Sepolcro barone Marco Trigona, XVII sec., Cattedrale, Piazza Armerina
Sepulcher baron Marco Trigona, 17th century, Cathedral, Piazza Armerina

giovedì 22 agosto 2013

Cavalieri Templari


La sua tragica parabola di potere e morte lo rende forse il più celebre tra gli ordini cavallereschi legati alle Crociate. Nacque intorno al 1119 a Gerusalemme per iniziativa dei nobili franchi Ugo di Payns e Goffredo di Saint-Omer, che reclutarono un primo nucleo di connazionali per votarsi alla difesa dei pellegrini in viaggio verso la Città Santa. Impressionato dal loro zelo, re Baldovino concesse loro di acquartierarsi in un'ala del suo palazzo, situata sul presunto sito del Tempio di Salomone: i cavalieri, di fatto una sorta di polizia del regno, divennero noti come MILITIA TEMPLI. Il Concilio di Troyes del 1128 e successive bolle papali li confermarono nel doppio ruolo di monaci-guerrieri, con un vasto corredo di privilegi. Fondamentale la protezione di una delle più alte personalità religiose del tempo: l'abate cistercense Bernardo di Chiaravalle, che scrisse la loro regola e per il quale non c'era contraddizione tra i voti religiosi e l'uccisione di musulmani. I Templari non se lo fecero dire due volte: divenuti in pochi anni una forza d'élite, con la loro rossa croce latina furono una presenza temibile nei più celebri scontri, dove detenevano una posizione d'onore sull'ala destra dello schieramento. In parallelo le crescenti proprietà in Oriente e in Europa trasformarono i Templari in efficienti amministratori, grazie a una capillare struttura di province e precettorie. I Templari potevano sposarsi ed erano organizzati in cavalieri, sergenti e cappellani. Le loro ultime prove di valore non impedirono la disfatta cristiana; orfani della Terrasanta e incapaci di reinventarsi un ruolo in Europa, si concetrarono sulla gestione del loro patrimonio. Edificarono chiese e castelli, anticiparono l'agricoltura intensiva, crearono la più efficiente rete bancaria del Medioevo, prestarono denaro ai re: in una parola, divennero una potenza economica.Il re di Francia Filippo il Bello, a corto di denaro, d'intesa con papa Clemente V istituì tra il 1307 e il 1314 un grande processo contro i Templari e ordinò confische e arresti in massa. Il processo portò molti cavalieri e il gran maestro Jacques de Molay al rogo, con le accuse di idolatria, eresia e sodomia. Nell'aprile 1312, infine, la Bolla Vox in Excelso decretava la "irreformabile e perpetua" soppressione dell'ordine più controverso. (Tratto da FocusStoria, luglio 2013)

*A Piazza non abbiamo avuto sedi di questo Ordine Cavalleresco se non dopo che i Cavalieri Ospedalieri di S. Giovanni Battista con sede nella Commenda accanto alla chiesa di S. Stefano, avessero ereditato, in seguito all'abolizione dell'Ordine avvenuto nel 1312, la Casa Templare di Aidone comprese le pertinenze di quella di S. Maria del Tempio a ca. 4,5 Km. a Sud-Est dell'odierna Mirabella Imbaccari. Per saperne di più in proposito potete cliccare sulla foto a fondo pagina con la mia ricerca Il cavaliere templare-beato Gerlando de Alemanna. Unico stemma presente a Piazza si trova nella II cappella a sx della chiesa di S. Pietro, nella tomba del Cavaliere Templare Desiderio Sanfilippo duca delle Grotte nel 1648. Gaetano Masuzzo/cronarmerina.blogspot.it

2 commenti:

  1. Professore in realtà i Cavalieri templari furono ospitati a Piazza, infatti avevano Casa in contrada Tempio, non per nulla fu chiamata "S. Maria del Tempio". Villari ne parla nel libro "I templari in Sicilia".

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    1. In realtà la casa templare di Santa Maria del Tempio di cui parli dipendeva da quella di Aidone. Invece a Piazza una commenda templare l'abbiamo avuta presso la chiesa di Sant'Antonio Poverello sin dal 1312, oggi trasformata in abitazione. Quella del Carmine fu, invece, una casa teutonica.

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