Sepolcro barone Marco Trigona, XVII sec., Cattedrale, Piazza Armerina
Sepulcher baron Marco Trigona, 17th century, Cathedral, Piazza Armerina

sabato 9 marzo 2013

Un Genio restaurato

Il Genio del Garraffo alla Vucciria
Palermu lu Grandi
Com'era prima del restauro

 Palermo, quanta storia !

Apprendo con piacere il restauro di uno dei monumenti del centro storico di Palermo che non posso fare a meno di visitare ogni volta che vado da quelle parti. Si tratta del "Genio di Palermo" in piazzetta del Garraffo (dall'arabo gharraf = abbondante d'acqua) nel cuore della Vucciria. Il "Genio" che deriva dal greco ghenos (nascita) e dal latino genius (generatore di vita), è un vero e proprio santo protettore laico della città chiamato genius loci, tanto che nell'immaginario dei palermitani veniva e viene spesso contrapposto alla protettrice religiosa di Palermo, Santa Rosalia. Questo emblema rappresenta una figura anziana maschile con la barba che tiene in braccio un serpente che gli succhia il sangue, seduta su un sedile dove è scolpita un'aquila (che non riesco a individuare). Le tesi che spiegano questa figura sono molteplici, ma tutte sono concordi almeno nel fatto che il vecchio rappresenta la città. Le statue del Genio sparse per Palermo sono ben 6 e questa è la più antica dopo quella al molo vecchio. E' chiamato anche Genio del Garraffo o Palermo lu Grandi, per distinguerlo dall'altro più piccolo del Palazzo Pretorio o Municipio e rispetto a quest'ultimo porta in testa una corona ducale. Il marmuraro Pietro de Bonitate l'ebbe commissionato per porlo al centro della piazzetta nel 1483 dalle varie nazioni "estere" (Amalfitani, Pisani, Genovesi, Catalani) che proprio in quel sito nella zona della "Bocceria Vecchia" o "Bocceria della foglia" per la vendita di verdure varie, avevano impiantato, sin dal XIII secolo, le loro logge per esercitare gli scambi commerciali. I mercanti "stranieri", ormai palermitani, con  questa composizione scultorea volevano rendere omaggio alla terra che li aveva ospitati con grande accoglienza riconoscendo così al Genio il ruolo di protettore del luogo e di nume tutelare. Nel 1663 dal centro della piazzetta fu posto nell'edicola muraria, sostituito da un'altra fontana barocca che dal 1862 si trova in piazza Marina.

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