Eccovi dove si trova la lapide in marmo con la scritta di epoca fascista cancellata, insieme ai fasci che l'ornavano, a colpi di scalpello subito dopo la fine del conflitto mondiale nel 1945 (esiste qualche testimone oculare dell'evento). Nonostante questo, in controluce restano evidenti i segni della lunga frase di cui possiamo soltanto immaginare i toni perentori e retorici.
Il palazzo è la sede del municipio, prima ancora fu monastero dei Benedettini e, prima ancora, palazzo delle nobili famiglie Tirdera, Cagno e Villanova. E' proprio di queste due ultime famiglie lo stemma sottostante la lapide.
Il locale in basso, prima di essere l'odierno "Caffè del Centro" e "Bar Sport", ospitava il salone per barbiere del Sig. Garigliano e, prima ancora, il Corpo di Guardia daziaria.
L'altra lapide in marmo che sovrasta l'ingresso al chiostro e lo stemma dei Benedettini Cassinesi con la scritta "Pax" sparita quasi del tutto, doveva ospitare un'altra frase ma più breve, senza la cornice in marmo e senza i fasci laterali.
Gaetano Masuzzo/cronarmerina
Il palazzo è la sede del municipio, prima ancora fu monastero dei Benedettini e, prima ancora, palazzo delle nobili famiglie Tirdera, Cagno e Villanova. E' proprio di queste due ultime famiglie lo stemma sottostante la lapide.
Il locale in basso, prima di essere l'odierno "Caffè del Centro" e "Bar Sport", ospitava il salone per barbiere del Sig. Garigliano e, prima ancora, il Corpo di Guardia daziaria.
L'altra lapide in marmo che sovrasta l'ingresso al chiostro e lo stemma dei Benedettini Cassinesi con la scritta "Pax" sparita quasi del tutto, doveva ospitare un'altra frase ma più breve, senza la cornice in marmo e senza i fasci laterali.
Gaetano Masuzzo/cronarmerina
INTERESSANTISSIMO BLOG.
RispondiEliminaConoscere le proprie radici, è segno di miglioramento per se e per gli altri. Grazie Gaetano.
Mi sembra giusto ringraziare chi riconosce qualche merito a questo blog. Continuami a seguire, sarà un vero piacere proporre a te e ad altri interessati ricerche, come si dice, a 360°. Ciao
EliminaAGUZZATE LA VISTA N°23 ,nella foto in centro ,c'era la società dei mutilati e invalidi di guerra ,fondata dopo la Grande Guerra 1915/18 dal farmacista Gino Salemi mio papà ed altri mutilati.Esiste ancora visto l'ingresso sbarrato?.Ciao Gaetano sempre più forte silvio
RispondiEliminaSilvio, ormai la società è chiusa da tanto tempo.
EliminaVisto il luogo, sarebbe il caso di dargli una mano di vernice per nascondere l'orrido alluminio anodizzato.
RispondiEliminaGentile Anonimo , per realizzare una simile impresa avremmo bisogno di una sorta di
RispondiEliminaTELEFONO AZZURRO per la salvaguardia della dignità di paese e paesani che sanno dire di no ma solo se glielo suggeriscono le tasche minacciate di esborsi .
Tutto il resto passa in " cavalleria ", come si diceva una volta .
Tutti gli ultimi sindaci si sono circondati di " Esperti " vari: feste tradizionali locali, telefoni, traffico, accoglienza, cerimoniere, intitolazione viaria, etc., ed abbiamo visto tutti i risultati! una pena dopo l'altra. Perché il buon gusto per le le cose belle o semplici o c'e o non c'è e se non c'e, basta girare l'angolo. ....
RispondiEliminaTornando ai monumenti dell'epoca fascista, un pensiero pieno fi ricordi va all'arco che conduce alla palestra (brutta e fuori luogo) della villa Garibaldi. Certamente un piccolo restauro e un abbellimento intorno non sarebbe male!
RispondiEliminaUn sindaco urbanista e docente universitario prima, un sindaco circondato da esperti per tutte le stagioni e per tutte le salse, evidentemente non ha ricevuto nessun suggerimento.
RispondiEliminaE' evidente che da sempre, chi amministra la cosa pubblica lo ha fatto e lo fa non per il bene comune ma per interessi personali e clientelari. Però è anche da dire che quando si va alle urne non si tiene conto della realtà... Quindi anche gli elettori hanno la loro parte di responsabilità.
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