Sepolcro barone Marco Trigona, XVII sec., Cattedrale, Piazza Armerina
Sepulcher baron Marco Trigona, 17th century, Cathedral, Piazza Armerina

martedì 28 luglio 2015

Dedicata all'anonimo



Ieri dal poeta piazzese Tanino Platania, ho ricevuto questa poesia a supporto del commento scritto dall'anonimo il 26 Luglio 2015 alle ore 14:42 sul post "A volte ritornano (i foresteri)"
 
Gaetano Masuzzo/cronarmerina

21 commenti:

  1. Bellissima poesia sulla triste necessità di emigrare per bisogno. Chi porte con la valigia di cartone porte poche cose per le prime emergenza, ma lascia il cuore, gli affetti, la famiglia, e vive nel desiderio di tornare.

    RispondiElimina
  2. PER RACCONTARE L' EMIGRAZIONE
    Quel treno per un nuovo dove . Quel treno per non """perdere il treno """,magari l'ultimo .
    Quel treno la cui FRECCIA era del SUD e dal sud disseminava dardi doloranti ,
    vite senza altra speranza di vita se non un altrove il cui incognito conteneva barlumi
    di speranza . Molti barlumi si tradussero ,col tempo ,in luci spesso tinte di lacrime
    e sudore . Tanta luce vinse il buio che si lasciava alle spalle ma non lo spense .
    Le sue ceneri si depositarono in un angolo del cuore e tinsero di rosa pallido il buio ,
    costringendo il cuore a tornarvi per riassaporarlo con la forza di una fame nuova e
    diversa ; fame di ciò che quel treno non potè trasportare nel nuovo dove ,
    nell'altro-ove .Quel treno si portò via fiori e frutti ma non le radici.

    RispondiElimina
  3. Leggo sempre questo blog, ma è la prima volta che commento. Vorrei segnalare agli autori delle due bellissime poesie pubblicate in questi giorni che, oltre alle persone che avete citato, vi sono anche quelli che se ne sono andati da Piazza "ridendo e cantando" e che vivono all'estero "ridendo e cantando". Non rinnegano le origini, ma quando arrivano alla Bellia non hanno per niente gli occhi lucidi dall'emozione, sapendo che troveranno la stessa Sanità non funzionante che hanno lasciato, gli stessi palazzi cadenti, gli stessi problemi di immondizia ed acqua, lo stesso immobilismo. Di nuovo ci sono soltanto i Sindaci ogni cinque anni, ma solo affinché nulla cambi e tutto rimanga come prima. La mia è una voce "fuori dal coro", ma ci tenevo a sottolineare che non tutti viviamo con il desiderio di tornare (magari torniamo per qualche settimana, ma poi fuggiamo).

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Non è una voce fuori dal coro perché io nella prefazione alla poesia del 25 luglio (A p'zzada di foresteri) dico che "la poesia arriva subito al cuore di chi prova amore-odio e di chi ha la fortuna-sfortuna di starle lontano". Perché non tutto, quasi niente, va per il verso giusto, tranne l'aria da B'ddia, almeno per ora.

      Elimina
    2. Verissimo! Oltre noi anche i turisti fuggono e sono lieti di mai più tornare. Forse non è vero che nulla e' cambiato perché,diamone atto, il degrado e' aumentato con plauso agli amministratori locali.

      Elimina
    3. Però anche gli amministratori sono cambiati, non è mai cambiata la mentalità! Di questo passo piazza Armerina in men di vent'anni farà altri passi "da gigante" in dietro! W le maestranze! ��

      Elimina
    4. Vivo al nord da parecchi anni. Quando partii, oltre la famiglia,lasciai giardini verdi e fioriti, vasche piene di pesci e acqua, strade affollate e ricche di negozi. Ritorno spesso e trovo giardini di immondizia,vasche pattumiere e strade dissestate con negozi chiusi. Amministrazione comunale hai le bende agli occhi? "il forestiero" ripartendo porta via degrado e abbandono: Peccato!

      Elimina
  4. Ringrazio l'Amministratore del Blog per avermi dedicato addirittura un intero Post. Complimenti al sig. Platania per la bellissima poesia, davvero emozionante!! Leggo dai commenti che tanti altri sono disgustati dalla situazione in cui versa la vostra/nostra città. Ora sarebbe il caso che i "passeggiatori del Gen. Cascino" intervenissero per spiegarci come si trovano in mezzo a questo degrado e se si prevede, in un lontano futuro, almeno qualche cenno di miglioramento. Per quanto riguarda le critiche agli Amministratori Pubblici, lasciate stare. Loro leggono segretamente il Blog e diranno: "cosa volete che ci importi dell'opinione di una decina di rompiscatole; quello che conta è la felicità e l'approvazione della gente nel venire a sentire i cantanti in piazza, nell'assistere alla sfilata del Palio, ai fuochi d'artificio, ecc.". Non so chi sia il Sindaco della città e nemmeno mi interessa conoscere il suo nome, ma me lo immagino, la sera del 15 agosto, tronfio e impettito, sfilare in prima fila dietro la Madonna delle Vittorie, salutando a destra e sinistra poveri cittadini, come se la sua città fosse al primo posto in Italia nella raccolta differenziata, o come se avesse la biblioteca più frequentata d'Italia.

    RispondiElimina
  5. Allegorica e struggente. Il Poeta,ormai conosciuto per la sua grande capacità di mettere in versi suggestioni e sentimenti,storie di vita vissuta, descrive l'esodo,mai cessato, di chi parte per cercare un lavoro. Ieri in treno e con la valigia di cartone, oggi col trolley e in aereo. Da questo punto di vista nulla e' cambiato.

    RispondiElimina
  6. L'atmosfera che si respira in questi giorni, da parte dei paesani del nord, e' di un senso fi sfiducia e malcontento generale. Sporcizia, rumori di motorini smarmittati che scorrazzano indisturbati per le vie a tutte le ore, traffico lentissimo, Vigili urbani inesistenti, centro storico abbandonato, si chiedono come passeranno le serate fino a ferragosto e qualcuno pensa di rientrare molto prima fermandosi in Calabria, insomma non vedono l'ora fi ripartire. Bella figura che stiamo facendo!

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Dopo questa notte "tranquilla e silenziosa" anch'io consiglierei ai turisti e ai piazzesi che tornano a visitare i propri cari di STARE ALLA LARGA DA PIAZZA ARMERINA, purtroppo!

      Elimina
    2. Non vorrei entrare in considerazioni tanto giuste.Riflettevo pero' su come il dramma dell'esodo abbia da sempre segnato la storia dell' umanita' con i suoi simboli mutati e ugualmente dolorosi.In ultimo come ci descrive la cronaca...uno zainetto con le medicine x una bimba ,gettato in mare xche' zavorra.Come le vite a perdere.Le speranze dei nostri padri erano gioia, in confronto.

      Elimina
    3. Caro professore, è il caso di dire: "Già Fatto". Infatti il sottoscritto se ne sta alla larga da Piazza e l'unico contatto è con questo Blog. Con parenti ed amici c'è solo il telefono e ciò è sufficiente. Le ultime estati in cui sono stato a Piazza, le notti le ho passate in bianco. Motorini, musiche nei bar ad alto volume, ecc. Per chi vive in Svizzera è un vero tormento. Non è per fare lo snob o per criticare la propria terra, ma ci si chiede perché in altri posti si continui a progredire (vedi nuovi parchi, nuove zone pedonali, miglioramento dei servizi pubblici, ecc.) mentre a Piazza si va sempre più indietro. Proprio ieri sul "Sole 24 ore" veniva trattato questo argomento. Il Sud è sempre in una situazione di sottosviluppo e per Sud non si intende il tradizionale meridione, ma si parte da Roma in giù. A tal proposito basta leggere come la nostra Capitale stia diventando sempre più una città Mediorentale ed un immenso e sporco Suk.

      Elimina
  7. Bene Gaetano sia per quanto scritto il 29 che di stamattina.
    Io non voglio commentare, chissà quando verrò a Piazza, ma come le altre volte mi sforzerò di apprezzare solo i lati positivi.
    Saluti a tutti i Piazzesi e "forestieri".
    Filippo da Vercelli.

    RispondiElimina
  8. I versi del Prof. Platania invitavano all'emozione ,alla riflessione sui risvolti umani di un fenomeno storico-sociale ; ed invece........? Hanno finito per suscitare un vespaio
    che io non condivido ma comprendo perchè ogni occasione è buona per esprimere rabbia e dolore quando le malefatte superano ogni limite tollerabile.
    Nella valigia di chi ritorna e riparte ed in quella di chi si allontana per la prima volta
    c'è un solo contenuto : DISTRUZIONE con annessi e connessi.
    L'augurio che mi faccio è duplice : uno che gli attuali AMMINISTRATORI leggano i contenuti di questo BLOG , magari senza farlo sapere in giro , così giusto per sapere
    come è visto il loro operato non solo da quella decina di poveri illusi di cui si parla in
    uno degli ultimi commenti ; due che soprattutto lo rileggano attentamente gli elettori
    alla prossima tornata prima di ""spargere "" crocette qua e la secondo il metodo del
    ""ndo coio coio "". Per la serie MEGLIO PREVENIRE CHE CURARE.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Per Anonimo del 2 agosto. Ma perché dice che nella valigia di chi parte o si allontana vi è solo DISTRUZIONE? Guardi che sono finiti i tempi in cui il figlio del fabbro doveva vivere con i genitori e diventare anche lui fabbro, trascorrendo tutta la vita nel suo quartiere ed andando in città solo per il militare o per motivi di salute. Se non sbaglio un signore in uno dei post ha detto di essere andato via ridendo e cantando. Bene, anch'io sono uno di quelli che se ne è andato via fischiettando e nella mia valigia non vi era ha nessuna distruzione. E non mi considero, inoltre, per niente un fallito, solo perché dopo gli studi sono andato via dal paesello. Non vivo tutto l'anno con il pensiero di passeggiare al Gen. Cascino e non vorrei mai che i miei figli marcissero alla "villetta" in attesa di avere un posto in Comune o alla Forestale.

      Elimina
  9. Lei fa parte della più o meno lunga schiera di chi se ne è andato " ridendo e cantando " e che non ha nostalgia o rimpianti per ciò che ha lasciato nè si emoziona per l'aria d'a B'DDIA.NULLA DA ECCEPIRE. E'ben contento di non vivere limitandosi a passeggiare lungo il viale GEN.CASCINO e di non limitare l'avvenire dei suoi figli alla ""VILLETTA "".
    Anche qui NULLA DA ECCEPIRE.
    Riflettendo però sulle sue osservazioni circa la parola DISTRUZIONE , ho notato che lei non ha letto nei vari commenti se non quello che voleva leggere tralasciando il resto.
    Per es. ""troveranno la stessa Sanità non funzionante, palazzi cadenti......lo stesso
    immobilismo " , "il degrado è aumentato"" ,""giardini di immondizia....strade dissestate e negozi chiusi "", "degrado ed abbandono"" , "sporcizia,rumori....vigili urbani inesistenti , centro storico abbandonato"".
    Questo è il pacchetto o valigia che la CITTA' offre al visitatore occasionale ed anche a chi , pur standone lontano ,per scelta o necessità ,ogni tanto vi ritorna e poi se ne va perchè la sua vita lavorativa o affettiva è altrove.
    Questo pacchetto o valigia non si sintetizza con la parola DISTRUZIONE ? Che non
    è dentro chi se ne va ma fuori.Ha mai pensato che,se le opportunità trovate altrove dagli emigrati le avesse offerte il luogo d'origine , molti non si sarebbero mai mossi ?
    Il che non nega a nessuno la libera scelta di vivere altrove ; ma deve essere una scelta LIBERA e non CONDIZIONATA da un ambiente ostile che magari ti negherebbe
    un progresso sociale (il figlio del fabbro costretto a fare il fabbro , i propri figli parcheggiati alla villetta ). Il rimpianto , le emozioni di cui si parla nel POST non sono rivolti a ciò che è ,semmai a ciò che fu e soprattutto a ciò che avrebbe dovuto essere e non è stato non certo per colpa del paesano residente o non .
    I falliti ,gentile Anonimo, non siamo noi ma chi , non avendo saputo fare il proprio lavoro , ha determinato la DISTRUZIONE ,il degrado che non si può non notare.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Buongiorno, sono l'Anonimo a cui Lei ha risposto e che risponde immediatamente. Condivido al 100% tutto quello che ha scritto, parola per parola. Lei ha fatto un quadro della situazione perfetto. Non so se lei vive a Piazza, ma sarebbe opportuno che quanto da lei scritto venisse recapitato ai vari amministratori ed al Sindaco. Non si sa mai, forse l'aria di Ferragosto potrebbe intenerire qualche coscienza. La saluto cordialmente.

      Elimina
  10. Ricambio i saluti e ringrazio per la condivisione .Non abito più a
    Piazza da circa 30 anni e non ci torno da 20 ; avevo perso perciò i contatti con quella realtà quasi del tutto ,,dispiacendomene ; li riprese tre o quattro anni fa grazie al BLOG
    del Prof. MASUZZO nonchè agli altri pochissimi organi di informazione locale soprattutto al primo che sa toccare corde vitali per i residenti e ancora di più per chi da lontano assiste inerte alla distruzione del patrimonio umano e culturale,che rappresenta le sue radici.Che quanto scritto da me ,anzi da noi ,venga letto da chi governa la città rimane un pio desiderio ; essi appartengono alla serie ""il modo casca ed io mi faccio più in la "".SALUTI.

    RispondiElimina
  11. In coro, qui a Piazza i vecchi parrucconi del politicume locale hanno risposto al suo .....e io mi faccio più in là. Con un " Ole' ".

    RispondiElimina
  12. ERRORE !! Quei cari SIGNORI non hanno mai letto e mai leggeranno ciò che viene scritto in questo BLOG.Dunque non hanno potuto esultare come LEI ,così misericordiosamente , pensa .Mi auguro che non lo abbia fatto lei per loro.

    RispondiElimina