Ieri mattina, presso la Biblioteca Comunale, la signora Graziella Calcagno ha rilasciato alla redazione piazzese di Memorie in Cammino la sua diretta testimonianza dei fatti accaduti nel luglio del '43, prima, durante e dopo lo sbarco degli Alleati sulle coste del siracusano. La signora, allora bambina, ha ricordato con precisi particolari quei giorni della sua infanzia che la videro privata del padre, il vicebrigadiere piazzese di P. S. Calisto Calcagno, ucciso dai paracadutisti inglesi mentre tentava, insieme ad altri, di attraversare il ponte sul fiume Anapo a poca distanza da Siracusa, dove prestava servizio. La famiglia della signora Calcagno, ex insegnante elementare, era in quel periodo bellico ospite della contessa Grande a S. Michele di Cassibile, a qualche chilometro da Siracusa, proprio nel luogo dove poi fu firmato il 3 settembre del '43, poi reso pubblico il 9, l'armistizio tra Italiani e Americani. Infatti, lei ha ricordato perfettamente i momenti frenetici di quei giorni nell'aia che ospitava la tenda militare e la presenza continua dei generali americani e inglesi che preparavano gli accordi e che andavano e venivano con un piccolo aereo che atterrava lì vicino in pochi metri. Erano, lei l'ha saputo successivamente, i generali Eisenhower e "quello inglese con il curioso frustino sotto l'ascella che non mi spiegavo a cosa gli servisse" (gen.le Montgomery). Inoltre, un'altra cosa che è rimasta indelebile nella sua memoria sono stati i terribili bombardamenti che hanno preceduto lo sbarco, e che le impediscono ancora oggi di assistere ai fuochi di artificio, durante i quali, in braccio al padre, lo aveva sentito pregare insistentemente, cosa che, avendolo riferito dopo qualche anno, sorprese persino sua madre che le aveva chiesto che cosa le dicesse durante il finimondo. Al termine, a nome dell'Amministrazione Comunale, i proff. Salvatore Lo Re e Angelo Mela hanno ringraziato la signora Calcagno, che ricordo è nata a Piazza come il padre la cui famiglia abitava all'inizio del '900 in via Rizzo 7 al Monte, col mio volume di Cronologia e con la promessa che si farà di tutto per intitolare una via cittadina a suo padre nostro concittadino "caduto nell'adempimento del proprio dovere" come è avvenuto l'anno scorso a Siracusa-Cassabile. Gaetano Masuzzo/cronarmerina
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