Non riesco ad immaginare di quale cultura possano trattare i vari personaggi che da alcuni decenni ( in ultimo, poi!) hanno avuto modo di farne parte.......
Grazie Anonimo per il contributo. Infatti, passando spesso (naturalmente quasi sempre piegato in due o addirittura in ginocchio, in segno di rispetto!) davanti all'edificio e notando i vari personaggi che vi facevano parte, ci chiedevamo (noi poveri tapini): "Ma quando accadrà che i nostri figli potranno finalmente accostarsi a tale impetuosa e prorompente fucina di Cultura Piazzese"???
commenti un po incarogniti i vostri. in vostro onore ci vorrebbe un cippo commemorativo con la scritta "fulgido esempio di antiche frustrazioni e invidie, tutto'oggi mai dimenticate" ;-)
All' anonimo delle ore 16,56 ( per favore almeno inventati un nome), vorrei dire che anch' io mi sentivo a disagio passando davanti al circolo dei " nobili". Seduti a cerchio sotto l'orologio, nei mesi estivi, sembrava esistessero solo loro. A memoria mia non ricordo alcuna iniziativa culturale tale da coinvolgere "noi poveri tapini" ( leggi Herald con il quale concordo pienamente) . Vorrei sapere da te , caro anonimo delle ore 16,56 ,certamente tra i frequentatori, che cosa ha giovato ai piazzesi questo " prestigioso ed esclusivo" circolo. Dimmi a cosa ed a chi è servito e cosa ha fatto in questi 200 anni. Dimmelo. Ti saluto caro anonimo e se proprio vuoi regalarci il cippo fallo mettere " sotto l'orologio".
Ecco innescato il meccanismo che fa partire il nostro gioco preferito:o zaffagghiun!Non penso che non ci siano i mezzi per rendere piu' ampio e fruibile un circolo, presente in tanti nostri paesi nel passato.Si possono rinnovare tante cose...basta volerlo e impegnarsi.Proprio in virtu' dei ricordi e delle esperienze collettive!Infierire e' facilissimo!Per fare un salto in avanti,basta guardarsi indietro e leggere o rileggere quanto diceva di noi in certo Francesco Lanza carrapipano
Bravissimo Filippo da Vercelli !! Propongo una sottoscrizione per commissionare ad uno scultore di chiara fama il cippo da mettere sotto l'orologio. Suggerirei, inoltre, al Presidente del Circolo dei Nobili di leggere oggi, 9 maggio, ad alta voce, il tuo commento, magari con un altoparlante che trasmetta il tutto nella piazza antistante in modo da coinvolgere, almeno una volta in 200 anni, anche ... noi poveri tapini.
Non mi sembra degno di tanta ovazione la reprimenda del preg.mo Da Vercelli. Ovviamente fa comodo a Lei per fortificare il suo pensiero che manifesta una certa repulsione per tale circolo, frequentato a suo tempo da famiglie di nobili origini. Difatti come il suo commento, conferma pienamente ciò che nell'ipotetico cippo dovrebbe essere epigrafato.
Nulla di trascendentale, sia chiaro, la "lotta di classe" di marxiana memoria, è comunque una gran bella teoria che la storia ci ha consegnato come magnifico esempio del pensare umano, ed è del tutto lecita (anche se “molto commovente”dato il vostro obbiettivo ormai vetusto).
Per quanto riguarda i giorni nostri e le eventuali derive e scadimenti, la cosa non mi interessa ne mi coinvolge più di tanto anche perché i nobili, come si sa, sono in via di estinzione (una gioia per voi, immagino), quindi coloro che adesso ne fanno parte, saranno per voi indolenti, ma dubito che possano essere associati ai classisti N.H del passato.
La mia battuta ai vostri commenti, teneva “solo” a sottolineare che disprezzare tutt’oggi un circolo esistente da 200 anni che, comunque la si pensi sulla nobiltà, fa parte della storia di questa cittadina solo perché è stato (e forse è ancora) oggetto di livore in quanto emblema di una distinzione sociale, (oggi inesistente)è ridicolo e/o divertente.
p.s. al sig. Filippo da Vercelli. Nonostante le sue preghiere sul fatto che debba “inventare” un nome, non lo farò, perché non trovo utile farlo; lascio tale fantasia a coloro che si “inventano” roboanti nomi dal vago fascino medievale e religioso, ne tanto meno dirò il mio; se lo facessi, però, capireste che con il circolo non c'entro proprio un tubo.(se il nome Filippo da Vercelli è realmente il suo chiedo venia).
Concludendo, per il senso di giustizia che mi appartiene e volendo contribuire dopo tanti anni ad un ampio riscatto nei confronti di coloro si sentivano a disagio per l’esistenza di tale associazione, mi associo, a mia volta, a voi due,…….A morte, quindi, il circolo di cultura perché a suo tempo era l’emblema della diversità sociale e i “tapini” o chi, con tardivo vittimismo, si colloca tra essi, passandoci davanti venivano colti da soggezione, crescente sconforto e incontenibile rabbia….. (se il cippo non è di gradimento si può ovviare con medaglie alla memoria per gli spiacevoli fatti accaduti e perdurati a Piazza Armerina dal lontano ottocento fino ai giorni nostri)
L’anonimo che tale rimane (e ora sbizzarritevi con le critiche!). :-)
Per stemperare il clima per le evidenti differenze di modi di vedere, dovute soprattutto alle diverse classi sociali, ho un piccolo aneddoto da raccontare. Mio padre negli anni Trenta come giovane falegname lavorò alla ristrutturazione della sala da biliardo del Circolo in questione nei locali dove adesso c'è una banca, e mi raccontava che il tavolo da biliardo era circondato da una piccola tribunetta. Quando la smontarono furono sorpresi ma arcicontenti del ritrovamento, tra polvere e cartacce, di accendini, fermagli, spillette, più o meno costose, e tante monete di diverso valore, che erano scivolati tra le fessure delle tavole in legno, in tantissimi anni di assistenza alle partite. Ovviamente il "malloppo" fu diviso in parti uguali tra i "giuv'ni" partecipanti ai lavori.
Per i 200 anni del Circolo Culturale. Vorrei anzitutto ringraziare Gaetano per la pazienza avuta in merito a questa discussione e per la eleganza e lo stile usati per smorzarne i toni. Bella la storiella della tribunetta con sorprese. Dopo questi doverosi ringraziamenti informo che questo sarà il mio ultimo intervento sull' argomento ( tanto per assicurare angelo) e sono grato per lo spazio che mi viene concesso. Al Sig. Anonimo delle ore 16,43 del 9 maggio2014 ( il nome è veramente lungo da scrivere) , vorrei dire che le mie osservazioni sui nobili frequentatori del circolo risalgono agli anni sessanta e a quanto sembra a tutt'oggi nulla sembra cambiato nella sua filosofia. Anzi!! Quando Lei dice che il circolo fa parte della storia cittadina mi domando quale storia abbiano potuto scrivere delle persone dedite soltanto al gioco delle carte e del bigliardo. Ed aggiungo che dai tre scalini "sotto l'orologio" , dove questi personaggi se ne stavano seduti per ore, non sono mai scesi a livello della piazza, così da rimarcare la diversità. Per dovere di cronaca io abitavo al Monte e spesso passavo " sutta u' rlogio" e "loro" sempre lì. Mentre scrivo certamente i festeggiamenti del bicentenario volgono al termine e sicuramente qualche oratore avrà evocato la nobile storia del circolo ed illustrato i moltissimi eventi culturali ( almeno uno all' anno saranno duecento) ; saranno state pomposamente elencate le innumerevoli gesta filantropiche di questi benefattori a favore dei più deboli( almeno due all'anno fanno quattrocento); avranno annunciato le iniziative promosse negli anni volte a dare lustro alla città ( tre all' anno fanno seicento) ecc... Per favore, se qualcuno è in grado di farmi un riassunto di queste iniziative Le sarei grato. p.s Filippo è il mio nome di battesimo ( da mio nonno Fulipu) mentre Vercelli è la provincia nella quale vivo e lavoro dal 1971.Come vede nulla di roboante e fascino medievale. Per le medaglie li consegni pure a chi vuole Lei. Saluti.
Bravissimo Filippo da Vercelli. Immagino che il nostro Anonimo sarà ancora impegnato con i festeggiamenti. Resto in attesa del voluminoso volume in cui saranno elencate tutte le numerosissimo opere a favore di Piazza svolte nei ultimi 200 anni. P.S. Tanto per non allarmare Angelo del 9 maggio, anch'io considero chiusi i miei interventi.
Veramente dormo lo stesso.Mi sono intrufolato perche',alla mia eta',vorrei non accanirmi su questo aspetto ormai stantio di ingiustizia sociale ( ce ne sono tantissimi altri oggi ben piu' gravi!) e dimenticare espressioni come :Abbo' ancora ch' s'ntiva!,oppure : chi n'ama scangiatu i robi?E darci da fare per vivere in un contesto piu' solidale , piu' sereno e piu' rispettoso di tutti. STOP Per quanto riguarda l'ospitalita' di Gaetano,credo che fare da tramite in queste occasioni,sia uno dei motivi di questo blog,altrimenti filtrerebbe gli interventi! Anche io concludo cosi'i miei interventi mal interpretati!
Sono d'accordo con Lei, oggi di problematiche ben più attuali su cui scaricare rabbie e tormenti ce ne sono a centinaia.. Purtroppo quando le ideologie politiche, o le esperienze personali pretendono di dettar legge cercando di scrivere la storia basandosi (solo) su antichi livori di gioventù (improponibile), succede questo, cioè battibecchi che non si discostano molto dagli screzi tra tifoserie avverse. D'altronde è un problema tutto italiano che non riguarda solo la nostra adorata cittadina. Quando verrà il giorno in cui si guarderà al passato con freddezza e senza ideologie che inficiano talvolta la valutazione delle cose, sarà un gran giorno per tutti; soprattutto per le generazione future.
x herald. guardando i tuoi interventi sembra proprio che tu non faccia e dica nulla prima che qualcun altro scriva e si esponga prima di te. In questa discussione ti sei soltanto limitato a tifare come giustamente dice il commento sopra, senza aggiungere una virgola che sia una. Per di più comunichi, guarda caso, che quello di cui sopra sarà anche l'ultimo intervento.
..... senza nessuno per cui tifare, m sà cu scium tira petri!! e vè?
Altrimenti chiamato, per i comuni mortali che vi transitavano davanti con ... reverenza, il CIRCOLO DEI NOBILI !!! (sic, sic, e contro sic.)
RispondiEliminaNon riesco ad immaginare di quale cultura possano trattare i vari personaggi che da alcuni decenni ( in ultimo, poi!) hanno avuto modo di farne parte.......
RispondiEliminaGrazie Anonimo per il contributo. Infatti, passando spesso (naturalmente quasi sempre piegato in due o addirittura in ginocchio, in segno di rispetto!) davanti all'edificio e notando i vari personaggi che vi facevano parte, ci chiedevamo (noi poveri tapini): "Ma quando accadrà che i nostri figli potranno finalmente accostarsi a tale impetuosa e prorompente fucina di Cultura Piazzese"???
RispondiEliminacommenti un po incarogniti i vostri.
Eliminain vostro onore ci vorrebbe un cippo commemorativo con la scritta
"fulgido esempio di antiche frustrazioni e invidie, tutto'oggi mai dimenticate" ;-)
All' anonimo delle ore 16,56 ( per favore almeno inventati un nome), vorrei dire che anch' io mi sentivo a disagio passando davanti al circolo dei " nobili". Seduti a cerchio sotto l'orologio, nei mesi estivi, sembrava esistessero solo loro. A memoria mia non ricordo alcuna iniziativa culturale tale da coinvolgere "noi poveri tapini" ( leggi Herald con il quale concordo pienamente) .
RispondiEliminaVorrei sapere da te , caro anonimo delle ore 16,56 ,certamente tra i frequentatori, che cosa ha giovato ai piazzesi questo " prestigioso ed esclusivo" circolo. Dimmi a cosa ed a chi è servito e cosa ha fatto in questi 200 anni. Dimmelo.
Ti saluto caro anonimo e se proprio vuoi regalarci il cippo fallo mettere " sotto l'orologio".
Ecco innescato il meccanismo che fa partire il nostro gioco preferito:o zaffagghiun!Non penso che non ci siano i mezzi per rendere piu' ampio e fruibile un circolo, presente in tanti nostri paesi nel passato.Si possono rinnovare tante cose...basta volerlo e impegnarsi.Proprio in virtu' dei ricordi e delle esperienze collettive!Infierire e' facilissimo!Per fare un salto in avanti,basta guardarsi indietro e leggere o rileggere quanto diceva di noi in certo Francesco Lanza carrapipano
Eliminali' non c'era il salone dei passi "perduti"?
RispondiEliminaBravissimo Filippo da Vercelli !! Propongo una sottoscrizione per commissionare ad uno scultore di chiara fama il cippo da mettere sotto l'orologio. Suggerirei, inoltre, al Presidente del Circolo dei Nobili di leggere oggi, 9 maggio, ad alta voce, il tuo commento, magari con un altoparlante che trasmetta il tutto nella piazza antistante in modo da coinvolgere, almeno una volta in 200 anni, anche ... noi poveri tapini.
RispondiEliminaNon mi sembra degno di tanta ovazione la reprimenda del preg.mo Da Vercelli. Ovviamente fa comodo a Lei per fortificare il suo pensiero che manifesta una certa repulsione per tale circolo, frequentato a suo tempo da famiglie di nobili origini. Difatti come il suo commento, conferma pienamente ciò che nell'ipotetico cippo dovrebbe essere epigrafato.
EliminaNulla di trascendentale, sia chiaro, la "lotta di classe" di marxiana memoria, è comunque una gran bella teoria che la storia ci ha consegnato come magnifico esempio del pensare umano, ed è del tutto lecita (anche se “molto commovente”dato il vostro obbiettivo ormai vetusto).
Per quanto riguarda i giorni nostri e le eventuali derive e scadimenti, la cosa non mi interessa ne mi coinvolge più di tanto anche perché i nobili, come si sa, sono in via di estinzione (una gioia per voi, immagino), quindi coloro che adesso ne fanno parte, saranno per voi indolenti, ma dubito che possano essere associati ai classisti N.H del passato.
La mia battuta ai vostri commenti, teneva “solo” a sottolineare che disprezzare tutt’oggi un circolo esistente da 200 anni che, comunque la si pensi sulla nobiltà, fa parte della storia di questa cittadina solo perché è stato (e forse è ancora) oggetto di livore in quanto emblema di una distinzione sociale, (oggi inesistente)è ridicolo e/o divertente.
p.s. al sig. Filippo da Vercelli. Nonostante le sue preghiere sul fatto che debba “inventare” un nome, non lo farò, perché non trovo utile farlo; lascio tale fantasia a coloro che si “inventano” roboanti nomi dal vago fascino medievale e religioso, ne tanto meno dirò il mio; se lo facessi, però, capireste che con il circolo non c'entro proprio un tubo.(se il nome Filippo da Vercelli è realmente il suo chiedo venia).
Concludendo, per il senso di giustizia che mi appartiene e volendo contribuire dopo tanti anni ad un ampio riscatto nei confronti di coloro si sentivano a disagio per l’esistenza di tale associazione, mi associo, a mia volta, a voi due,…….A morte, quindi, il circolo di cultura perché a suo tempo era l’emblema della diversità sociale e i “tapini” o chi, con tardivo vittimismo, si colloca tra essi, passandoci davanti venivano colti da soggezione, crescente sconforto e incontenibile rabbia….. (se il cippo non è di gradimento si può ovviare con medaglie alla memoria per gli spiacevoli fatti accaduti e perdurati a Piazza Armerina dal lontano ottocento fino ai giorni nostri)
L’anonimo che tale rimane (e ora sbizzarritevi con le critiche!). :-)
Per stemperare il clima per le evidenti differenze di modi di vedere, dovute soprattutto alle diverse classi sociali, ho un piccolo aneddoto da raccontare. Mio padre negli anni Trenta come giovane falegname lavorò alla ristrutturazione della sala da biliardo del Circolo in questione nei locali dove adesso c'è una banca, e mi raccontava che il tavolo da biliardo era circondato da una piccola tribunetta. Quando la smontarono furono sorpresi ma arcicontenti del ritrovamento, tra polvere e cartacce, di accendini, fermagli, spillette, più o meno costose, e tante monete di diverso valore, che erano scivolati tra le fessure delle tavole in legno, in tantissimi anni di assistenza alle partite. Ovviamente il "malloppo" fu diviso in parti uguali tra i "giuv'ni" partecipanti ai lavori.
RispondiEliminaSi potrebbe cambiare sunata,chiamandolo Circolo dei nobili di cuore!Nessuno escluso!
RispondiEliminaEra chiamato anche:u circu di curnui.chissa' perche'..
RispondiEliminaE si ricomincia! Nuddu c' po...farebbero un blog monotematico,per quanto si infervorano!
RispondiEliminaSi he entendido bien todos los caballeros al final, cuernos aparte. Olè.
RispondiEliminaPer i 200 anni del Circolo Culturale.
RispondiEliminaVorrei anzitutto ringraziare Gaetano per la pazienza avuta in merito a questa discussione e per la eleganza e lo stile usati per smorzarne i toni.
Bella la storiella della tribunetta con sorprese.
Dopo questi doverosi ringraziamenti informo che questo sarà il mio ultimo intervento sull' argomento ( tanto per assicurare angelo) e sono grato per lo spazio che mi viene concesso.
Al Sig. Anonimo delle ore 16,43 del 9 maggio2014 ( il nome è veramente lungo da scrivere) , vorrei dire che le mie osservazioni sui nobili frequentatori del circolo risalgono agli anni sessanta e a quanto sembra a tutt'oggi nulla sembra cambiato nella sua filosofia. Anzi!!
Quando Lei dice che il circolo fa parte della storia cittadina mi domando quale storia abbiano potuto scrivere delle persone dedite soltanto al gioco delle carte e del bigliardo.
Ed aggiungo che dai tre scalini "sotto l'orologio" , dove questi personaggi se ne stavano seduti per ore, non sono mai scesi a livello della piazza, così da rimarcare la diversità.
Per dovere di cronaca io abitavo al Monte e spesso passavo " sutta u' rlogio" e "loro" sempre lì.
Mentre scrivo certamente i festeggiamenti del bicentenario volgono al termine e sicuramente qualche oratore avrà evocato la nobile storia del circolo ed illustrato i moltissimi eventi culturali ( almeno uno all' anno saranno duecento) ; saranno state pomposamente elencate le innumerevoli gesta filantropiche di questi benefattori a favore dei più deboli( almeno due all'anno fanno quattrocento); avranno annunciato le iniziative promosse negli anni volte a dare lustro alla città ( tre all' anno fanno seicento) ecc...
Per favore, se qualcuno è in grado di farmi un riassunto di queste iniziative Le sarei grato.
p.s Filippo è il mio nome di battesimo ( da mio nonno Fulipu) mentre Vercelli è la provincia nella quale vivo e lavoro dal 1971.Come vede nulla di roboante e fascino medievale.
Per le medaglie li consegni pure a chi vuole Lei.
Saluti.
Bravissimo Filippo da Vercelli. Immagino che il nostro Anonimo sarà ancora impegnato con i festeggiamenti. Resto in attesa del voluminoso volume in cui saranno elencate tutte le numerosissimo opere a favore di Piazza svolte nei ultimi 200 anni.
RispondiEliminaP.S. Tanto per non allarmare Angelo del 9 maggio, anch'io considero chiusi i miei interventi.
Veramente dormo lo stesso.Mi sono intrufolato perche',alla mia eta',vorrei non accanirmi su questo aspetto ormai stantio di ingiustizia sociale ( ce ne sono tantissimi altri oggi ben piu' gravi!) e dimenticare espressioni come :Abbo' ancora ch' s'ntiva!,oppure : chi n'ama scangiatu i robi?E darci da fare per vivere in un contesto piu' solidale , piu' sereno e piu' rispettoso di tutti. STOP Per quanto riguarda l'ospitalita' di Gaetano,credo che fare da tramite in queste occasioni,sia uno dei motivi di questo blog,altrimenti filtrerebbe gli interventi! Anche io concludo cosi'i miei interventi mal interpretati!
EliminaSono d'accordo con Lei, oggi di problematiche ben più attuali su cui scaricare rabbie e tormenti ce ne sono a centinaia..
EliminaPurtroppo quando le ideologie politiche, o le esperienze personali pretendono di dettar legge cercando di scrivere la storia basandosi (solo) su antichi livori di gioventù (improponibile), succede questo, cioè battibecchi che non si discostano molto dagli screzi tra tifoserie avverse.
D'altronde è un problema tutto italiano che non riguarda solo la nostra adorata cittadina.
Quando verrà il giorno in cui si guarderà al passato con freddezza e senza ideologie che inficiano talvolta la valutazione delle cose, sarà un gran giorno per tutti; soprattutto per le generazione future.
x herald. guardando i tuoi interventi sembra proprio che tu non faccia e dica nulla prima che qualcun altro scriva e si esponga prima di te. In questa discussione ti sei soltanto limitato a tifare come giustamente dice il commento sopra, senza aggiungere una virgola che sia una. Per di più comunichi, guarda caso, che quello di cui sopra sarà anche l'ultimo intervento.
Elimina..... senza nessuno per cui tifare, m sà cu scium tira petri!! e vè?