La processione di S. Filippo d'Agira all'altezza della croce di S. Pietro |
Processione di S. Filippo d'Agira di domenica scorsa 18 maggio 2014 |
Oggi leggendo le rime in dialetto siciliano del nostro concittadino professore di lettere Girolamo GIUSTO (1868-1941), mi è sembrato opportuno riproporvi una poesia che parla della statua del nostro San Filippo che doveva essere mandata, secoli fa, ad Aidone e quella di Aidone a Piazza*. Per questo a ogni processione, giunta all'altezza della croce di S. Pietro, allora ultima fermata in periferia**, avrebbe voluto tornarsene ad Aidone. Non so se ci sia qualcosa di vero, intanto ve la propongo ugualmente.
SAN FULIPPU
San Fulippuzzu lu Casaluttaru,
'ntisu lu Lupu*** nni lu tò quarteri,
com'è ca fu ch' a Chiazza ti purtaru
e no a Daduni ? E tu chi fa... nun c'eri ?
Ed anni ed anni e sèculi passaru,
ma tu ristasti sempri forasteri;
e torci e "gioj" ammàtula 'bbunnaru,
sempri a Daduni va lu tò pinseri.
E quannu sì, pi la tò festa, juntu
ddà davanti a la Cruci di San Petru,
chianti li pedi e resti nni ddu puntu.
Poi ti risolvi e cerchi di scappari
Daduni è ddà e nun voi turnari 'ndietru...
L'amuri anticu nun si pò scurdari !
(G. GIUSTO, Chiazza li so campagni e la cugghiuta di li nuciddi, Catania 1937, p. 32)
*La statua di S. Filippo di Piazza si riferisce a San Filippo d'Agira (Tracia 405 ca.-Agira 468 ca.) detto anche "u niuru", "u cacciaspiriti" e, a Piazza, "u massèr", il massaro, per essere il protettore dei lavoratori dei campi. Quello venerato ad Aidone è, invece, San Filippo Apostolo, nato a Betsaida e morto a Hierapolis nel I sec. d.C.
**La croce di S. Pietro era anche l'ultima fermata per i cortei funerali che allora si effettuavano esclusivamente a piedi.
**La croce di S. Pietro era anche l'ultima fermata per i cortei funerali che allora si effettuavano esclusivamente a piedi.
***Secondo me è il diminutivo di Fulippuzzu.
Gaetano Masuzzo/cronarmerina
Non conoscevo la "storia" dello scambio dei due Santi. L'ho sentita raccontare ad Aidone, in occasione della festa del loro patrono san Filippo Apostolo. C'è tanta confusione fra tutti questi Santi di nome Filippo.
RispondiEliminaSono, come io le definisco, "storie di popoli" che, in quanto tali,, debbono essere presi in considerazione. Come quella che racconta dello scambio della statua di san Alessandro, l'attuale patrono di Barrafranca, che si dice era a Pietraperzia, con la statua di san Rocco che attualmente si trova a Pietraperzia ma, si dice, si trovava a Barrafranca.
Non sappiamo se tutto ciò sia vero, ma quello che conta è tramandare tradizioni "orali" che altrimenti andrebbero perse.
Preferiamo pensare,contrariamente al poeta che riprende ironicamente antichi racconti popolari,che il nostro S.Filippo sia felice di essere venerato dai sui devoti piazzesi... e non solo ,nella chiesa a Lui dedicata
RispondiEliminaSan filippo patrono del quartiere casalotto èè e sarà sempre il nosro prottetore ,ha fatto tanti miracoli e si vede dalla processione che è sempre molto folta.Io quando ero studetessa facevo sempre il viaggio per la vigilia della festa ,con una mia compagna per essere state promosse ogni anno a giugno.Vi chiedo se qualcuno ha delle foto della gioia (albero della cucagna che si faceva al le botteghelle ogni anno per la festa di san Filippo.era un momento di grande gioia.ringrazio il signor Masuzzo che si fa portavoce di noi armerini
RispondiEliminaMi spiace ma della "gioia" e But'gghèddi non sono riusciuto a recuperare alcuna foto. Ne ho una di quella o 'Ndrizz.
Eliminapazienza mi resta il ricordo dei tempi passati quando le feste si sentivano con più amore e gioia.Per i giovani di oggi è tutto banale senza attrazione.Non hanno nessun ricordo dei tempi passati,della nostra storia delle nostre usanze.spero che i giovani si riprendano le nostre origini ,è bello averne e tramandarle.
RispondiEliminaSan Fulippuzzu risponde alla filicciata di Mimì
RispondiElimina.
Mimì, m'ammaravigghiu eggià m'arrizzu
di questa 'ntisa to' di dadunisi
ca sbummica scintinu ghiribizzu
contru la santità di li me' ntisi.
.
Pirchì fu sempri chistu, lu me' ndrizzu
e mai chiazzisità fu la me' crisi
e a Chiazza nun ci arrestu mpizzu mpizzu
mai furasteri e sempri di chiazzisi.
.
iu, San Fulippu lu casaluttaru,
dda davanti a la cruci di San Petru
chiantu li pedi no pi dadunaru
.
ma pirchì ci canusciu la campana
e quannu svotu pi turnari arretru
poi mi va nchiudu pi n'annata sana.
(giometrico)
E brava Giuann,coss vuleva di' S.Fulippu! Giust giust...co ch' d'sgeva Giust nan e'd' giust!
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