Gaetano, questa poesia l'ho scritta proprio allora, sull'onda dell'emozione...!
Undici settembre
Undici settembre
Per anni ci ha colto
l’ebbrezza
di essere dei ;
bambini…
col naso attaccato
sui vetri,
seguivamo
virtuali fiocchi di
neve…
o per strada,
d’estate,
l’incanto
di bolle vaganti,
indistruttibili,
dai colori infiniti;
e mondi riflessi
su schermi giganti.
Quel gran volteggiare
dipendeva solo da
noi,
inventori immortali
di universali telecomandi .
Poi il FLOP…
ci lasciò sbigottiti !...
e guardando sul
freddo selciato
non vedemmo più
fiocchi di neve
adagiarsi
per finta,
né bolle dai toni
cangianti
indugiare,
ed offrirsi allo
sguardo
che le aveva create
per il suo
video-game…!
…ma tante,
tantissime…
gocce di sangue
indelebili e vere.
Lucia Todaro
bellissima .noi siamo o restiamo tutti un po bambini.questo mondo ci obbliga a crscere in fretta.la neve non cade piu'nel nostro deserto.i videogame vorrei restassero solo giochi.
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