Sepolcro barone Marco Trigona, XVII sec., Cattedrale, Piazza Armerina
Sepulcher baron Marco Trigona, 17th century, Cathedral, Piazza Armerina

lunedì 22 aprile 2013

La viabilità in Sicilia fine '700

I muli, sempre importanti mezzi di trasporto
Il problema stradale venne esaminato dal Parlamento siciliano nel 1774 e nel 1778 venne varato un piano generale delle strade che aveva come scopo la costruzione di 5 strade consolari partenti tutte da Palermo, così da collegarla a Girgenti, Sciacca, Mazzara, Messina per la via delle montagne con un braccio per Catania; Messina per la via delle marine per un braccio per Catania; Piazza-Caltagirone-Noto con un braccio per Terranova e Licata; Modica con un braccio per Siracusa e Augusta. L'onere di tale spesa per un importo di 24 mila scudi (ovvero 9.600 onze, equivalenti a oltre 1.700.000 Euro) doveva ripartirsi tra il baronaggio, il clero e le università baronali e demaniali (comuni). Approvato il piano si decise di iniziare la costruzione della Palermo-Messina per le montagne, iniziando la costruzione contemporaneamente da Palermo e da Messina e, nello stesso tempo, di sistemare i passi di Taormina e Castrogiovanni, che averebbero permesso intanto una certa viabilità interna. I lavori vennero iniziati nel 1779 da Porta Felice ma vennero sospesi dopo sette miglia (il miglio siciliano equivaleva a 1.486 metri, pertanto i lavori furono sospesi a ca. 10 Km.) perché la Deputazione Regia si accorse che erano già costati 75 mila scudi. Nel 1790 le strade già costruite raggiungevano appena i 160 miglia, nel 1824 poco più di 250. Vi è una scuola di storici-economisti che affermano che la scarsità di traffico è la causa della mancanza di strade, le quali sarebbero state un lusso non richiesto e superfluo oltre che un investimento antieconomico. Vi sono altri che ritengono il problema stradale legato alla politica, poiché eliminata la difficoltà delle comunicazioni "cangiarebbe d'aspetto il regno mirabilmente, l'educazione degli uomini si renderebbe più uniforme, e si toglierebbe l'enorme differenza che oggi divide la Nazione in una piccola parte colta, ripulita, e un'altra grandissima rozza, senza costume, senza industria e senza cognizioni. Gli uomini per lo più sono tali quali li vogliono coloro in cui mano sta che sieno di questa o quest'altra maniera." 
Non vi sembra di sentire ancora oggi questi discorsi, o no ?!

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