Quelli nelle foto sono i cosidetti BATTENTI o BATACCHI per porta e venivano usati come gli odierni campanelli elettrici. Anche se l'elettricità a Piazza vide la "luce" nel 1904, per oltre un ventennio illuminò e deliziò col rumore assordante (TUMP, TUMP), soltanto le abitazioni circostanti (i miei nonni materni abitavano proprio nel cortile retrostante) la centrale elettrica alimentata a nafta, situata al secondo piano dell'ex chiesa e convento delle Carmelitane di Santa Rosalia, poi pretura, facoltà della formazione operatori turistici, scuola media e uffici comunali. Anche quando il servizio elettrico si estese oltre, continuarono a essere usati per tanto tempo i battenti a mano per farsi sentire da dentro le abitazioni. Considerando anche il fatto che prima non c'erano tutti i rumori del traffico stradale di oggi, il rintocco, raramente uno e lieve, era ben percettibile dalle sensibili orecchie dei nostri avi, che solitamente rispondevano con estrema raffinatezza: CU È? O ancora più esplicitamente, dove si coglievano tutte le nostri origini franco-arabe: CU È DDÖCH? Ancora oggi u batàggh lo si trova nelle porte, portoni, portoncini del centro storico, usandolo raramente solo in caso di mancanza momentanea dell'elettricità e anche per non lasciarci il buco nella porta o per ornamento. Stavo dimenticando un altro congegno molto sofisticato "legato" all'apertura delle porte in assenza di elettricità: U F'RRÈTT CU LAZZU. Era presente nelle abitazioni a più piani e tirando u spàgu si alzava meccanicamente u f'rrètt che teneva chiusa la porta, ovviamente dopo aver atteso la risposta al cu è ddöch? Alla quale il più delle volte si riceveva la risposta, sempre derivante dalle nostre nobili origini: TO SÖRU!
Fantastico commento, hai reso perfettamente l'idea di quello che avveniva ai tempi, "in forma teatral-piazzese" abbiamo rivissuto la visita UFFICIALE a casa di un parente prossimo.
Complimenti per la bella esposizione di questo oggetto molto antico ma che ancora adesso si usa solo per abbellire grandi e piccoli portoni. Allego un link dell'album di foto che ho pubblicato su Facebook dal titolo "U “Battàgghiu” (il batacchio o battiporta o picchiotto)" dove si possono ammirare oltre 80 Battacchi da me fotografati in Italia ed all'estero e che possono interessare,anche per il loro aspetto artistico,coloro che visiteranno questo blog. Il link è il seguente: https://www.facebook.com/media/set/?set=a.1327619272796.2045936.1300352832&type=3#!/media/set/?set=a.1327619272796.2045936.1300352832&type=3 Buona visione
Allego nuovamente il link del mio album dei batacchi considerato che il precedente non permette di visionare le foto pubblicate nuovo link: https://www.facebook.com/armando.caltagirone?ref=tn_tnmn#!/media/set/?set=a.1327619272796.2045936.1300352832&type=3
Fantastico commento, hai reso perfettamente l'idea di quello che avveniva ai tempi, "in forma teatral-piazzese" abbiamo rivissuto la visita UFFICIALE a casa di un parente prossimo.
RispondiEliminaComplimenti per la bella esposizione di questo oggetto molto antico ma che ancora adesso si usa solo per abbellire grandi e piccoli portoni. Allego un link dell'album di foto che ho pubblicato su Facebook dal titolo "U “Battàgghiu” (il batacchio o battiporta o picchiotto)" dove si possono ammirare oltre 80 Battacchi da me fotografati in Italia ed all'estero e che possono interessare,anche per il loro aspetto artistico,coloro che visiteranno questo blog. Il link è il seguente: https://www.facebook.com/media/set/?set=a.1327619272796.2045936.1300352832&type=3#!/media/set/?set=a.1327619272796.2045936.1300352832&type=3
RispondiEliminaBuona visione
Allego nuovamente il link del mio album dei batacchi considerato che il precedente non permette di visionare le foto pubblicate
Eliminanuovo link:
https://www.facebook.com/armando.caltagirone?ref=tn_tnmn#!/media/set/?set=a.1327619272796.2045936.1300352832&type=3
prof,
RispondiEliminatroppo bella l'esposizione. 10 cu a cuda.