Sabato 30 maggio 2015 a Piazza Armerina è stata intitolata una via a Roberto Orlando (la cerimonia nella foto in basso). Maestro, direttore e compositore nacque a Bari il 13 giugno 1913 e, figlio d'arte, dedicò la sua vita alla musica. La dote artistica l'ereditò dal padre Francesco Paolo, dallo zio Nicola e da tanti altri maestri presenti nel suo albero genealogico sin dall'Ottocento.
Diplomatosi al conservatorio di Salerno, cominciò la sua carriera di maestro nel 1934 dirigendo gruppi bandistici strumentali di un certo rilievo e in varie località del Meridione d'Italia. Tra questi l'orchestra del distaccamento americano a Bari nel 1945 e, sempre a Bari, l'orchestra del comando inglese nel 1946. Successivamente guidò le bande musicali in diverse cittadine della Sicilia orientale come Mineo, Pachino, Capizzi, Centuripe, Vallelunga e Aidone. Inoltre, insegnò Musica presso le scuole medie di Valguarnera, Pietraperzia, Leonforte e Piazza Armerina.
Le sue direzioni e le sue composizioni possono annoverarsi tra le più prolifiche ed esaltanti del periodo, con diversi riconoscimenti e onorificenze di carattere musicale. Sposato con Angela Signorelli ebbe tre figli, Francesco Paolo, Adriana e Vincenzo. Morì nella nostra Città il 25 novembre del 1980.
Gaetano Masuzzo/cronarmerina
Ma io non me lo ricordo, potrei avere più notizie anche sulle sue composizioni bandistiche? Grazie
RispondiEliminaMariano, mi spiace ma io non ti posso aiutare. Speriamo che qualche visitatore si faccia vivo per darti altre notozie sul maestro di musica.
EliminaSalve anche io cerco notizie sulle composizioni del maestro Orlando visto che nell'archivio della banda è stata trovata una parte di una marcia funebre dal titolo 29 luglio 1900 firmata maestro Orlando
EliminaSalve anche io cerco notizie del maestro Orlando visto che ho trovato una parte di una marcia funebre dal titolo "Sulla tomba del re di francia"
EliminaPerché non intitolargli il teatro Garibaldi? Almeno lui è stato tra noi per parecchi anni e poi non mi sembra che Piazza abbia dei personaggi in campo musicale.
RispondiEliminaSi, anch'io concordo per lsla intitolazione fel Garibaldi.
RispondiEliminaChe squallore.
RispondiEliminaNon si poteva dare una pulita prima della cerimonia.
Viene proprio da piangere nel vedere Sindaco ed autorità perfettamente a loro agio in mezzo alla spazzatura. C'è un vigile addirittura con i piedi sopra quello schifo, incurante di tutto. Anche lo sfondo merita un commento: Gardenie, garofani, rose e gigli. Veramente un bel quadretto che fa onore alla città!!
EliminaOramai siamo talmente abituati a vivere in mezzo allo " sterro "......!
RispondiEliminaNon posso credere che le autorità non abbiano fatto caso allo "sterro" su cui bellamente si mettevano in posa. Se così fosse la "questione " della pulizia armerina" è veramente grave. Spero che questi commenti arrivino alle orecchie di chi vuol sentire.
EliminaFilippo da Vercelli.
Gentile Filippo, guardi che di questo Blog agli Amministratori di Piazza non gliene importa un bel niente, altrimenti con tutto quello che abbiamo scritto in questi anni avrebbero dovuto prendere provvedimenti. Ed invece li vediamo in vestito scuro, giacca e cravatta in mezzo allo "Sterro" (quanto mi piace questo termine e quanto si addice a queste persone!!). Eppure questi signori, quando vengono al Nord o vanno in Svizzera, Austria, ecc. dicono "quanto è bello qui e come è pulito", salvo poi, appena ripassano lo Stretto, tuffarsi nello Sterro a capofitto!! Ritornando al Maestro Orlando, dopo rapide indagini tra gli amici, finalmente ho capito chi fosse. Conoscevo lui e tutta la famiglia, compresi i figli. Il maestro meriterebbe ben più di un busto dentro il Teatro ma, per i motivi di cui sopra, penso che sarà molto difficile.
EliminaGaribaldi non si tocca!
RispondiEliminaPur non essendo così perentorio come Anonimo 19 Giugno e pur vivendo nella città di PAOLO VI a cui fu reintitolata la storica PIAZZA DUOMO che oggi viene chiamata con
RispondiEliminal'uno o l'altro nome , anch'io non cambierei nome al TEATRO non perchè sia fan di
Garibaldi ma perchè quella intitolazione fa parte integrante dell'identità storica diella città già tanto compromessa ; si potrebbe però rendere degno omaggio al maestro
ORLANDO con un mezzobusto su colonnina con dedica, posto all' interno del teatro.
Questa si che sembra una buona idea (intendo quella del busto all'interno del teatro). Tenete presente, però, che si avvicina il Ferragosto e prima ci sono altre decisioni molto più importanti, tipo: a quale altra sfilata di Carnevale bisognerà far partecipare il Palio? Chi sarà la nuova Dama? La velina XY o la cantante WJ? Dimenticavo: Notizie sulla destinazione della ringhiera della scalinata dell'ex ITIS ? I RIS stanno ancora indagando?
EliminaPer un artista la collocazione di un busto con targa commemorativa all'interno di un teatro mi pare la cosa più adatta e più degna se se ne vuole onorare la memoria di cittadino e di musicista ; non dimentichiamo che quel TEATRO fu , in tempi ormai molto lontani , anche un teatro lirico come ricordava mia nonna che , da ragazza , lo frequentava insieme ad un suo zio ,che vi aveva tutti gli anni un palco personale :Parlo dei primi anni del '900 .
RispondiEliminaMi permetto di pensare che il MAESTRO ORLANDO , che di sicuro conosceva un tale
utilizzo del teatro , sarebbe ben più contento di essere ricordato in un contesto ben più dignitoso di una targa stradale piantata tra erbacce e STERRO . Basta con populismo e gioco al ribasso !Basta degradare e distruggere una città che tutti ammiravano e ci
invidiavano e ancora ci invidiano se hanno avuto la fortuna di non vederne la triste fine !
Basta con il silenzio colpevole di quasi tutti e con la tragica filosofia del LASSA PERD'R' - A MIA CHI M' 'NTERESSA - IU M' FAZZU L'AFFARI MII !
In quest senso abbiamo già dato abbondantemente avviandoci verso il disastro.
Si potrebbe mettere il mezzo busto in bronzo accanto a quello in marmo di Carrara di Dante Alighieri che una volta accoglieva gli studenti del Magistrale. A proposito dove si trova quest'ultimo?
RispondiEliminaIl busto che noi studenti del Magistrale ricordiamo con "affetto" si trova dal 2011 all'ingresso della pinacoteca comunale in via Monte. A tal proposito leggiti il mio post del 25 giugno 2013 collegandoti a http://www.cronarmerina.blogspot.it/2013/06/nel-busto-di-dante.html
EliminaParlando di " oggetti smarriti " ricordo di aver letto sul quotidiano La Sicilia che allorché fu svuotata dalle masserizie la Chiesa sconsacrata di S. GIACOMO, nell'omonimo borgo, c'era anche una vecchia carrozza/omnibus o carro funebre, non ricordo bene, che fine ha fatto?
RispondiEliminaAnche a me piacerebbe sapere qualcosa in merito. Speriamo che qualcuno si faccia vivo.
EliminaLa carrozza da San Giacomo finì in una rimessa si auto comunali ricavata dalle vecchie aule-laboratorio dell'ex industriale (di fronte ad al pub highlander).
EliminaLi rimase fino a quando il tetto, già messo male, dovette essere demolito e la carrozza fu nuovamente spostata. Dove però non sò.
E vuoi vedere che, mettila qui, spostala la, alla fine va a finire proprio la, nella villa del ...........?
RispondiEliminaAlmeno DANTE si è salvato dalla trasformazione in bene personale e privato ,subendo solo un trasferimento di sede ugualmente degna di cotanto nome !
RispondiEliminaForse lo consideravano una presenza ingombrante , dato che , come disse qualcuno non molto tempo fa , con la cultura non si mangia .
Signori miei, guardate che a leggere i vostri commenti e come leggere un libro giallo!! Busti che scompaiono, carrozze che vanno nella villa di..., ecc. La storia mi appassiona sempre più. Però una cosa non mi va giù: quando il nostro Prof Gaetano ci dice di sperare che qualcuno si faccia vivo. Ma no! Lui è il nostro segugio, è quello che va a scoprire tutte le malefatte che si commettono e che qualcuno ha in programma, quindi è a lui che noi, poveri lettori, affidiamo il compito. Che vada in giro, come già fa, e ci illustri tutte le cose che noi, con i paraocchi, non abbiamo mai visto. Aggiungo anche un'altra cosa: propongo un incontro tra tutti quelli che odiano i portoncini in alluminio anodizzato che tanta schifezza hanno prodotto nel centro storico. Fra poco vi sarà un comunicato per un incontro ufficiale al quale, naturalmente, sarà invitato l'Assessore ai Beni Culturali ed all'Abbellimento della nostra amata città (sic!).
RispondiEliminaVorrei ricordare, nel blog dedicato al maestro Orlando, un altro grande maestro, ALLEGRA, nato a Palermo ma figlio di piazzesi. Ha scritto e diretto parecchio, ma purtroppo non avendo santi in Paradiso ........è caduto nel dimenticatoio Comunale! !
RispondiEliminaSalvatore Allegra anche su Wikipedia.
RispondiEliminaPeccato ! Merita invece di essere ricordato come indubbio artista e come piazzese che ha tenuto in un angolo di cuore il paese in cui ha trascorso l'infanzia cominciando ad amare e studiare la musica , il paese che ha cercato di aiutare almeno in due occasioni :
RispondiEliminaè stato il primo presidente dell'associazione ""FAMIGLIA PIAZZESE " a Roma (fondata
dal Gen.L . VILLARI ) NEGLI ANNI '80 ; si è dato da fare , per quel che poteva , affinchè tornasse a "vivere " il TEATRO GARIBALDI per tanti anni chiuso per
"" dis-lavori "".
Dal momento che il Teatro è tornato ad essere fruibile ,non guasterebbe una targhetta
in ricordo di chi gli ha voluto bene.
Purtroppo voi piazzesi non sapete apprezzare prima e valorizzare dopo, le cose buone o eccellenti che vi capitano tra i piedi. Miopia mista ad ignoranza congenita e stagionata danno luogo a queste gravi "dimenticanze". Solo per il campo musicale vorrei fare anche il nome di un altro grande: Antonio il (lo) VERSO, celebratissimo a Palermo dove ogni 2 anni viene ricordato con una manifestazione.
RispondiEliminaGentile ,ma non troppo , vtt ,non sono accettabili queste generalizzazioni se non altro perchè le osservazioni fatte fin qui e le relative lagnanze sono state fatte da PIAZZESI .
RispondiEliminaChe poi non abbiamo saputo scegliere amministrazioni sensibili ai "beni che ci capitano tra i piedi " è un altro discorso che ci porterebbe lontano e che perciò non faccio.
Certo , visti i risultati , i piazzesi ,non miopi ed ignoranti appaiono essere una minoranza
che però non ha intenzione di demordere come dimostrato da questo blog e relativi post.
Comunque non abbiamo paura di essere minoranza inascoltata ma quasi sempre
propositiva ; la ringrazio , perciò , di averci ricordato un altro illustre concittadino
meritevole di non essere dimenticato . Mi permetto di insistere sul modo più semplice ed economico per dare la giusta luce a personalità ,piazzesi anche loro , il cui profilo
ci aiuti a far emergere l'aspetto migliore e più caratterizzante della CITTA' .
Il Teatro Garibaldi può contenere almeno qualche targa commemorativa !
Per anonimo del 4 luglio: certo che a voi piazzesi appena vi si fa un'osservazione prendete subito fuoco. E' vero che non bisogna generalizzare, ma quando le cose durano così da decenni, vuol dire che qualche cosa proprio non va. Le faccio solo un esempio: dicono che da moltissimi mesi la galleria Grottacalda è chiusa per lavori... interminabili (per il tunnel della Manica hanno impiegato molto meno!!). Mi sa dire quante manifestazioni di protesta, quanti blocchi stradali, quante occupazioni del Municipio, quante sfilate per le vie di Enna e Palermo avete organizzato? Zero, Zero.
RispondiEliminaL'unica litania che si sente dire è: ormai ci hanno abbandonati, nessuno si occupa di noi, lo Stato non si interessa della nostra Provincia! Ho degli amici che fra pochi giorni arriveranno in nave a Palermo e si dirigeranno in auto verso Catania; sono terrorizzati da quello che sentono dire a proposito delle deviazioni da fare per il crollo del viadotto che, stando così le cose, sarà riparato dopo le Olimpiadi del 2022.
Per la galleria di Grottacalda, scrissi e scrivo:
RispondiElimina8 anni son passati e altri 8 passeranno.
In casi come questi, molti sindaci, per protesta, andavano ad incatenarsi davanti al portone della Provincia o della Regione. Questo, dopo ben otto anni, sarebbe il minimo che il sig. Sindaco potrebbe fare, almeno per porre all'attenzione dei politici importanti la situazione penosa in cui i piazzesi vivono. Ne ho appena parlato con un mio amico che vive in paese. Ecco la risposta: "Ma come si fa a pretendere queste cose ora che c'è da organizzare il plotone dei Tamburi per la Calvacata? Ma ti rendi conto di quale impegno importante si tratta"?
EliminaMolti politicanti di ruolo piazzesi ricevono ordini dai loro pari, ma superiori di grado, ennesi, perché ricattabili a 361° (!).quindi se ne stanno muti e contrari ad ogni iniziativa di protesta verso.
RispondiEliminaPer l'amministratore del Blog. Se non sbaglio questo è il post dove vi sono stati il maggior numero di commenti. Segno che l'argomento ha toccato veramente un nervo scoperto. Chissà che a furia di scrivere e protestare per iscritto, non si riesca a far breccia sul pelo di qualche amministratore fino ad arrivare al cuore. A voi, cari Amministratori (non del Blog, ma della cosa pubblica), a Voi che passeggiate per il Generale Cascino con in mano un "coppo" di "minicanella" ed uno di "calia" giungano i nostri più calorosi auguri per un'estate piazzese piena di musica, canti, balli e... tempo perso. Forse riprenderete il lavoro verso la fine di ottobre, quando farà più fresco, i tavolini dei bar saranno al coperto e si potrà, finalmente, pensare con serenità a... come organizzare le prossime feste del 2016.
RispondiEliminaLe feste religiose, della tradizione popolare, il Palio non devono essere organizzate dai politicanti di professione o occasionali, bensì dai comitati di quartieri eventualmente con la supervisione del comune.
RispondiEliminaSe per "eventuale supervisione del Comune "" si intende anche il rimborso di spese vive
RispondiEliminadocumentate e documentabili , si può concordare con Anonimo 10 luglio ,tenuto conto del generale clima di privatizzazione ad ogni costo . Se però si tratta di manifestazioni con ampia ricaduta sull'economia e sul turismo, culturale e non , il pubblico non può
chiamarsi fuori cambiando le regole in corso d'opera .
Scusi, Anonimo del 11 luglio, ma quali sarebbero le manifestazioni "con ampia ricaduta sull'economia e sul turismo" che si svolgono a Piazza? Ci dica, per favore, così organizzeremo dei voli Charter e riempiremo tutti gli Hotel, i B&B, ecc. A meno che con ciò non si intendano quei tre giorni di festa per il Palio dove fanno affari solo i venditori di Arancini e di noccioline!!
EliminaTutte le manifestazioni culturali e non nazionali vengono regolamentate da statuti, poi qualsiasi amministrazione e' in carica deve rispettare il regolamento. Vari Pali nazionali, premi letterari, premi
RispondiEliminacinematografici, campionati di sport dilettanti e non, etc.etc.
seguono le regole, lì a Piazza no.
Ogni stagione e' sempre la stessa
musica, le stesse zuffe da osteria, e quei oramai pochi turisti che vorrebbero prenotare il soggiorno a Piazza, se ne vanno delusi e nauseati da questa " grande poRchezza piazzese", col danno che ne deriva economico e d'immagine. manca la coesione, lo spirito di collaborazione, e si vede perché dopo 60 anni cercate ancora la via. Poveri Noi!
Ed infatti a conferma di tutto, anche quest'anno, il 60° quindi più che maturo, assistiamo al tradizionale teatrino.
RispondiEliminaAd Anonimo 12 luglio : se anche fossero solo i tre giorni del Palio (E NON È COSÌ,si informi meglio) e se ,soprattutto fossero gestiti bene ,come accade in altri luoghi della penisola (vedi ASTI -SIENA ......) ,
RispondiEliminaaltro che arancini e m'r'canella ! Provi a pensare a pacchetti-vacanza breve ma tutto compreso (dall'arte al cibo alle strutture alberghiere con comfort straordinari come bus navette e giri organizzati e ben strutturati anche solo di quel poco che è rimasto in piedi)
Se così fosse sarebbe il paese intero a guadagnarci anche perchè in un posto dove ti trovi bene ci torni e lo proponi ad altri e non solo in Agosto.Vogliamo continuare a non capire che il volano dell'economia del paese è il TURISMO ? Di esso si devono occupare e preoccupare PUBBLICO e PRIVATO senza giochi di potere e al ribasso.
Non occorre il suo disfattismo ma la diffusione capillare di informazioni dentro e fuori
dei confini dell'isola alle quali segua una corretta e fattiva amministrazione di questo fattore economico.BASTA PIANGERSI ADDOSSO !
Mi sono informato; i giorni del Palio non sono tre, ma... trentatré!! E poi finiamola con questo termine "disfattismo". E' sempre la solita storia: appena si fa una critica, subito viene fuori il "disfattismo", il "Piangersi addosso" e (ma questo ancora manca) il razzismo tra nord e sud. E poi, per favore, non citiamo Asti e Siena. Cosa centra il Palio dei Normanni con quelle manifestazioni? Il nostro va bene solo per il Carnevale di Acireale!!
EliminaUna Prece.
RispondiEliminaDiamo un po' di numeri.Sessantesima edizione del Palio viaggia su mine vaganti ;
RispondiElimina57 turisti anziani, e non sempre del tutto abili , stritolati da inefficenza burocratica ;
60 prenotazioni disdette di conseguenza ;disastro annunciato fa 90 .
Bel terno secco su tutte le ruote di una lotteria da terzo mondo !
Più che in una città italiana questa tragicommedia sembra ambientata in un girone
infernale destinato a chi calpesta la propria e l'altrui dignità e a chi si lascia calpestare.
Scusi, per i non addetti ai lavori, ci può spiegare cosa intende per 57 turisti anziani e 60 prenotazioni disdette? Non mi dica che si tratta dell'ennesima magra figura di qualche funzionario!!
EliminaPer Anonimo del 14 luglio. Aspetto ancora, con ansia e trepidazione, di conoscere la storia dei 57 turisti anziani e delle 60 prenotazioni disdette. Per favore, non lasciatemi con questo orribile dubbio: Stanotte vorrei dormire. Non potete lanciare una notizia così importante e poi abbandonarci in mezzo ad una strada. Abbiate pietà!!!
EliminaSe è realmente così, io personalmente chiederei i danni finanziari e di immagine intanto al Comune perché a causa per i suoi ritardi e poi la Procura andrà a trovare i nomi dei responsabili.
RispondiEliminaEbbene si !! Da , come si dice a Roma , veri peracottari !!
RispondiEliminaStendiamo comunque un velo pietoso e cominciamo a sperare che gli ultimi momenti
di dissenso popolare da sporadici ed episodici diventino la norma.
E' proprio il caso di dire ""Io speriamo che me la cavo "".
Gentile Anonimo 17 luglio 17-15 ,perchè , invece di sterili esercizi di presunto umorismo,
RispondiEliminanon consulta la stampa locale ? BUONA LETTURA.