Luigi XIV. (tratto da Gigi GIACOBBE, www.Sipario.it, 13 dicembre 2014)

Gaetano Masuzzo/cronarmerina

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