Sepolcro barone Marco Trigona, XVII sec., Cattedrale, Piazza Armerina
Sepulcher baron Marco Trigona, 17th century, Cathedral, Piazza Armerina

mercoledì 10 giugno 2015

Edicola n. 27


L'Edicola Votiva n. 27 si trova sotto il piano del Duomo in via San Marco. Come si vede nella foto in basso, la piccola edicola è inserita nell'alto muro di contenimento della grande piazza Cattedrale, quello rivolto a Nord. La via poi prosegue sino a incrociare la via Misericordia, dove esisteva, appunto, la chiesa di San Marco Evangelista*, trasformata in seguito in abitazione. Se non fosse per quella specie di veranda moderna e/o gabbiotto (biglietteria?) in ferro color grigio perla, che si protende verso l'antica strada che, oltretutto, conserva la lastricatura in pietra da taglio locale tipica di Piazza, sarebbe un piacevole scorcio del centro storico. 
L'edicola è dedicata con un'immagine cartacea alla vicina Maria SS. delle Vittorie ed è protetta da una serie di ciaramitte (laterizi-coppi delle nostre parti) sostenute da una tavola in legno che poggia su due mensole di ferro. Il tutto è sovrastato da una "simpatica" scatola di derivazione che porta l'elettricità al vicino lampione.

*Esisteva un'altra chiesetta dedicata al Santo Evangelista nell'omonima contrada.

Gaetano Masuzzo/cronarmerina      

20 commenti:

  1. Il "gabbiotto/biglietteria" è il tipico esempio di abusivismo edilizio "spontaneo". Con il termine SPONTANEO si usa classificare tutte quelle costruzioni abusive, specialmente nel centro storico, dove ognuno ha costruito quello che voleva, dove voleva e con i materiali che voleva. Basta farsi una passeggiata nei nostri orribili centri storici per ammirare portoni in alluminio anodizzato, gabbiotti nascondi caldaie in ferro posti sui balconi, verande chiuse e trasformate in stanze usando i materiali più disparati (non è difficile, osservando diversi condomini, trovare 10 verande tutte diverse). Non parliamo poi di tutte le antenne paraboliche messe sui balconi, di tende da sole in plastica, stoffa, ecc. posti negli stessi edifici. In altre parole, lo spontaneismo ha contribuito alla distruzione dei centri storici, con il beneplacito degli amministratori che si giravano dall'altra parte!!! P.S. Tanto per fare un esempio, in altri posti "D'Itaglia" per montare una tenda sul balcone di casa, bisogna portare foto dell'edificio e campione del tessuto che deve essere uguale a quello delle altre già installate.

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  2. Se avessi voglia di scherzare sull'argomento direi che gli abitanti del centro storico
    con molta fantasia e scarsissima coscienza civica hanno rifatto il LOOK ad esso;in realtà mi indigno per tanto scempio derivato anche dal lassismo degli amministratori della cosa pubblica; mi chiedo anche dove è finita la sovrintendenza ai beni culturali che , negli anni '70 ,impediva ad un'abitante del quartiere Monte di sistemare un tetto
    ""piovente "" tanto da far ricorrere il malcapitato all'aiuto di un avvocato per risolvere
    la situazione.

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  3. E meno male, perché altrimenti chissà quanti pizzi e tangenti. .....per ottenere i permessi.

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  4. Tanto per capire come vanno le cose, basta ricordare questo episodio: Il sig. AA dopo tanti anni di permanenza al Nord, convinto che anche nel suo paesello le cose fossero migliorate, decide di trasformare una semplice finestra di una casa del centro storico in un balcone, con ringhiera in metallo e tutto il resto. Temendo conseguenze gravi, decide di recarsi con il muratore dall'ingegnere BB del suo Comune in modo da avere qualche consiglio. Risposta: "Faccia pure tutto quello che ritiene opportuno; in questo momento c'è un'intera squadra di operai comunali che stanno alzando di un piano l'abitazione del sig. sindaco, adiacente alla Chiesa Madre, senza che un vicino si sia permesso di protestare"! E così il sig. AA potè tranquillamente fare i suoi lavori in santa pace.

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  5. POCHE BREVI OSSERVAZIONI : il sig AA,tanto ""nordicizzato "" , non avrebbe dovuto nemmeno pensare a certe modifiche nè ,tantomeno , realizzare un progetto senza l'autorizzazione ma con l'avvallo verbale di un rappresentante del lassismo locale ;
    le cose nel suo paesello non solo non erano migliorate ma anzi peggiorate come dimostra il seguente esempio ;nel lontano 1954 a mio padre non fu concesso già nel progetto , regolarmente presentato all'Ufficio tecnico del Comune , di creare un balcone "a petto d'oca ",quindi non sporgente ; dovette limitarsi ad una ampia finestra per adeguarsi al ""panorama " preesistente della strada (via Cavour ) .Mio padre , pur molto rammaricato , non fece una piega. PER LA SERIE : le riforme partono dal basso senza aspettare leggi e leggine quasi sempre disattese.
    Questo non significa che nessuno deve controllare nessuno in una sorta di folle
    anarchia.

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  6. Ricordate il miracolo della Madonna delle Vittorie che pose le basole in pietra arenaria del piano Cattedrale nella stradina di accesso alla villa di un super tecnico Comunale .

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    1. vtr - Le sue considerazioni sono sempre interessanti. Si vede che è un attento osservatore delle varie schifezze che accadono nel nostro paesello e che conosce bene molti "intrallazzi" ed "intrallazzatori".

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  7. tutti gli amministratori passati ma metto anche quelli futuri hanno contribuito a cambiare faccia a questo paesello e noi li abbiamo votati perchè ci faceva comodo avere amministrazioni distratte.
    Al sig. vtr dico : chi è senza peccato scagli la prima pietra !!!!
    Un esempio su tutti. Nel cimitero di Santa Maria di Gesù fu costruita una cappella in mattoni rossi che fa bella mostra di se, se non fosse per il contesto che la pone come un pugno nello stomaco. Informatevi di chi è la cappella.............e se ha dovuto chiedere autorizzazioni!!!

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    1. arch. R.O. costruita immediatamente prima (assieme ad ad altre sull'ingresso secondario ) che il sito venisse dichiarato cimitero monumentale e quindi quasi inibita l'edificabilità di nuove cappelle. Un giorno andammo a trovare i nostri cari e le trovammo lì, come se ci fossero sempre state. E intanto oggi per procedere a qualche lavoretto di manutenzione, riattaccare qualche lapide divelta da qualche imbecille, ci deve essere il parere della soprintendenza che, con i suoi tempi biblici deve esprimersi. Nel frattempo tutto crolla e si distrugge.
      triste storia.

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  8. Ricordo benissimo quell'articolo a firma del Prof. Giarrizzo, anni 60, corrispondente per La Sicilia. Il titolo più o meno diceva "Miracolo a Piazza Armerina".

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  9. Vedo che siamo arrivati già a 9 commenti, segno che l'argomento interessa molto. Anonimo del 15 giugno parla di una cappella in mattoni rossi che è un pugno nello stomaco. Bene, forse saprete che tra le varie attività di cui si occupano gli antropologi, vi è anche quella dello studio dei... cimiteri. In altre parole, e detta con termini molto semplici, dallo studio dei cimiteri, gli antropologi riescono a capire e ad interpretare meglio i comportamenti ed il modo di pensare di alcuni popoli. Esempio: guardate i cimiteri austriaci e tedeschi, poi quelli inglesi ed americani, ed alla fine confrontateli con quelli del Sud Europa, in particolare Sicilia, Calabria, Grecia. In questi vedrete un caos incredibile, dove ognuno ha fatto quello che voleva e quando voleva. In un cimitero dell'isola di Rodi (Grecia) il Ras del paese aveva costruito la tomba della moglie al centro del viale d'ingresso senza che nessuno fiatasse. Nel nostro paesello le cose sono sullo stesso piano. Mi faccio la tomba in marmo rosso, con le tendine a fiori verdi e poi ci piazzo sopra una bella statua in bronzo. Magari ci metto dentro anche un paio di sedie e un tavolo, un frigo e una graticola per le custicelle da fare il giorno dei morti. Tanto io mi chiamo Pipiniello, mio figlio è infermiere all'ospedale, mia figlia lavora in Comune, mio cognato è vigile urbano ed io... lavoro alla Forestale. Chi mi può toccare!!

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  10. Questo paese ,a quanto risulta dagli interventi su questo POST e su altri precedenti . sembra davvero un CAMPO DEI MIRACOLI di collodiana memoria : i soldi raccolti cambiano destinazione d'uso , gabbiotti indecenti si accostano ad opere d'arte , le basole del piano Cattedrale volano sulla strada privata del supertecnico , cappelle in mattoni rossi avvelenano . peggio dell'ammanita falloide , pezzi del patrimonio storico--artistico . Quanto deve durare l'endemica distrazione delle amministrazioni ?

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  11. Allora butto un carico da 11 punti: il restringimento della via Piave per fare posto al palazzone formicaio " Graci". Provate a fare un calcolo anche approssimativo di quanti metri quadrati moltiplicati per 11 piani.......

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    1. Sig. vtr, le racconto questo episodio a conferma di quanto detto sopra. Il titolo è "Senso Civico e Infamità". Un sabato mattina il sig. CC vede arrivare quattro operai che incominciano a smontare i pilastri di un antico portone in pietra arenaria con ai lati due cariatidi. Il proprietario, suo vicino, ha deciso di allargare il portone per permettere l'ingresso della sua macchina ed anche di quella della figlia. Tutti i vicini sono affacciati ai balconi e assistono impotenti allo scempio. Il sig. CC, dotato di grande Senso Civico, consulta due suoi coinquilini dicendo che intende telefonare ai vigili urbani per denunciare il fatto. Entrambi gli sconsigliano di fare quella "Infamità" anche perché il tizio è professore dei loro figli mentre la moglie è medico all'ospedale. Gli operai lavorano tutto il sabato e la domenica. La domenica pomeriggio arriva anche un orrendo portone in lamiera a sostituire quello in legno intarsiato vecchio di qualche secolo. Tutto viene completato entro la sera ed il lunedì mattina i vicini riveriscono il prof e sua moglie come se niente fosse successo. Ora il portone in lamiera fa bella mostra nel centro storico, mentre le cariatidi sono nella villa di campagna del Prof.

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  12. E la bellissima ringhiera in ghisa della scala dell'ex ITIS oggi sede di uffici comunali?

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    1. A questo punto qualcuno deve dirci dove è andata a finire la ringhiera in ghisa dell'ex ITIS, a costo di chiamare l'FBI, la CIA ed i RIS di San Cono!! Non occorre che scriviate il nome, ma... solo il cognome. Un cordiale saluto a tutti gli investigatori.

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  13. Qualcuno disse tanto tempo fa ""Nulla si crea , nulla si distrugge , tutto si trasforma Nel nostro caso : tutto si distrugge attraverso folli operazioni di riciclo , tutto si trasforma
    perdendo l'iniziale identità , si creano brutture indegne di un popolo civile nell'indifferenza complice di chi dovrebbe impedire un tale collasso di dignità umana e civile . Urge un'operazione di profondo lifting di controllori e controllati .Altrimenti "NON CI RESTA CHE PIANGERE " .Oppure . addio mia bella (città ) addio; l'armata
    ( Brancaleone ) NON se ne va ; se partissi anch' io sarebbe una viltà ?
    Io non ho una risposta . E gli altri ?

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  14. E gli altri ? Bella domanda ! Gli altri stanno a guardare come le stelle del titolo di un famoso romanzo . Aspettano e sperano non sapendo che "" chi di speranza vive , disperato muore "".

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  15. Ma ormai la disperazione è nell'aria che respiriamo, basta guardare in giro per vedere le facce dei cittadini disperati.ma quello che è ancora più grave è vedere le facce degli sperduti turisti che con facce disperate guardano i palazzi del disperato ,perché umiliato, centro storico piazzese. Le uniche facce sorridenti quelle dei poveri idioti e dei politicanti.

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  16. Le facce sorridenti ,di cui parla vtr ,davanti a quelle dei turisti inorriditi per tanto degrado ,
    mi fanno pensare che i possessori di dette facce non sono solo idioti e politicanti ma hanno tanto pelo sullo stomaco che li protegge dalla vergogna e dai sensi di colpa . Ora
    per i veri idioti non possiamo far niente ; per gli altri un rimedio c'è evitando che , cambiando i suonatori , la musica sia sempre la stessa .

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