Insegnanti e alunni delle scuole superiori di Piazza, anni '30 e '40* |
"L'anno trascorso a Piazza Armerina è uno dei ricordi più belli della mia adolescenza. L'Istituto Magistrale è diretto dalla signora Garzaroli, ottima preside. Miei professori: Pappalardo, lettere, un padre di famiglia, affettuoso, benvoluto da tutti. Quando si ha la comunicazione ufficiale che i soldati tedeschi hanno invaso l'Austria, fa mille sforzi per convincerci che Hitler ha ben ragione di annetterla alla Germania. La signora Bottari è la nostra professoressa di francese; viene da Grenoble. Il professore Argento, ottimo insegnante di matematica. Il prof. Amore insegna musica. Zio Cocò, disegno. Un ufficiale della Farnesina, ginnastica. Un centurione della Milizia, reduce della disfatta di Guadalajara (guerra civile, Spagna), cultura militare; padre Federico, religione. Il detto popolare Co nescia arrinescia (Chi va fuori del proprio paese rinasce), ha fondamento. Tranne la seconda elementare e un po' la prima classe d'Avviamento, fino al 1937 sono un "intellettualmente inferiore". La scuola di Piazza Armerina scopre che io faccio il miglior tema di italiano di tutto il Magistrale inferiore e mi manda ad Enna per gli Agonali. Sono bravo in latino. Il professore Argento mi fa scoprire la matematica. Sono il più bravo di francese; sono il solo e unico della classe che sa fare la piccola conversazione. In palestra salgo la pertica in pochi secondi; salgo la corda a squadra. I miei compagni di classe mi vogliono bene. Ricordo ancora Di Stefano, Secondo, Mongelli e La Vaccara (mio avversario in matematica). Supero l'esame di licenza."
*La foto è tratta dal "Calendàri â ciaccësa - Öttövr 2011" di Lucia Todaro.
(continua)
Gaetano Masuzzo/cronarmerina
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