Sepolcro barone Marco Trigona, XVII sec., Cattedrale, Piazza Armerina
Sepulcher baron Marco Trigona, 17th century, Cathedral, Piazza Armerina

sabato 8 giugno 2013

A bedda ferrovia / 2^ Parte

Stazione di Piazza Armerina con locomotiva R. 370

Orario ferroviario del 1938
Il nuovo tratto ferroviario Piazza - Caltagirone del 1930 fu fatto talmente in economia che dopo breve tempo iniziarono le interruzioni per cedimenti e frane, tanto che dovettero essere fatti dei lavori di consolidamento per prevenire i deragliamenti. Per questa linea ridotta furono adottate delle apposite locomotive a vapore (gruppo R. 370, foto in alto) che raggiungevano al massimo i 30 Km./h, nei rettilinei e solo in discesa! Come si può constatare dall'orario ufficiale del 1938 (foto in basso) la tratta Piazza - Dittaino di 45 Km. si percorreva in circa 2 ore e 30 minuti, quella per Caltagirone di 36 Km., in 2 ore e 15 minuti, con 7 fermate  nella prima e 6 nella seconda. Se poi si volevano fare gli 81 Km. tutti "d'un fiato" occorrevano quasi 5 ore. Cioè circa 16 Km. all'ora, quando a piedi ad andatura normale se ne percorrono 6. Infatti, la velocità era tale, specie provenendo da Dittaino, che quasi si poteva scendere per qualche bisogno, per poi raggiungere la carrozza, rigorosamente di 3^ classe, e risalire di "corsa" più leggeri. Nelle fermate intermedie non era raro poter acquistare galline, uova, verdura, frutta, dai contadini che aspettavano lungo il percorso. Tutto il viaggio era un'avventura che spesso lasciava addosso il tipico profumo di carbone di cui tutti "andavano matti", soprattutto quando ci si affacciava dai finestrini della prima carrozza, quella subito dopo la locomotiva, per scendere all'arrivo quasi ciechi e anneriti dal fumo. Questa lentezza abbinata all'assenza di confort provocò la progressiva perdita di clientela, ma per noi abitanti sulle colline dell'interno dell'Isola, rimaneva una via di comunicazione di vitale importanza, viste le condizioni della viabilità stradale per Palermo e Catania. Basta ricordare la strada per quest'ultima destinazione, che prevedeva il passaggio da Aidone e Raddusa, con le indimenticabili curve e le interminabili soste sulle loro piazze "frequentatissime". Gaetano Masuzzo/cronarmerina

* Lunedì la III parte

1 commento:

  1. Due dei tanti ricordi che ho della ferrovia. 1°: partenza alle 4 del mattino da Piazza in treno per andare a Palermo per la visita militare dei tre giorni. Vagoni pieni di ragazzi di tutte le classi sociali. Già alla Bellia, un gruppo inizia a far colazione con "Uova sode, formaggio pecorino e vino rosso". 2°: Durante una delle manifestazioni contro la chiusura della linea ferroviaria, un mio prof. salì sulla locomotiva per incitare la folla. Poco ci mancava che non cadesse sui binari...ma anche quella volta andò male!!!

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