Il 4 settembre tra il 1160 e il
1165, in una grotta sul Monte Pellegrino, morì Rosalia Sinibaldi. La tradizione cattolica narra che proprio Rosalia salvò Palermo dalla
peste, divenendo così la patrona della città. Nel 1666 il suo culto fu
ufficializzato ed esteso a tutta l'isola. Il 4 settembre di ogni anno rappresenta, dunque, l'occasione per rinnovare la
devozione dei Palermitani alla “Santuzza” durante la tradizionale “acchianata”
(la salita) a Monte Pellegrino, un momento celebrativo, questo, che fa seguito
al Festino del 14 luglio.
Si sale a piedi, in ginocchio, con i figli sulle spalle per chiedere una grazia e, in un momento di crisi come l’attuale, l’acchianata diventa anche un rito mediante cui chiedere la grazia del lavoro. Il percorso, che porta da un’altitudine di 38 a 455 metri sul livello del mare, può essere fatto in due modi: lungo la scala vecchia, sentiero medievale, Pizzo Croce e Spianata Sacra Grotta del Santuario di ca. 4 Km. in ca. 2 ore, a seconda del passo e delle soste; oppure lungo la strada carrabile di ca. 8 Km., tranne l’ultimo tratto di scala vecchia e percorso pedonale nei pressi del Castello Utveggio, sempre in ca. 2 ore. Gaetano Masuzzo/cronarmerina
Si sale a piedi, in ginocchio, con i figli sulle spalle per chiedere una grazia e, in un momento di crisi come l’attuale, l’acchianata diventa anche un rito mediante cui chiedere la grazia del lavoro. Il percorso, che porta da un’altitudine di 38 a 455 metri sul livello del mare, può essere fatto in due modi: lungo la scala vecchia, sentiero medievale, Pizzo Croce e Spianata Sacra Grotta del Santuario di ca. 4 Km. in ca. 2 ore, a seconda del passo e delle soste; oppure lungo la strada carrabile di ca. 8 Km., tranne l’ultimo tratto di scala vecchia e percorso pedonale nei pressi del Castello Utveggio, sempre in ca. 2 ore. Gaetano Masuzzo/cronarmerina
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