Le fosse per la neve
Il clima è cambiato e non poco, come già ho scritto nel precedente articolo "Ma che freddo fa... ceva", nel territorio piazzese nel periodo compreso tra il 1700 e il 1850, fino agli albori del 1900. Durante quelle invernate severe, i proprietari terrieri che stavano per la maggior parte dell'anno in campagna, nelle contrade come la Cicciona, avevano le fosse della neve. Sì, perché la neve veniva raccolta con i carretti e depositata in queste grandi stanze. La si batteva con le pale e si metteva sopra uno strato di paglia. Questa antica tradizione, probabilmente tramandata dagli Arabi, serviva non solo per rifornire in estate l'ospedale, per i fabbisogni dei malati, ma anche per i sorbetti e le granite. Allora non c'erano i frigoriferi e ci pensava madre natura. Questo perché nevicava tanto qui a Piazza, mediamente 3 o 4 volte ogni inverno, con un altezza media che variava dai 40 ai 60 cm. I tempi ora sono cambiati, ora c'è l'era tecnologica che pensa a tutto, il benessere ha portato con se tanti benefici. Ma attenzione a non farsi prendere troppo la mano, con i tempi che corrono non si sa mai come si mettono le cose ! Roberto Lavuri
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