Ruota degli Esposti presso l'antico ospedale di Santo Spirito in Saxia (Roma) |
E' del 1188 la prima vera RUOTA degli ESPOSTI, aperta a Marsiglia nell'Ospedale gestito dai religiosi dell'Ordine di Santo Spirito fondato dal Cavaliere degli Ospitalieri di Gerusalemme Guy (Guido) de Montpellier (m. 1208) grazie alla sua esperienza in Terrasanta. La casa madre dell'Ordine fu in seguito trasferita per volontà di papa Innocenzo III a Roma, dopo aver assistito alla "pesca" nel Tevere dei corpi di tre neonati abbandonati da altrettante prostitute e annegati. Il sito scelto nel 1198 fu un reparto dell'Ospedale di Santo Spirito dotato di ROTA già sorto, a due passi da piazza S. Pietro, nell'VIII secolo come centro di accoglienza dei pellegrini della comunità anglo-sassone (Schola Saxorum, Saxia). Le Ruote si diffusero rapidamente in Francia, Italia, Spagna e Grecia e il meccanismo era abbastanza semplice (nei prossimi post vi mostrerò le foto di quelli di Piazza Armerina): un cilindro in legno con una apertura in cui si riponeva il bambino, capace di girare intorno a un asse verticale. La ruota era posta possibilmente in un lato isolato dell'edificio, accanto c'era una campanella per avvisare colui che era preposto a girarla senza vedere il genitore e per questo era chiamato rotaro/a o custode. I trovatelli, che riuscivano a superare le grosse difficoltà dovute all'allattamento, alle malattie infantili o alle pessime condizioni igieniche e sanitarie degli istituti, una volta cresciuti, erano quasi sempre condannati a essere emarginati sociali, soprattutto i maschi, in quanto le femmine, almeno parte di esse, grazie alla dote fornita dai conventi o dalle varie Opere Pie (come abbiamo visto nei post dedicati ai Legati di Maritaggio del nostro Monte di Pietà), potevano sposarsi o rimanere in convento. (continua) (tratto dalla tesi di laurea degli all. architetti V. CARERI e F. CASSIBBA, Il fenomeno dell'abbandono..., A.A. 2006/07)
DOMENICA PROSSIMA IL 3° POST
Gaetano Masuzzo/cronarmerina
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