Sepolcro barone Marco Trigona, XVII sec., Cattedrale, Piazza Armerina
Sepulcher baron Marco Trigona, 17th century, Cathedral, Piazza Armerina

domenica 6 dicembre 2015

Semplici gesti, grandi emozioni / 2

U Generàu Cascìngh cû a Cattradàu
CÒM S' L'AVISS ACCETTÀT
 (II parte)

Gghià vuless munnè p' feggh'la mangè du mumént stìss
Ancora tutta 'ntabarrada e sèmpr cu a valigia 'nmanu
"Benturnàda a Ciazza s'gnù! A vidu stanca
S'ar'criass cu sta bedda f'cudìnnia! Ora ggh'à munnu"
A föm'na s' ferma 'nmumènt p' saluèrlu
È mozionàda p' cöss gèst
Ch'av u savör d'a vera am'cìzia, du vèru affettu.

Eccòm s'ha voless mangè da bedda f'cudìnnia!
Ma cèntu passi avanti, gghè so marì
Ch' 'nprìmis, i f'cudìni nan ggh piasg'nu
P' secönn, av pr'mùra d' r'vè 'ncasa
(mànch s'avess f'gghétti cu' spett'nu)
Tèrza e urt'ma cosa, ieddu nan è purtà p' stì fastucchi.

No mèntr s'ha f'rmà p' guardè a scena
E i so oggi par ch d'gess'ru
"Avà! Rosa, mòv't, ggh'ai désg giörni d' tèmp
P' mangèt tutta a v'r'dura e i f'cudìni ch' voi"
A föm'na, ch capìsc so marì o barbariè d' l'oggi,
P' nan fè chiàcch'ri mànch bonu r'vadi,
U scuta e s' sp'dugghia a cam'nè.

Talìa arréra a bedda f'cudìnnia
T'nùa 'ndda manu cu tanta d'l'catèzza,
Mànch s' nan aviss spini,
Cu sa comm'ava èss dözz?
"Nonzi, gràzi cu tuttu u cör,
CÒM S' L'AVISS ACCETTÀT
Dumàngh mattìngh n v'döma."

ROSALBA TERMINI, 2015

Gaetano Masuzzo/cronarmerina 

11 commenti:

  1. Tanì, complimenti per continuare ad ospitare scrittori in gallo italico. Non voglio pensare quando i vecchi cultori della nostra lingua non ci saremo più. Quindi ben venga chiunque voglia parlare, scrivere o semplicemente appassionarsi al nostro vernacolo,indipendentemente dalla correttezza ortografica dei vocaboli. Si potrebbe comunque organizzare un corso a puntate di grammatica .Il vocabolario di riferimento é sempre quello del Roccella acquistabile usato su e-bay o nuovo presso Forni Editore nell'edizione anastatica. So che esiste un "circolo informatico" di cultori del gallo italico.Comunque bisogna far presto.Abbiamo un grande tesoro.Cerchiamo di non disperderlo.Un caro saluto Michele Suriana

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  2. Miché, sino a quando l'entusiasmo e la passione per le cose e le persone che gravitano intorno alla mia Città mi sosterranno, sul mio blog e, tra qualche giorno anche sul mio sito, ci sarà sempre spazio per il sano, onesto, educato e volenteroso impegno a 360° per conoscere, scoprire e approfondire tutto ciò che ci capita a tiro. Ciao

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  3. Apprezzo molto la sottile ironia di questa lirica, tuttavia essa andrebbe rivista dal punto di vista ortografico e allinearla a ciò che Tanino Platania ha scritto. Il talento c'è, ma va aiutato. Sebi Arena.

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  4. Quando la Cupola era nera.

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  5. condivido ed apprezzo l'intervento del sig. Suriana e mi permetto di aggiungere SALVIAMO IL GALLOITALICO finchè siamo in tempo ; facciamo in modo che , finita la nostra generazione , si possa passare il testimone alla successiva ; facilitiamole il compito con scritti di vario contenuto ; insomma RESISTERE RESISTERE RESISTERE affinchè anche questa tessera della nostra storia individuale e collettiva non vada distrutta,Prezioso
    sarà il blog del nostro PROF. così sensibile all'argomento.
    'MPERCIO' CUM'NZUMA ,N' S'NTUMA NAUTA VOTA ,MACARI 'NVERSU
    Natal' cu 'ncorch' r'gord' d' dozzi e vivamaria.

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  6. Caro Gaetano
    Ho inviato due commenti tra ieri ed oggi, ma non vengono pubblicati... come mai? Forse hai bisogno di commenti solo favorevoli? così a mio avviso il dibattito rimane solo a senso unico. Saluti

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    1. Il dibattito è tale se è costruttivo e non anonimo. Regolati. Commenti da anonimi non ne verrano più pubblicati. Pazienza, puoi cambiare canale. Passo e chiudo.

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  7. Perché non aggiungere sotto ogni cartello,via,nei manifesti di ogni tipo, etc.etc. la traduzione in piazzese? In Alto Adige,Lombardia, etc.etc. già da decenni è in uso.

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    1. Vtr, ottima l'idea. Ma se già è difficile, se non impossibile, mettere dei cartelli illustrativi davanti gli antichi palazzi di Piazza.

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    2. Quella di scrivere i nomi sui cartelli con espressioni diverse dall'italiano, può anche assumere aspetti a volte folcloristici, a volte anche "ridicoli". Tra Lombardia e Alto Adige/Sud Tirol vi è infatti, a tal proposito, una sostanziale differenza. In provincia di Bolzano ciò deriva dal fatto che si tratta di una provincia trilingue (Tedesco, Italiano e Ladino)su cui vigono degli accordi con il Governo Italiano per tale rispetto e sui cui esercita la funzione di Garante e di Controllore lo Stato Austriaco. Diverse sono le situazioni nel resto d'Italia dove ogni Comune o Provincia decide se inserire o non le denominazioni dialettali.

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  8. Io non conosco molto il galloitalico di cui parlano in molti, i più raffinati; certo i versi dell'Autrice,mi hanno affascinato e devo dire che hanno dipinto una scena veramente suggestiva: ero accanto al venditore di fichidindia! Brava Rosalba

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