Sepolcro barone Marco Trigona, XVII sec., Cattedrale, Piazza Armerina
Sepulcher baron Marco Trigona, 17th century, Cathedral, Piazza Armerina

giovedì 4 dicembre 2014

La famosa frase all'ingresso dell'ex ITIS

 
Tutti ormai conosciamo, più di tutti gli studenti poi diventati periti, l'iscrizione scolpita sul marmo nell'ingresso di quello che fu l'Istituto Tecnico Industriale di Piazza Armerina, oggi Uffici Comunali. Solo che c'è un errore nella firma che sta alla base sulla destra. Se guardate attentamente c'è scritto "GIORDANO" mentre deve essere "GIORDANI". Capisco che potrebbe sembrare una quisquiglia, ma a 150 anni dalla fondazione dell'Istituto (proprio in questi giorni ci sarà la celebrazione) bisogna dare a GIORDANI quel che è di GIORDANI. Infatti, dopo una ricerca ho constatato, dopo oltre settant'anni dall'apposizione, che l'autore è lo scrittore piacentino Pietro GIORDANI (Piacenza 1774-Parma 1848)*. Famoso per le sue innumerevoli iscrizioni pubbliche, private, monumentali e sepolcrali, oltreché per le orazioni, elogi, prefazioni, lettere. Questa iscrizione è la copia di quella posta per la prima volta nel 1829, su una porta d'una scuola chiamata di mutuo insegnamento nella villa Puccini a ca. 2 Km. a Nord dal centro di Pistoia.
Colgo l'occasione per fare le mie congratulazioni a tutti i Presidi, Insegnanti**, Assistenti tecnici, Segretari, Applicati di segreteria, Collaboratori scolastici e Studenti che hanno frequentato, frequentano e frequenteranno questo prestigioso Istituto che è sempre stato un fiore all'occhiello della scuola di Piazza.

*Giacomo Leopardi, che tenne col Giordani rapporti epistolari prima, numerose frequentazioni poi,  lo definì cara e buona immagine paterna. Luciano Scarabelli (1806-1878), scrittore, storico, politico, nonché prefetto di Caltanissetta nel 1862, seguendo gli insegnamenti del suo maestro Pietro Giordani, che lo salvò dall'ignoranza e lo plasmò come studioso grazie al dono che questi gli fece dei propri libri, a patto che egli una volta letti e studiati li avesse a sua volta donati, mantenne la parola donando, tra il 1862 e il 1875, oltre 2500 volumi alla costruenda Biblioteca Comunale di Caltanissetta che prese il suo nome.
**Anch'io ci ho insegnato Ed. Fisica nel mio primo anno scolastico, il lontano 1974-75.

Gaetano Masuzzo/cronarmerina    

10 commenti:

  1. non vorrei togliere l'iniziativa ai responsabili tecnici del Comune, ma visto che non è mai troppo tardi per porvi rimedio, basterà una scala di sicurezza in alluminio, una persona che tiene la scala, non si sà mai, una persona che sale armato (!) di un semplice pennarello NERO indelebile,costo circa € 1,50 e fare così diventare la O in I. ma forse è troppo semplice e poco costoso?

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    1. Troppo semplice e, sappi, che a noi non piacciono le cose facili ! Forse, un giorno, quando verranno stanziati milioni di euro per restaurare l'intero edificio, verrà approvata la correzione, con tanto di taglio di nastro, banda musicale, lancio di bottiglia di spumante e discorso dell'assessore alla cultura di quel periodo, che dovrà far vedere ai suoi elettori la sua solerzia !

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  2. Grande scuola, grandi insegnanti, grandi figure; una su tutte.
    Il preside Basilio Rampulla, mezzo sigaro in bocca, piantato all'ingresso dell'edificio, finito il suono della sirena delle otto dava ordine di chiudere il portone di ingresso lasciando fuori studenti ed insegnanti.
    Il giorno dopo si era ammessi in classe dopo ampia e verosimile giustificazione sottoscritta dei genitori.
    Naturalmente per noi studenti erano momenti " difficili " quando si tornava a casa dopo aver visto il portone chiuso.
    Altri momenti indimenticabili erano quelli quando, in primavera, in occasione di una bella giornata, quasi con un tacito accordo, si ritardava tutti l'ingresso nell' Istituto e si reclamava a voce alta " Passeggiata" . Si andava avanti così fintanto non si componeva una " commissione" di studenti anziani ( classi quinte ) incaricata di parlamentare mediante un insegnante intermediario col Preside.
    A quel punto i cori si trasformavano e chiamavano " Cirrone, Cirrone ..."-
    Il Prof. Cirrone, insegnante di Educazione Fisica riusciva a quasi sempre a strappare al Preside il consenso, ed allora dopo aver acclamato il Prof. si entrava in classe.
    Si faceva l' appello e come soldatini si usciva tutti assieme per raggiungere di solito la Contrada Bellia dove esisteva una sezione staccata di agraria dell'ITIS.
    Bei ricordi.

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    1. La sede della sezione staccata era quella dietro il Cimitero della Bellia oggi sede dell'AIAS (associazione onlus assistenza agli spastici), dove ancora esiste la tabella della sezione d'agraria ormai illeggibile. Se riesco a recuperare una foto la pubblico.

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  3. Non immaginavo tanta e tale anzianità del nostro glorioso ITIS,colonna portante dell'identità culturale e storica della città,pur conoscendo persone che lo hanno frequentato a partire dagli ultimi anni '20 del '900 (due fratelli di mia madre).
    Vorrei sottolineare la modernità di alcuni contenuti della targa,soprattutto ""qui si insegna non si tormenta "" e poi ""apprenderete l'utile per tutta la vita "".
    Queste frasi dovrebbero essere inserite,a caratteri cubitali,nei vari POF e pif e via
    babbiando al posto di progetti senza nè senso nè fondamento. Dico ciò con cognizione di causa ,avendo insegnato fino a pochi anni fa.

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  4. il Preside Rampulla, quasi sempre accompagnato dall'Ing. Riccobene, siamo alla fine degli anni 60, mediamente ogni 90 minuti si recava la bar 3 Stelle e consumava un caffè amaro molto ristretto.Tutto ciò diceva, gli serviva per dare una spinta al sigaro e per sgrangrirsi le gambe. poi riprendeva il suo lavoro e ogni tanto faceva i blitz nei W. C.con la certezza di sorprendere i tanti che fumavano. Sposò tardi, ebbe anche un figlio e sarei curioso di sapere dov'è e che lavoro fà. ciao

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    1. Pippo Mercato (warship@alice.it)11 dicembre 2014 alle ore 17:09

      Sono Pippo Mercato, classe 1938, abitavo in Via F.co Crispi, 22.
      Ebbi come maestro di vita, insegnante e benevolo “sostenitore” l’ Ing. Basilio Rampulla che mi ‘condusse per mano’ per ben 6 anni assiduamente: inizialmente come insegnante di Tecnologia e Laboratorio Tecnologico, ma successivamente mi “volle” Amico e quasi Figlio (benché non ancora sposato).
      Voglio testimoniare una realtà che in quegli anni pochissimi conoscevano.
      Fu un appassionato studioso, ricercatore e sperimentatore di Siderurgia, Metallurgia delle Leghe Ferro Carbonio; dedicò pure parte del suo tempo a “speculare intelligentemente” sui trattamenti termici degli Acciai ad altissimo contenuto di Carbonio.
      Ricordo talune “conversazioni” tra Rampulla, Francesco Conti e Francesco Cirrone. Ricordo come brillavano i suoi occhi (nonostante il perenne fumo scaturire dall’immancabile 1/3 di Toscano di turno) quando veniva “bonariamente” spinto a raccontare delle sue gioie e dolori sulle ricerche che stava conducendo.
      Una ulteriore singolarità dell’Uomo Basilio Rampulla consiste nel fatto che io, pur essendo un suo allievo devoto (a prescindere dai 5 gg. di meritata sospensione - avendogli confessato di aver fumato in aula, durante un suo brevissimo allontanamento dall’aula – ricorreva il II trimestre del V anno di studi) ma anche diligente e riconoscente per la ricchezza del rapporto interpersonale, in entrambe le sue due materie di insegnamento, sempre, mi valutò 4 il I trimestre, 5 il II trim. e 6 quello finale; in occasione dell’Esame di Diploma, essendo Egli il Commissario Interno d’Esame, ancora una volta, mi valutò con il massimo della sua personalissima Scala di Valutazione, 6 (sei) !
      Ricordo che, al Corso Ministeriale di Perfezionamento (per Periti Industriali Meccanici) presso l’ALFA ROMEO di Milano, tra i 36 studenti del mio corso (provenienti dall’intero territorio nazionale), l’unico ad essere stato valutato con 6 in Tecnologia e Laboratorio Tecnologico, fui io: allievo dell’Ing. Basilio Rampulla, diplomato presso l’Istituto Tecnico Industriale Statale ‘Calogero Cascino’ di Piazza Armerina.
      Non riferendo il falso, devo informare che, benché i miei voti singoli e complessivi (quelli di Diploma) fossero collocabili nella classe medio-bassa dell’intero mio corso, diedi modo di farmi apprezzare dai più sino al punto che tutti mi chiamarono Pippo Mercato di Piazza Armerina.

      Un abbraccio a tutti,

      Pippo Mercato di Piazza armerina

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    2. Pippo Mercato (warship@alice.it)11 dicembre 2014 alle ore 17:20

      Sono Pippo Mercato, classe 1938, abitavo in Via F.co Crispi, 22.
      Ebbi come maestro di vita, insegnante e benevolo “sostenitore” l’ Ing. Basilio Rampulla che mi ‘condusse per mano’ per ben 6 anni assiduamente: inizialmente come insegnante di Tecnologia e Laboratorio Tecnologico, ma successivamente mi “volle” Amico e quasi Figlio (benché non ancora sposato).
      Voglio testimoniare una realtà che in quegli anni pochissimi conoscevano.
      Fu un appassionato studioso, ricercatore e sperimentatore di Siderurgia, Metallurgia delle Leghe Ferro Carbonio; dedicò pure parte del suo tempo a “speculare intelligentemente” sui trattamenti termici degli Acciai ad altissimo contenuto di Carbonio.
      Ricordo talune “conversazioni” tra Rampulla, Francesco Conti e Francesco Cirrone. Ricordo come brillavano i suoi occhi (nonostante il perenne fumo scaturire dall’immancabile 1/3 di Toscano di turno) quando veniva “bonariamente” spinto a raccontare delle sue gioie e delusioni sulle ricerche che stava conducendo.

      Una ulteriore singolarità dell’Uomo Basilio Rampulla consiste nel fatto che io, pur essendo un suo allievo devoto (nonostante i 5 gg. di meritata sospensione - avendogli confessato di aver fumato in aula, durante un suo brevissimo allontanamento dall’aula – ricorreva il II trimestre del V anno di studi) ma anche diligente e riconoscente per la ricchezza del rapporto interpersonale, in entrambe le sue due materie di insegnamento, sempre, mi valutò 4 il I trimestre, 5 il II trim. e 6 quello finale; in occasione dell’Esame di Diploma, essendo Egli il Commissario Interno d’Esame, ancora una volta, mi valutò con il massimo della sua personalissima Scala di Valutazione, 6 (sei) !

      Ricordo che, al Corso Ministeriale di Perfezionamento (per Periti Industriali Meccanici) presso l’ALFA ROMEO di Milano, tra i 36 studenti del mio corso (provenienti dall’intero territorio nazionale), l’unico ad essere stato valutato con 6 in Tecnologia e Laboratorio Tecnologico, fui io: allievo dell’Ing. Basilio Rampulla, diplomato presso l’Istituto Tecnico Industriale Statale ‘Calogero Cascino’ di Piazza Armerina.

      Non riferendo il falso, devo informare che, benché i miei voti singoli e complessivi (quelli di Diploma) fossero collocabili nella classe medio-bassa dell’intero mio corso, diedi modo di farmi apprezzare dai più sino al punto che tutti mi chiamarono Pippo Mercato di Piazza Armerina.

      Un abbraccio a tutti,

      Pippo Mercato di Piazza Armerina

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  5. Io son molto più "giovane" ho frequentato negli anni '80
    Vi dico solo questo:Preside:Scibona, prof.ssa Ricconbene di matematica...

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  6. A proposito della frase che tutti conoscevamo come scritta da Giordano e non Giordani,oltre alla correzione,farebbero meglio a traslocarla dall'attuale sede del Municipio di Piazza Armerina (ove non si apprende e si torm......) presso il nuovo ITIS. silvio mercato ex studente .

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