Sepolcro barone Marco Trigona, XVII sec., Cattedrale, Piazza Armerina
Sepulcher baron Marco Trigona, 17th century, Cathedral, Piazza Armerina

venerdì 22 agosto 2014

Mostra fotografica a Mirabella Imbaccari

Pino Zaccaria


Quello che non siamo riusciti a organizzare e realizzare a Piazza, ci sono riusciti a Mirabella Imbaccari. L'altro giorno sono stato a visitare la mostra fotografica presso il Palazzo Biscari, alla sommità del paese a pochi chilometri da Piazza. Ho potuto vedere quasi 400 fotografie che rappresentano, come dice il sottotitolo alla mostra "Le Memorie fotografiche del '900 - Uno sguardo retrospettivo sulla Mirabella del secolo scorso e che non c'è più". Io, aggiungo, che si tratta di uno sguardo anche sulla vita che si conduceva a metà del secolo scorso nella nostra Città. Infatti, in tanti scatti ho potuto rivedere tanti momenti vissuti da me e dai miei antenati, più o meno prossimi. Tutto ciò è stato possibile grazie all'iniziativa degli amministratori (Filippo Cremona, Giuseppe Iurato e Peppe Moschella) e al fondatore (Pino Zaccaria, nella foto) del Gruppo su facebook "ARCHIVIO FOTOGRAFICO STORICO DI MIRABELLA IMBACCARI" che, raggiungendo in pochi mesi 1640 membri, ha potuto raccogliere oltre 1500 fotografie. Pino Zaccaria, emigrato in Germania nel 1977, è "un autodidatta di raffinata cultura e personalità poliedrica: fotografo e pittore, regista e autore di testi dei suoi documentari, nel 2008 ha pubblicato un libro dal titolo Il medioevo della mia infanzia. Uno spaccato di vita degli anni '50-'60 a Mirabella Imbaccari, piccolo centro agricolo siciliano... Nel libro l'Autore, secondo il filo del ricordo, ricostruisce le condizioni di vita a Mirabella negli anni '50, quando la povertà era in tutte le case... facendoci viaggiare indietro nel tempo, per ricordarci da dove discendiamo." Chiudo questo post sulla mostra fotografica, con le parole dello stesso Pino Zaccaria sulla sua autobiografia nelle quali ritrovo appieno le finalità di questo blog "... credo di avere raggiunto l'obiettivo di fermare il tempo, quello che segnava la fine di un'epoca, quella che fungeva da cerniera tra la nostra cultura contadina, che traeva stili di vita da secolari tradizioni tramandate da padre in figlio, e l'inizio di un'altra epoca completamente nuova, nella quale gli anziani hanno ormai perso l'atavico ruolo di ponte fra una generazione e l'altra. Un'epoca come quella attuale corre a velocità impressionante verso un futuro sempre più incerto, ignara (ahimè) del fatto che senza conoscenza delle tradizioni e del passato non può esservi conoscenza né del presente né del futuro." Complimenti ancora ai Mirabellesi per l'importante iniziativa che consiglio vivamente di visitare dalle 10 alle 12 e dalle 18 alle 22 sino al 30 agosto. 

Un particolare riconoscimento e ringraziamento va all'Associazione Volontari Protezione Civile "IMAKARA" per aver reso possibile con la propria organizzazione e puntuale generosità la preparazione e lo svolgimento della Mostra Fotografica.  




 Gaetano Masuzzo/cronarmerina

*Le citazioni virgolettate sono tratte da Pino Zaccaria, Il mio focus su Mirabella, S.D.S. Service, Mirabella Imbaccari, 2014, pp. 6, 11, 15 e 43.
**La foto della Littorina anni '50 presente nella homepage di questi giorni fa parte della mostra fotografica.   
           

5 commenti:

  1. mi complimento con Lei,prof.Masuzzo,per la sua attenzione verso queste iniziative indispensabili affinchè si salvi la STORIA attraverso le tante piccole storie.Faccio mia la sua domanda "Perchè no a Piazza Armerina ?"Mi piacerebbe che qualcuno mi e le desse una risposta.

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  2. La littorina:il mio primo viaggio in treno,primi anni '50,piazza armerina vicinanze contrada Rasalgone (non ricordo più il nome della stazioncina-fermata).Per la serie "quelle si che erano emozioni!".Grazie per le tante opportunità che il suo blog offre anche a chi ha più passato che futuro.

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    1. La fermata era proprio "Rasalgone" e ancora oggi esiste il casello ferroviario che è stato trasformato in abitazione civile. Perché non ti leggi anche i tre post a cui ho dato il nome "A BEDDA FERROVIA". Devi andare sull'archivio blog sotto i diversi ELENCHI e cercate nel mese di giugno 2013 "A bedda ferrovia parte 1^, 2^ e 3^" dei giorni di pubblicazione 7, 8 e 10 giugno, poi fammi sapere cosa ne pensi. Ciao

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  3. Ho riletto i post consigliatimi;da: una copia di orario ferroviario mi è tornato in mente il nome esatto della "fermata" destinazione di una bella "gita fuori porta";grande novità per chi ,come me,conosceva solo a V'LL'GIATURA di 3 mesi nella campagna di famiglia:GALLINICA,mai più rivista.Di essa sa dirmi qualcosa?Grazie anche per l'aiuto a resuscitare memorie di momenti sereni.Ci aiuti a non cancellare il passato.La saluto.

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    1. Della località, oggi contrada, GALLINICA si hanno notizie già dal II secolo d.C. come "centro urbano minore". Nel periodo arabo è conosciuto come casale saraceno Malgà Halîl o Menzil Kâlil o Malgia Khalìl, di cui fa parte il casale e feudo Limbaccari o Imbaccari Sottano o Terra di Mirabella. Dal 1160 il feudo passa sotto la giurisdizione della città di Piazza allora chiamata Placea o Placia. Se vuoi sapere altro, io te lo consiglio, clicca sullo stemma della città di Mirabella Imbaccari in fondo a questa pagina. Buona lettura.

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