A te Piazza Armerina
Camminando tra i vicoli stretti ho sentito
il profumo di fiori di erbette spontanee.
Son sceso pian piano alla piazza,
i miei passi rallento mi volto e ti osservo,
che dolce mio giubilo, il cuore mi infiammi d'amore.
Silenziosa e superba ti ergi maestosa nel cielo e lo sfiori,
e da quella tua mole si sente suonar le campane
festanti come il ritmo del tuo cuore Maria SS. delle Vittorie.
Che luoghi stupendi son questi
l'incanto mi parla.
Racconta la storia di questa città millenaria,
di chiese e di antichi palazzi,
barocchi, tardo medievali.
Dominii arabo normanni, stili catalani
e del nobile Conte Ruggero
che ti liberò dai Saraceni.
Sei un piccolo mondo
il mio paradiso Armerina,
tra le città più belle
al tuo nome la gente s'inchina.
Roberto Lavuri
complimenti al proffessor masuzzo per i servizi. il blog e molto interassante.
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