Sepolcro barone Marco Trigona, XVII sec., Cattedrale, Piazza Armerina
Sepulcher baron Marco Trigona, 17th century, Cathedral, Piazza Armerina

domenica 22 giugno 2014

Le 100 Chiese di Piazza / 8

Chiesa di Santa Chiara, ingresso dal piano Teatini

L'unica chiesa urbana in rovina 
(restaurata nel 2010 e rimasta chiusa)

Santa Chiara d'Assisi
nell'ex convento delle Francescane Clarisse
poi palestra ginnica dell'Ist. Magistrale "F. Crispi"

Gaetano Masuzzo/cronarmerina

14 commenti:

  1. Quanti ricordi,ho fatto la dentro dalla seconda media fino al 1949 quando mi diplomai .Nella palestra la mattina le studentesse ci riunivamo la
    à fino a che suonasse la campanella per entrare in classe.Tante volte sbirciavo dalla porticina secondaria sempre semiaperta;si vedeva l'altere e dei banchi per assistere la messa .Ma attraverso le finestre rotte i colombi li avevano fatto la loro casa,immaginate com'era ridotta.Mi intristiva tutto questo abbandono e non mi spiegavo il perché.Dopo è stato un continuo disfacimento.Anche come scuola mi è dispiaciuto che l'hanno mandata in rovina

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  2. perché l'unica urbana in rovina?
    La chiesa dell'Iria è venuta giù qualche anno fa. La vicina chiesa dei Teatini è chiusa e in precarie condizioni statiche da quando andavo a scuola nell'annesso convento. Sant'Anna è rimasta un cantiere incompleto e abbandonato da circa 30 anni. La stessa San Martino risulta avere copiose infiltrazioni d'acqua che ne stanno pregiudicando il tetto ligneo (in rovina lo sarà fra qualche anno).

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  3. Restaurata nel 2010 ed in rovina dopo 4 anni..!?
    Mi sembra che il concetto di rovina è usato a sproposito. Chiusa, abbandonata al suo destino, sicuramente, ma in rovina è un pò troppo catastrofico. :-)

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    1. L'elenco odierno si rifà a quello che avevo stilato nel 2008-09 al tempo della stesura del libro "Cronologia", e ti assicuro che prima del restauro era in rovina come, del resto, tutto il complesso dell'ex Magistrale. Basta sbirciare dietro il grande portone dell'ex istituto per fartene un'idea di com'era CATASTROFICA anche la chiesetta. Se poi tu sei così ottimista a non cosiderarla con questo termine beato tu ! Se una chiesa non è in rovina solo perché ancora resistono le mura perimetrali e una specie di tetto allora chiamiamola allegramente PERICOLANTE, ma sempre ROVINATA rimane!

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  4. L’ottimismo non c’entra.
    L'elenco odierno allora meriterebbe di essere aggiornato al 2014. Se descrivi le condizioni di fabbricati retrodatandole alla stesura del tuo sforzo letterario del 2009 e non ti sinceri delle condizioni di quelli restaurati successivamente, non è normale; però è un problema tutto tuo nel quale non mi permetto di entrare. In riferimento alla chiesa/palestra (non tutto il Magistrale) risulta a tutti che la stessa sia stata restaurata con la sostituzione dell'orditura lignea della copertura, sono state anche chiuse quelle orribili finestre che illuminavano la palestra e ne sono state aperte altre sotto il livello della gronda che si innestano molto meglio nel prospetto. Sono anche stati integralmente ripristinati gli intonaci interni (basta sbirciare dentro i portoni oggi, nel 2014); le uniche cose che purtroppo non sono state fatte sono la pavimentazione interna e i serramenti esterni (carenze economiche probabilmente).
    Per una volta che è stata meritoriamente salvata una struttura di pregio, leggo che per te è in rovina, come se i fondi spesi non si vedessero e la struttura stesse in piedi in virtù dello Spirito Santo.
    IL termine rovina, al di fuori del tuo piccolo mondo nel quale sto scrivendo, ha un significato alquanto circostanziato, quindi se qui dentro ha un significato diverso dal resto del mondo, chi ci capita non può certo saperlo. Per l'appunto, nel resto del mondo, se ad una chiesa o ad un qualsiasi fabbricato, resistono le mura, che sono state consolidate nel 2010 e il tetto, NUOVO in legno trattato (che tu definisci "specie" in virtù misteriosi ragionamenti ingegneristici) NON E' NE IN ROVINA NE E' PERICOLANTE, semmai si può definire chiusa, da completare in alcune rifiniture. Tutte queste definizioni appena elencate, come anche quella di RUDERE, hanno un significato definito sia dal vocabolario, che da leggi e sentenze dei vari tribunali amministrativi regionali.

    In buona sostanza non si riesce a capire con quali criteri tu definisci le condizioni delle chiese; ammesso che siano ancora come le descrivi, visto che ti riferisci al 2009, infatti qualche post più in basso definisci la chiesa Sant’Ippolito come abbattuta, ricostruita in parte, mentre in questo consideri Santa Chiara in rovina (mah..!.misteri d'artista). Che mi risulti la chiesa di Sant’Ippolito è stata sottoposta in tempi recenti non a ricostruzione ma ad interventi di consolidamento delle murature con la realizzazione di contrafforti, tiranti e catene per evitare che i muri si scolleghino l'uno dall'altro e finiscano in testa a qualcuno (magari anche a te che vai curiosando). Per di più è priva di copertura; ne ha (questa si) una specie, prefabbricata, nel retro-prospetto. Se ti riferisci a tempi antichi specifica.
    Fermo restando la validità dell'elenco da te proposto e che comunque lo spazio è tuo quindi puoi scrivere qualsiasi cosa ti baleni nella mente, ti invito, se proprio devi disquisire sulle condizioni, A FARE UN BREVE AGGIORNAMENTO SULLE ATTUALI CONDIZIONI DELLE COSTRUZIONI CHE ELENCHERAI NEI GIORNI A SEGUIRE e a spigare ai lettori cosa per te significhi rovina, pericolante, buone condizioni, ricostruzione parziale e non, in modo da rapportarlo alle definizioni più reali e concrete che vigono nel resto del mondo.

    Se ti infastidirti per riflessioni (LOGICHE) su ciò che scrivi, e rispondi sfottendo sul mio presunto ottimismo fai prima a bloccare i commenti, cosi te la canti e te la suoni da solo. Buona verifica.

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    1. Come ben dici, trincerandoti, come sei solito fare, sull'anonimato, nelle ultime due righe i tuoi commenti sterili verranno prossimamente eliminati: così me la suono e me la canto senza la tua "inutile e sterile" partecipazione. Caro anonimo hai sprecato il tuo tempo, adoperalo per un tuo blog: vediamo come te la cavi, mister CRITICONE e SAPUTONE !

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    2. Caro Gaetano, ricorda sempre la regola numero uno: mai stuzzicare il geometra costringendolo a saltare il pasto delle tredici per dimostrarci tutto il suo sapere sulle catene e sui tiranti, sulle coperture prefabbricate e, soprattutto, sui retro-prospetti (che mi sanno tanto di lato B).
      Pensa, in un rigurgito di succhi gastrici desiderosi di cibo, è perfino arrivato a definire logiche le sue menate, dimentico di quanto a tale proposito ebbe a scrivere l'amato Bierce: "La logica è l'arte di pensare e ragionare in perfetta armonia con i limiti delle proprie incapacità".

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  5. Povera Piazza! Ma non sarebbe meglio unire le proprie conoscenze e affrontare le problematiche serenamente insieme ...senza far affrontare chi legge?

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    1. Caro "nuddu", prima non riuscivo a spiegarmi come mai Piazza fosse arrivata a questo livello di degrado. Finalmente, da quando ho cercato di spiegarmi tante cose, ho capito: l'ignoranza, la presunzione e, soprattutto, l'invidia di noi piazzesi non ci farà fare alcun passo avanti: "Zucchi semu e zucchi r'stamu!".

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    2. Mi scuso con "nuddu" al quale era stato eliminato erroneamente il commento delle 15:14 che riporto integralmente: "La critica è un esercizio legittimo di libertà. La storia ce lo insegna. Chi crede in ciò che fa, tira dritto lo stesso e rsiponde non mostrando risentimento. Anche il provocatore è il sale del contraddittorio civile, e il tuo plurale (semu) non mi è piaciuto."

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  6. Caro anonimo del 23 giugno ore 11,53, visto che sei così saputo, accetta l'invito di Gaetano: creati un blog e vediamo cosa sai fare.
    E' molto facile criticare il lavoro altrui senza mettersi in gioco.
    A Gaetano vorrei esprimere tutta la mia stima e riconoscenza per come riesce con le sue minuziose ricerche a proporci la storia di Piazza ed io che sono lontano e da tanto tempo, quei minuti passati nel blog mi fanno sentire più vicino al mio paese.
    Caro Gaetano non te la prendere , la invidia è brutta assai e...... non aggiungo altro.
    Un caloroso saluto.

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  7. Non leggevo il Blog da alcune settimane e rimango allibito da quanto scritto da "Anonimo del 23 giugno". Premesso che una disquisizione così approfondita su "tiranti" "coperture" ecc. meriterebbe la firma in chiaro di chi scrive (così potremmo, noi poveri tapini, chiedere lumi e qualche corso di aggiornamento, all'illustre "Archistar"; è così che venite chiamati, vero?) non si capisce perché così tanta acredine verso chi si sta facendo un bel mazzo per farci conoscere le "bellezze" ed anche le "brutture" di Piazza. Vuole il sig. Archistar un Blog in cui si parli solo di ricette tradizionali, della Cavalcata e del passio al Gen. Cascino? Bene, si faccia un Blog suo e prima di riempirci delle sue innumerevoli conoscenze tecniche, per favore, rifletta un po' e poi si faccia una "passiata" alla villa Roma, tanto per distendersi un po', ma poi niente più lezioni ed argomentazioni "Pallose". Ringrazio anche Filippo da Vercelli che, come sempre, riesce a cogliere benissimo il nostro pensiero. Herald.

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  8. francesco cianciscone24 giugno 2014 alle ore 11:47

    Caro Gaetano concordo perfettamente con il tuo commento del 23/6 ore14,35 sono sempre stao convinto che queste nostre "qualità" sono e saranno la rovina di Piazza

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