Chiesa Maria SS. della Catena |
Non tutti sanno che Babbo Natale
non è altro che Santa Claus dei paesi anglosassoni, cioè S. Nicola (o Nicolò,
Niccolò, Nicolao, Niklas) di Mira (antica città dell’Asia Minore, 260-280 d.C./343
d.C.). La devozione di S. Nicola fece erigere, dal XII secolo, chiese a lui dedicate
a Comicino (Barrafranca), Mazzarino, Pietraperzia, Butera, nel borgo autonomo
di Lombardia presso Castrogiovanni, in contrada Albara oggi Albarazza, a Gela e
a Piazza. Già nel 1222 la nostra chiesa dedicata al Santo risulta costruita a
non più di 100 metri dalla Chiesa Madre di allora, S. Martino di Tours. Nel
1313 la chiesa risulta tra le diciassette esistenti e nel 1541 nei locali
annessi alla chiesa sacramentale viene fondata la “Compagnia delli maestri della Venerabile Cappella di Maria SS. Della Catena”.
Nel 1651 la chiesa fu chiamata soltanto di Maria SS. della Catena ed ecco spiegato
il motivo dell’esistenza oggi della via S. Nicolò, che inizia proprio nella parte
retrostante, come si vede nella foto. La “Compagnia
delli maestri” in seguito si trasformò in “Sodalizio degli Artigiani” mentre la chiesa nel 1762, per pericolo di crolli, cedeva le prerogative
sacramentali alla vicina chiesa dei SS. Angeli Custodi. Da qualche anno la
chiesa è riaperta saltuariamente, mentre sino agli anni ’50/’60 era molto frequentata
e non era raro sentire che la catena della Madonna, appoggiata sul ventre di
qualche gestante dal travaglio difficile, l’aveva aiutata a partorire senza complicanze.
Si ricorda che S. Nicola, venerato anche dai Russi e dagli Slavi, è il
protettore dei giovani, dei prigionieri, delle genti di mare e delle confraternite.
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