S. Biagio* nella chiesa di S. Stefano |
Oggi si festeggia San Biagio, vescovo del III secolo, di cui a Piazza c'è l'unica statua nella chiesa di S. Stefano, sopra il I altare entrando sulla dx, e non a caso. Infatti, tra la fine del Cinquecento e l'inizio del Seicento a Piazza si manifestò il culto verso Santo Stefano accanto alla Porta di San Giovanni Battista. All'inizio si trattò solamente di un oratorio, poco fuori le mura, con un solo altare dedicato al Santo, per pregare affinché fossero tenute lontane dalla città, le epidemie introducibili dagli stranieri e dagli abitanti dei paesi vicini, attraverso la porta sucitata. Si racconta che per il miracoloso intervento di San Biagio, e qui arriviamo al perché della presenza della statua nella chiesa di S. Stefano, non era entrata in Città una grave malattia dell'apparato respiratorio e, in ringraziamento di tale evento, fu attribuito un particolare culto a questo Santo presso questa chiesa. Nella seconda metà del '600 la chiesa venne ingrandita e abbellita grazie al contributo di facoltose e nobili famiglie piazzesi (Starrabba, Solonia). Colgo l'occasione per fare gli auguri di buon onomastico a tutti i Biagio, Biagino, Gino, G'nuzzu, Bràsi e Bràsg, e quindi a mio padre Gino.
*Nella foto si può notare che nella mano dx S. Biagio tiene un pettine che sembra una molla, è il pettine per cardare la lana col quale fu straziato prima di essere decapitato.
Gaetano Masuzzo/cronarmerina
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