Lo spiazzo antistante la Stazione Ferroviaria di Piazza, anni '30 |
Il 7 Settembre 1920 a Piazza Armerina fu inaugurato il tratto ferroviario che da Assoro, passando da Leonforte, Dittaino e Valguarnera era arrivato nel 1914 sino a Grottacalda. Questa linea era nata per collegare i bacini minerari zolfiferi di Assoro, Raddusa, Valguarnera, Grottacalda e Floristella con le raffinerie e il porto di Catania. L'impulso determinante avvenne quando nel 1906 l'esercizio ferroviario in Sicilia passò dalla "Società Rete Sicula" alle "Ferrovie dello Stato", che decisero di costruirla in economia quindi a Scartamento Ridotto cioè con i binari larghi ca. 1 metro, rispetto a quello Normale di 1,435 metri. Questa riduzione comportò l'adozione di apposite locomotive a vapore R. 370, costruite sin dal 1909 e che poi furono utilizzate sino al 1971 in questo tratto e in altre linee simili in Sicilia come la Agrigento-Naro-Licata e la Filaga-Palazzo Adriano. Lo Scartamento Ridotto fu scelto anche perché favoriva una maggiore adattabilità alle caratteristiche dei rilievi del territorio tanto che in alcuni tratti, come quello Dittaino-Valguarnera di 13 Km., la forte pendenza obbligò l'utilizzo della cremagliera per ca. 5 Km. Queste difficoltà influirono sul completamento della linea sino a Valguarnera che fu quindi completata soltanto dopo 6 anni, nel 1912. Il tratto Valguarnera-Grottacalda fu finito nel 1914 e dopo 6 anni quello sino a Piazza. Dopo dieci anni, nel 1930, fu concluso il tratto che portava a Caltagirone, cercando di spendere il meno possibile perché dal 1922, con la forte riduzione della produzione di zolfo nell'Isola, era scemato l'interesse relativo al trasporto sia del minerale che dei minatori pendolari. Gaetano Masuzzo/cronarmerina
* Domani la II parte
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