Sètt Cantunèri |
(dalla Parte Prima)
Parte Seconda
"Lu suli si nni va, dumani torna,
si mi nni vaiu iu non tornu cchiù."
e canta e ridi "e ntantu fazzu corna"
penza e scungiura Cicciu "vaccitù"
pirsuasu ca la vita è babba assai
senza qualchi risata ammenzu e' guai.
E ntantu è già la sesta e i virdurara
a picca a picca grapunu putìa
spitannu l'urtulani, terra amara,
mircantiannu qualchi primintìa
e laroba locali, chianu chianu
cu qualcaduna puru do ziu stranu.
Dopu, a la nona, la jurnata ammutta
"Accattamu, piccio', talìa ch'è bedda."
"Signura, nun si pigghianu di sutta."
"Cumpà, quantu la vinni, sta pisedda."
"Gnorlei, nga si smuvissi, ca scurì."
E si fa notti, e qualchi rififì
ci mposta la "nutturna" a la picciotta,
e viulini e chitarri e mandulini
pu sì e pu no, si paranu la botta
nfinu a chi, n'allanzata d'acquazzini
renni la paci a tuttu lu quarteri.
E agghiorna e scura, e setti cantuneri.
Giòmetrico
(Giovanni Piazza)
In riferimento al post pecedente e relativi commenti
RispondiEliminaInteressante la trasposizione metrica che,per la sua surrealità,mi fa pensare a Montalbano Passata la nirvatura caffeinica?Mi consenta ancora una considerazione : il gallo-italico non è un ROCCA inespugnabile ;fossi in Lei un tentativo di innovazione linguistica lo farei.Me lo auguro.
Anonimo, il tuo stato "interessante" è cataplasma per la mia nirvatura caffeinica e il tuo pensare al Montalbano mi induce e mi produce e mi conduce al sorriso. Grato pur per lo spron che poni alla mia voglia di gallo italico, voglia chepperò va a schiantarsi sugli scogli di totale ignoranza personale e linguistiche difficoltà intrinseche e, pi mmia, insormontabili. Grazie comunque ancora, con un ringraziamento particolare inserito in un dubbio. Perchè, da sempre, c'è qualcuno, che non dirò chiamarsi Aldo, che mi sprona in tal senso. E allora, un abbraccio a te, semmai non fossi, che di ribùffito vada ad abbracciar colui che tu non fosti, nel caso fossi lui. E se adesso tu dovessi pensare che lo stato interessante era il mio, considerato che ha partorito sta demenzialità di risposta, ebbene concorderò. Sallo. Cià.
RispondiEliminaE fa bene questo signore che,per non fare nomi,si chiama ALDO.Io che non sono i l suddetto,apprezzo molto le sperimentazioni linguistiche( vedi anche la risposta per niente demenziale) tanto che avrei pensato,sempre che il PROF. MASUZZO ce ne conceda lo spazio,di inviare un breve testo in prosa ed in italiano sulla CATTEDRALE,;mi piacerebbe leggerne una sua trasposizione metrica.Ho fiducia nei risultati. Grazie e buona giornata.
RispondiEliminaIl prof., dopo attenta e accurata valutazione, per queste cose simpatiche, culturali e interessanti vi concede tutto lo spazio che volete: fòrza d' ddöch !
EliminaAccolto sprone forza d' ddoch';prosa su Cattedrale non pronta.Mi concede una breve divagazione su FONTANELLE ? (Se ricordo bene ce n'erano anche non lontano da SETT' CANTUNERI ;dunque non ci allontaniamo troppo dall'argomento del post).
RispondiEliminaErano di solito semplici composizioni scultoree di ghisa o altro e caratterizavano il territorio nazionale dalle ALPI ai PELORITANI.Pur non mancando di funzione estetica in quanto abbellivano piazze,piazzette e giardini,esse nascono con scopo utilitario e sociale :la fontanella era di tutti e tutti vi potevano attingere sia per dissetarsi sia per riempire contenitori vari per portare l'acqua a casa.Anche i nostri vecchi clochards ne traevano beneficio;valga per tutti a LANNETTA del più noto di essi .
Questo nostro modello è piaciuto,a quanto pare,ai FORESTERI;si dice che il sindaco di BRUXELLES le voglia creare nella sua città come MAISONS DE L'EAUX dove ""abbeverarsi gratuitamente"",risolvendo così il problema di turisti e senzatetto.
Nota curiosa : a Milano le chiamano VEDOVELLE (filo d'acqua = pianto di una vedova).
Le fontanelle hanno ispirato poeti noti e non :SABA " ...offre gioia gratuita.......offre sorso di vita ad ogni vita ".Un altro,di cui non ricordo il nome : ""E chi passa a me s'inchina come fossi una regina e nel cavo delle mani beve l'acqua cristallina "".Questa mia prosa così noiosetta sarà vivacizzata dalla trasposizione in versi del nostro esperto GIOVANNI PIAZZA ? Me lo auguro di cuore.Comunque GRAZIE.
Questi sono i commenti che vorrei leggere di continuo sul mio blog. Ricordi del passato che ci deliziano collegandosi con le notizie e novità in giro per il mondo. Poi, per contorno, un po' di cultura, per niente noiosa. Benvenuto e complimenti anonimo, ovunque tu sia, anche per l'esortazione al prolifico Giòmetrico. Spero tanto che continui a seguirmi.
EliminaDall’alpi le più nordiche
RispondiEliminaai più peloritani
la funtanella sbùmmica,
battagghiu di campani,
comu campana a musica
sunannu all’argintina
duna, provvidi e spròsita
rialannu l’acqua fina.
Cu na funzioni estetica
ca è bedda e d’eleganza
si inoltri a dissitàriti
rinfriscannu la panza
ti renni assai simpatica
la via di l’arrancata
e ti sulleva l’angiulu
cunzannuti la strata,
e senza tanti chiàcchiri
a centru di calura
na stati nfucatissima
ti sbùmmica friscura.
Friscura sempri pubblica
libbira p’ogni agnuni
comu sapiva praticu
compuru Purpittuni.
eternamenti aggràtisi
a capu di simana
sia pi la parti nobbili
sia figghia di buttana.
E si puru a Brussèllisi
lu sinnacu sprumenta
parabula significa
ca nunn’è brachilenta
l’azioni ca, prammatica,
inchi di gran cafolu
li punti chiù stratèggici
d’acquaticu cannolu.
Funtanella puetica
ca riala gustu e vita,
ca si garidda spàsima
è megghiu di na zita.
.
garidda = tonsilla
Grazie dei complimenti.La seguo già da un po' e, data l'approvazione delle mie divagazioni su temi vari,lo farò ancora.Saluti.
RispondiEliminaFORMIDABILE ! Il nostro traspositore_poeta conosce bene l'animo umano ed il linguagio della poesia.COMPLIMENTI.Spero di rileggerla in tante altre occasioni simili.
RispondiEliminaSaluti a lei e al prof.