Sepolcro barone Marco Trigona, XVII sec., Cattedrale, Piazza Armerina
Sepulcher baron Marco Trigona, 17th century, Cathedral, Piazza Armerina

venerdì 7 novembre 2014

L'accesso al credito a Piazza-2

Convento (1400) e chiesa di S. Francesco (1603), antica sede del Monte di Pietà
 Il Monte di Pietà
La situazione politica ed economica disastrosa del XV secolo in Sicilia aveva portato i frati francescani oltre che a predicare, a escogitare nuove forme di solidarietà verso il popolo bisognoso come i Monti frumentari* e i Monti di pietà. Nella nostra Città il Monte di Pietà, vide la nascita su proposta del Beato francescano Andrea Ronchi da Faenza nel 1486, perciò è da ritenersi tra i primissimi in Sicilia** insieme ai tanti altri sempre istituiti dal Beato francescano morto a Cammarata (AG) nel 1495. La sede del primo istituto per l'accesso al credito a Piazza era quella della Confraternita di S. Maria degli Angeli al Monte, presso quello che era stato il Vecchio Castello, dove l'antica chiesetta di S. Lucia prima e di S. Calogero poi, dal 1392 era stata intitolata dai Francescani a S. Maria degli Angeli. Nei primi anni del Seicento l'amministrazione passò all'Arciconfraternita del SS. Sacramento che, provenendo dalla chiesa del SS. Crocifisso, ereditò quella di S. Maria degli Angeli. Nel 1627 col trasferimento presso il monastero dei Benedettini accanto alla chiesa di S. Rocco, l'Arciconfraternita, composta da nobili, veniva sciolta e sostituita dal Sodalizio della Compagnia dei Nobili detta dei Bianchi dedita all'asistenza ai condannati a morte e alla cura di altre Opere Pie, tra le quali l'Opera degli Esposti o Trovatelli, che avevano sede nei pressi dell'ospedale dal 1603 chiamato Ospedale di Santo Spirito, in  onore dell'Ordine Ospedaliero di S. Spirito di Roma che era subentrato nella gestione. Tra le Opere Pie c'era il Monte di Pietà amministrato dalla suddetta Compagnia Sotto Titolo Dello Spirito Santo, che confluirà dopo quasi due secoli, nel nuovo Monte di Prestami, com'era nelle volontà del fondatore Michele Chiello. Il vecchio Monte di Pietà portò al nuovo Monte di Prestami anche gli introiti e le rendite derivanti da 8 sostanziose EREDITA' dalle quali scaturivano i Legati di Maritaggio***, ovvero i beni che servivano per la dote senza la quale per una fanciulla dell'epoca sarebbe stato impossibile contrarre matrimonio. 
*I Monti frumentari o granatici o di soccorso davano in prestito del grano soprattutto per le nuove semine, poi il contadino lo restituiva aumentato di un tanto per l'interesse, al momento del raccolto.
**Per alcuni il primissimo in Sicilia non fu quello di Castronovo di Sicilia (1481), bensì quello di Messina nel 1493.
***Questa branca dell'Opera Pia era intesa anche come Monte dei Maritaggi.
Gaetano Masuzzo/cronarmerina

5 commenti:

  1. Ieri come oggi i Francescani si sono distinti nei periodi di difficoltà economico- sociale mettendo in pratica i testi più radicali del Vangelo,mettendosi accanto al fratello che soffre,
    che vive ai margini, per ridargli dignità umana e sociale.
    Ieri superarono le forme tradizionali di elemosina e resero possibili ,come ben detto nel POST,nuove forme di solidarietà e di recupero.
    Oggi si adoperano,in una realtà sempre più difficile e sempre più tendente all'emarginazione,per assistere ed aiutare anche i nuovi poveri,i nuovi emarginati,soprattutto nelle metropoli,a sopravvivre ,a riscattarsi.
    Conosco personalmente una di queste associazioni,l'OPERA SAN FRANCESCO PER I POVERI di Milano,fondata nel 1959 dai frati Cappuccini, che si avvale dell'aiuto di volontari e del contributo di chi crede in loro e nella loro disponibilità umana.
    Così si presentano nella HOME PAGE del loro sito ""...........oltre a soddisfare bisogni primari di persone in gravi difficoltà,offre loro ascolto e protezione"".
    Penso che lo spirito animatore e sostenitore delle iniziative dei Francescani di ieri e
    di oggi sia rimasto immutato.

    P S Spero di non essere andata ""fuori tema.""

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  2. Ho trovato interessante anche il nuovo post.Un argomento del precedente ha però catturato la mia attenzione :anche nella NOSTRA CITTA' operò l'OSPEDALE DI SANTO SPIRITO, fondato inizialmente a Roma da PAPA INNOCENZO TERZO il quale,scandalizzato da sempre più frequenti notizie circa il ritrovamento nel Tevere di corpicini di neonati nelle reti dei pescatori,annesse all'ospedale un reparto per i bimbi "proietti"";a ennesima conferma dell'impegno dei Francescani nella solidarietà verso il popolo,così ben dettagliato dal PROF. e tema centrale del POST,va sottolineato quanto essi fecero in questo campo ,sottraendo a morte certa molti neonati spesso rinvenuti per strada o sui gradini di una chiesa,abbandonati alla mercè di eventi atmosferici ed altro.Un fenomeno così diffuso spinse anche altri,enti o singole persone, a prendere provvedimenti;vedi l' OPERA DEGLI ESPOSTI o TROVATELLI,citata nel POST tra le opere pie ; vedi il mezzo materiale per la soluzione del problema ovvero la RUOTA.
    Nessuno però,nemmeno i Francescani,potè sottrarre questi piccoli "indesiderati" a giochi di parole e cose simili :dai più semplici e ovvii ( proietti,gettatelli,figli della Madonna) ad altri meno caritatevoli quando non offensivi ( a Parigi nel '700 figli della patria,quasi a risollevarne le tristi condizioni; nell'Ospedale Santo Spirito di Roma i bambini venvano registrati come filius m. ignotae dove la m. sta per madre,dunque figlio di madre ignota;fin qui nulla di particolare MA qualcuno,non so se un bontempone disposto a scherzi npesanti o altro,interpretò la scritta così : figlio di m. ignota = figlio di mignota poi "elegantemente" divenuto mignotta.
    Anche i gesti più nobili possono essere guastati dalla malignità e maldicenza di qualcuno ! Grazie prof. per lo spazio concesso a me ed anche ad un pezzettino della nostra storia.

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    1. Mi hai dato lo spunto per approfondire questo argomento. A Piazza c'erano due ruote per gli esposti, A questo punto non mi resta che andarmi a leggere in Biblioteca una bellissima tesi presentata anni fa dalla figlia (Valentina) di una mia carissima collega (Antonietta), dove spiega benissimo perché si chiamavano "esposti".

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  3. Sono ben contenta e certa di ottimi risultati delle sue prossime ricerche

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