Darrèra Santa Vèn'ra |
Ho appena ricevuto questo commento-poetico anonimo al post "Angoli e nomi dimenticati" che riporto integralmente, compresa la traduzione. Io ho aggiunto soltanto la foto e il titolo. Mi è sembrato doveroso premiare l'entusiasmo e la passione di questa piazzese proponendovelo così com'è. Sarò sempre disponibile a pubblicare simili slanci culturali.
"Fermo restando il fascino della foto (sono grande nostalgica del passato!) ho portato alla luce questi piccoli versi"
'Ndo curtìcch
Darrera Santa Ven'ra, tutt'ora gn'è ncurticch,
onna gn stà na fommna ca facci com u mpicch!
Ah s'avvdè che bedda!
Ch'è sciacquada, ch'è mpuppada!
A faccia l'ha com' u coiru
ndò nas ngnav u rogg!
Traduzione: Dietro la chiesa di santa Veneranda, tutt'ora c'è un cortile / dove vi abita una donna con il viso lungo come il picchio! / Ah se vedeste com'è bella! / Com'è formosa! Com'è ricercata nel vestire! / Però il suo viso è verde come il cavolo / e il suo naso è sempre con il moccolo!
P.S. Ho sempre saputo questa filastrocca in dialetto, e non ho avuto mai lo spazio per collocarla, adesso che ho visto Cortile Pulici mi è sembrato che la donna di cui conosco così poco, possa aver avuto dimora proprio lì. Ciao
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