Ingresso al Castello Aragonese, XV sec. |
O Piazza Antica
I parte
M'inchino e mi prostro
m'imbarazzo e mi pento
o mia bella Piazza
dalle antiche e sgualcite mura
Peculiari arcate su nobiliari dimore di feudale gloria
pervasa da normanne sembianze di nordica essenza
arabi lasciti e ville romane
testimoniar mistica e remota presenza
Lustre di merito e storia
regno di trionfali monumenti
pietra miliare d'ardue e trapassate umane gesta
Comarca d'antichi e benemeriti privilegi
Madre di gesta al valore
culla di caparbi generali
fosti terra di contesa
tra l'armi e militari
Acre rimpianto nell'ingrato disconoscer leggendaria ventura
depauperar autentici veti di civiltà vissuta
all'ostile mercede fascista del tiranno piegasti oscura
or che volger al colluso unir di popoli ignuda
Citar laconici tuoi poeti
figli del tuo gallico gergo
onorar remote origini
con esemplar voga e talento
(continua)
Francesco Lavore
(33 poesie per un'illusione, Ed. Temperino Rosso, Brescia, 2015)
Gaetano Masuzzo/cronarmerina
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