Sepolcro barone Marco Trigona, XVII sec., Cattedrale, Piazza Armerina
Sepulcher baron Marco Trigona, 17th century, Cathedral, Piazza Armerina

mercoledì 11 novembre 2015

Commento della presentazione

Scarcione, Leone e Paci
Partecipe e coinvolto il numeroso pubblico, intervenuto all'interessante volume fotografico di Giuseppe Leone, "Storia di un'amicizia". Notevole e, davvero, "inedita" la presenza in sala di un gruppo di studenti del Liceo Linguistico della Città. Gli onori di casa, a nome del Vescovo, li ha fatti Padre Giuseppe Paci, Direttore del Museo. Quindi, la Prof.ssa Marianna La Malfa, Presidente dell'Uciim, ha sottolineato l'interesse di professori e alunni delle varie Scuole ed Istituti per la Mostra e il volume "Storia di un'amicizia". L'editore, Dott. Giuseppe Prodi, nel suo appassionato intervento ha rievocato la stima e l'ammirazione intercorsa tra lui e Sellerio, da cui trasse stimolo nella personale "avventura" editoriale. Concetto Prestifilippo, con scoppiettante stile "provocatorio", ha moderato i lavori e tracciato una puntuale sintesi delle relazioni, stimolando i presenti, che sono intervenuti con domande e osservazioni pertinenti. 
Giuseppe Leone, più volte applaudito, si è letteralmente commosso, quando ha rievocato l'incontro con l'allora giovane intellettuale piazzese, Ignazio Nigrelli, presente Concetto Prestifilippo e lo scrivente, nella Chiesa di san Giovanni, dove Leone, già affermato fotografo, venne, per fissare, con la sua grande sensibilità professionale, le immagini degli affreschi del famoso pittore fiammingo e aiuti, Guglielmo Borremans. Il pubblico lo ha incoraggiato a continuare l'esposizione, tributandogli un'ovazione.
Facevano corona all'autore eminenti personalità della nostra Città. Tra le altre: Ugo Adamo, Vittorio Malfa, Sebi Arena, Carmelo Nigrelli, Agata Caruso, Mirella Calcagno. Nella "conversazione" con l'autore sono emersi i momenti salienti dei suoi incontri con Bufalino, Consolo e Sciascia, che, pur nella loro diversità, a buon diritto, si collocano tra gli autori più significativi della storia della letteratura e illustrano, insieme ad Andrea Camilleri, la Sicilia. A mio parere, appaiono ben calibrati, i giudizi rispettivamente di Silvano Nigro: "Leone è un narratore della Sicilia, dei suoi monumenti, delle sue feste, dei costumi e della vita tutta, per immagini fotografiche. Un narratore che si è accompagnato a Sciascia, a Bufalino e a Consolo e ha rivelato, alla letteratura, la Sicilia più vera, quella degli uomini come quella della pietà vissuta e dei paesaggi". E l'altrettanto autorevole rilievo di Gesualdo Bufalino: "Leone è uno che alla Sicilia si accosta come a un corpo di una donna... ora sfiorandola appena, ora facendole teneramente violenza, ora guardandola con finta pigrizia, come dal balcone d'una stella remota".
I suoi lavori vertono su: paesaggio, architettura, feste popolari, antropologia, moda, lavorando per riviste nazionali e internazionali, sia a colori, sia in bianco e nero. "Il Matrimonio in Sicilia" è considerato il suo capolavoro, dove, in 70 immagini, racconta episodi di riti privati, utili a delineare l'evoluzione della nostra società.
Antonino Scarcione 


Gaetano Masuzzo/cronarmerina

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